Capitolo 30

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Federica Pov

Mi svegliai in un letto non mio.
"Mmmm Giorgio..." Pensai.
Cercai il mio telefono ancora con gli occhi chiusi.
Decisi di alzarmi non trovandolo.
Io:-che due cazzi- dissi ancora assonnata.
Girai un po' per la stanza, aprii qualche cassetto per vedere se c'era qualcosa di interessante.
Trovai delle lettere dentro un cassetto del comodino.
Ne presi una e iniziai a leggerla.

Caro figliolo,
Ti prego, perdonami. Tra qualche settimana sarò fuori, verrò da voi per Natale. Voglio tanto riabbracciare i miei figli e mia moglie.
Se solo tu potessi sciogliere il tuo cuore di ghiaccio per lasciare posto al tuo vero cuore...
Lo ripeto per la miliardesima volta, è stato un momento di pazzia...
Giorgio, sai benissimo che io non lo avrei mai fatto, non avrei mai toccato nessuno dei miei adorati figli.
So che sei diventato un famoso rapper...ne sono felice, felicissimo.
Non so se hai trovato la ragazza...ma sono certo che cadono tutte ai tuoi piedi.
Ti voglio bene Giorgio...ci vediamo per Natale...spero di incontrare anche la tua ragazza se mai ce l'avessi.
Tuo padre

Era il padre...scriveva dalla prigione, si scusava...nella maggior parte delle lettere.
Sentì un telefono squillare, sobbalzai.
Riposi la lettera nel cassetto ma ne presi un'altra e me la misi dentro i pantaloni.
Presi il mio telefono e controllai l'ora.
19.30.
Aprii la porta e andai in camera mia a nascondere la lettera in un posto in cui non avrebbe mai frugato.
Decisi di metterla sotto il materasso, perché mai avrebbe dovuto guardare li?
Era il posto più sicuro forse.
La nascosi per bene fra le assi di legno in orizzontale come esse, per dar meno a vedere.
Nascosta la lettera scesi per vedere se c'era qualcuno.

Piccola, siamo andati in studio, si lo so che è sera ma Fabrizio voleva parlarci anche degli in-store e dei concerti...anche se manca un bel po' prima di finire i nostri cd.
Non so quando torniamo, caso mai ti facciamo uno squillo. A dopo
Ti amo, Giorgio.

Mi avevano anche lasciato un piatto di pasta e della carne.
Diedi tre forchettate alla pasta e mangiai due Bocconi di carne, non avevo fame.
Mi sembrava di essere tornata a vivere con mia madre, mangiavo sempre da sola.

Cazzeggiavo sul divano, mi annoiavo, erano le otto e mezza di sera e non erano ancora tornati.
Mi andai a fare una doccia; finita, mi vestii con dei jeans lunghi neri, a una maglia di Giorgio, quella con scritto 'jesus' e la felpa Ms.
Presi il telefono e lo misi nella tasca dei pantaloni mentre le chiavi le misi nella tasca della felpa.
Uscì di casa, chiusi la porta a chiave.
Presi lo skate per poi dirigermi da Jess...aveva il giardino con dei bellissimi fiori...ne volevo qualcuno da dare a mio padre.

Angolo autrice
Scusatemi se è corto ma non avevo ispirazione e quindi ho scritto poco, ma nel prossimo capitolo o comunque quelli che verranno saranno più lunghi perché non posso far durare sta storia due mesi; capitemi.
Vi do la buona notte.
Ah! Sto continuando a scrive, sappiate che quando pubblico è perché ho finito di scrivere un capitolo o due.
Ora vi ho detto tutto ahahah
Buona notte💕

Per il tuo amore ucciderò-Mostro-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora