Capitolo 43

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Nella busta che ci aveva regalato Giulio vi erano due biglietti aerei per le Bahamas.
Volo aereo di prima classe.
Mi lanciai sul mio fratellone e quasi mi misi a piangere.

La serata fortunatamente si concluse per il meglio; il padre di Giorgio non aveva più aperto bocca (o meglio, non aveva aperto bocca per parlare con me e con mio fratello) dopo l'episodio a tavola.
Mi offrii anche per aiutare la madre di Giorgio a sparecchiare e a fare la lavastoviglie, ma rifiutò cordialmente dicendo "tranquilla, non è ancora arrivato il momento. Quando sarai sposata e dovrai fare la donna di casa allora capirai". Ma io già capivo perché in quella casa di pazzi la lavastoviglie la facevo sempre io cristo.

Tornammo a casa verso le due del mattino; Giulio prese la mia nuova macchina mentre Giorgio ed io usammo l'altra.
Dormivano tutti, al di fuori di me e Giorgio.
Continuavo a guardare i due biglietti del volo aereo e mi accorsi che il giorno della partenza era il 27 e il ritorno il 3.

Sentii due braccia forti e calde cingermi i fianchi e qualcosa di umido sul collo.
M:-basta guardare i biglietti, domani facciamo tutto tranquilla...ora vieni nel letto con me- disse con voce roca e piena di passione.
Lo buttai sul letto e mi misi a cavalcioni su di lui, lo adorava.
Gli tolsi la maglia con tutta la foga che avevo in corpo e iniziai a baciare il suo petto.
E insomma niente, quella serata finì da Dio.

27 dicembre ore 2.00
Erano le due della mattina quando arrivammo in aeroporto. Avevamo già fatto il check-in online dovevamo solo fare i controlli e partire verso le 3 del mattino.
Ero tra le braccia di Jess, Dio se mi sarebbe mancata.
Io:-non fatevi del male e non date fuoco alla casa okay!?- dissi ai ragazzi.
Tutti:-miodio stai tranquilla!- dissero tutti.
J:-rimarrò io con loro tranquilla- mi sussurrò ad un'orecchio.
Alle due e trenta andammo a fare i controlli e alle tre partimmo.
Guardai l'aeroporto di Roma finche non decollammo.
Appoggiai la testa di fianco al finestrino, visto che l'uomo al mio fianco era troppo alto per appoggiare la mia testa sulla sua spalla.
Giorgio iniziò ad accarezzarmi i capelli e appoggiò la sua testa alla mia e nel giro di poco mi addormentai stanca morta.
Dormii per due ore scomodamente e quando mi svegliai trovai un esemplare di Giorgio Ferrario accoccolato al mio corpo con un po' di saliva che gli scendeva dall'angolo della bocca, così presi il telefono e gli feci una foto e la misi nei preferiti...ERA COSÌ DANNATAMENTE COCCOLOSO.

Quando atterrammo mi toccò svegliare Giorgio che ancora dormiva su di me. Scendemmo e ci dirigemmo dentro a prendere le nostre valige e per prendere un taxi per andare in hotel.

Io:-Giorgio ti scongiuro muoviti, ho fame e sonno!- in quel momento, dopo aver preso la mia valigia azzurra, mi girai verso il corridoio pronta per andarmene ma andai contro ad una persona.
X:-scusa scusa non ti ho vista!- disse una voce femminile.
Mi sfregai il naso e guardai la donna.
Io&X:-non ci posso credereeee-

Angolo scrittrice
Lo so che non posto da tanto e mi dispiace ma ho poco tempo e ,sinceramente, poca voglia e ispirazione.
È un momento decisivamente schifoso per me, mi dispiace ammetterlo.
Tra l'altro ho l'odore di cimice sotto al naso e non capisco da dove venga..BAH.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Scrivetemi nei commenti chi potrebbe essere, chissà, magari ci azzeccate..
Bacioni, Emma

Per il tuo amore ucciderò-Mostro-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora