Capitolo 42

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Ero alla mia prima lezione di guida, mi avevano obbligato i ragazzi a prendere la patente.
"Non puoi mica scroccare i passaggi a vita!" Mi hanno detto.
Così qualche settimana dopo il mio compleanno mi iscrissi ad una scuola nei pressi di casa mia e ci andavo ogni sabato a piedi.
Si avvicinava sempre di più il Natale e la madre di Gio ci aveva invitati a mangiare da lei tutti e tre come aveva sempre fatto (da quello che mi hanno raccontato), ma declinavano sempre.
Invece gestii io la situazione.
Come prima cosa volevo conoscere sua madre e come seconda mi sembrava impossibile che Giorgio non volesse andarci, così finita la telefonata con la madre lo dissi a Giorgio e non poté far altro che accettare...ormai il gioco era fatto.
Non avevo ancora comprato nessun regalo e, se volete la verità, non sapevo nemmeno cosa comprare.
Per Jess pensavo una buono regalo di €30 dal suo negozio preferito (qualcuno ha suggerimenti?) , per Luca un microfono nuovo (aveva rotto il suo preso dalla rabbia...non chiedetemi come), per Vale una chitarra della sua marca preferita che avevo avvistata al negozio e avevo chiesto a Sandro di tenermela da parte, per mio fratello un buono dal parrucchiere (per ironia) ed un cappello nel suo stile (sperando che possa piacergli perché sono a corto di idee).
Per Giorgio...Per lui non sapevo proprio cosa fare accidenti!
Poi mi venne in mente un idea.
La macchina che aveva la odiava, non l'aveva voluta lui ma gliel'aveva regalata la madre.
Così insieme ai ragazzi ne prendemmo una che a lui piaceva abbastanza.
Ah, vi ricordate di Viola no?
Beh era andata in viaggio studio in Spagna lasciando mio fratello qua, cosa che se li avreste visti vi sareste messi a piangere ma anche a ridere.
Vabbeh.
Fatto sta che casa nostra era piena di festoni appesi, l'albero pieno di regali presi da giorni o appena presi (di mio ce ne era solo uno) e in casa girava sempre un'aria natalizia stupenda.
In quei giorni non accadde niente di che, i ragazzi stavano andando avanti con il loro cd, io con la scuola e il lavoro e tutte le relazioni amorose andavano a gonfie vele.

La sera del 24 dicembre
Eravamo a casa della madre di Giorgio, io ovviamente ero a disagio mentre quei due se la spassavano con i fratelli di Gio. Loro erano vestiti normali, io invece ero vestita elegante diciamo.
Indossavo un vestito rosso corto con le maniche, i collant che tenevano il caldo nonostante la loro semi trasparenza, delle scarpe col tacco bianche e una giacca bianca.
Mi ero arricciata i capelli e rifatte le punte colorate (stavolta di viola) e mi ero data del lucidalabbra rosa chiaro.

M:-è pronto!- annunciò la madre di Giorgio.
Aveva cucinato tantissimo e faceva tutto un profumino delizioso.
Mi sedetti di fronte a Giorgio e di fianco a Giulio per sentirmi meno in imbarazzo.
M:-se non vi dispiace manca qualcuno a tavola..- disse la Signora Ferrario alzandosi da tavola.
In quel momento il campanello suonò ed andò ad aprire.
Sulla soglia della cucina c'era il padre di Giorgio.
Sbiancai. Giorgio rimase senza parole e Giulio, beh lui pensava solo al cibo.
Anche gli altri avevano la stessa faccia di Giorgio.
P:-Buon Natale figli miei!- disse lui sedendosi a capotavola.

Durante la cena la signora Ferrario mi riempì di domande, fino a chiedermi:
M:-i tuoi genitori che lavoro fanno?-
Eccola. La domanda che odiavo.
Mi guardai le mani e iniziai a tormentarle.
M:-Amore non c'è bisogno che tu risp..-
Io:-nono...va bene così davvero- dissi rivolgendomi a Giorgio -ecco...mia madre è disoccupata mentre mio padre beh...era un avvocato di grande fama...prima che ecco...prima che morì in un incidente- dissi sorridendo per amarezza.
P:-Sabatello, giusto? Puah lo conoscevo sai...un grand uomo certo. Uno dei pezzi di merda più grandi del mondo.- disse ridendo.
Sapete quelle scene dei film quando qualcuno dice qualcosa di sbagliato mentre tutti mangiano, alcuni alzano lo sguardo sbigottiti e quello a cui era riferita la frase smette di infilzare il cibo con la forchetta e inizia a parlare? Beh ecco...andò così.

Io:-lei. Lei non si deve permettere di parlare di MIO padre in questa maniera! Parla proprio lei! Che ha tradito la sua famiglia! Almeno mio padre è morto in un incidente e non ha ammazzato un membro della famiglia!- dissi lasciando scappare qualche lacrima che finì nel piatto.
Rimasero tutti zitti in un primo momento, poi, come se nulla fosse, ripresero a parlare cambiando discorso. Io avevo lasciato il piatto pieno e avevo smesso di mangiare, quell'uomo mi aveva fatto passare la voglia.

A mezzanotte in punto aprimmo i regali. Giulio si mise a ridere per il buono ma mi abbracciò per il cappello.
La madre di Giorgio mi aveva fatto un regalo e mi scusai tantissime volte per non averle portato che del misero vino rosso.
Trovai dentro il pacchetto una collana con un piccolo ciondolo a forma di Nota musicale (la chiave di sol). La ringraziai abbracciandola.
M:-a dire il vero è da parte di tutti- mi disse.
Così mi alzai e abbracciai tutta la famiglia Ferrario.
Io&M:-uhm ora tocca al tuo regalo amore- dicemmo all'unisono.
Ci passammo le scatole, le agitammo e poi aprii la piccola scatoletta contenete il regalo.
Dentro c'erano un paio di chiavi ed un'altra scatola che conteneva un anello.
Gli saltai addosso poi gli chiesi il senso delle chiavi. Mi mostrò una macchina fuori dal parcheggio.
M:-è tua- mi disse.
Così anche lui aprii il suo regalo e a sua volta trovò le chiavi della macchina. Si mise a ridere di puro gusto.
G:-okay il mio per voi due...che uno dei due apra...è da parte di tutti- disse allungandoci una busta.
L'aprii e sorrisi

Angolo autrice
Okay signori e signore, volevo pubblicarlo oggi pomeriggio ma sono dovuta andare a fare la spesa con mia madre.
Ho guardato oggi un po' di "sondaggi". Beh che dire, questa storia è arrivata a 31.3k di visualizzazioni e non potrei essere più felice di così.
Grazie mille per leggere questa storia e per farmi compagnia.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto❣️
Avete sentito il cd di mostro? Se sì, qual'è la vostra canzone preferita?

Per il tuo amore ucciderò-Mostro-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora