Ciao a tutti ragazzi, io sono Eleonora,Eleonora Gaggero. Ho 17 anni ed ho avuto un passato burrascoso, ho perso i miei in un incidente, ma almeno ho ancora mia sorella. Ora abitiamo da mia zia, in Florida. Ho i capelli marroni e gli occhi dello stesso colore. Io odio vivere qui, prima avevo una migliore amica, in Italia, prima abitavo li...prima che i miei se ne andassero portandosi un pezzo del mio cuore e della mia vita. Qui tutti mi definiscono 'asociale' perché sono acida con loro, beh, se mi affezionerei diventerei più dolce, peggio per loro. Perché sono acida? Perché i miei se ne sono andati, ma non solo per questo, poi mi sono dovuta trasferire qui e mi sono chiusa a me stessa. Mia zia è una brava donna, rispecchia molto nostra madre e quello che vogliamo c'è lo fa avere, è sempre stata molto dolce con noi e ci cura sempre, in pratica siamo come delle sue figlie. Oggi dovrò passare un' altra giornata infernale accompagnata da quegli idioti che dovrebbero essere i miei coetanei, che io vedo come solo gente ignorante e stupida, non giudicate se non sapete la storia! Menomale che c'è la mia piccola sorellina a darmi un buongiorno e darmi la forza di alzarmi.
《Buongiorno sorellona!》disse con euforia la mia piccola sorellina, veronica
《Buongiorno sorellina, e zia dov'è?》chiesi ancora con la voce impastata dal sonno e stropicciandomi gli occhi
《È andata a lavoro prima, ha preparato solo del caffè, mi fai la colazione?》chiese sorridendomi teneramente
《Arrivo, prendo le cose per cambiarmi e scendo a prepararti tutto》 uscì dalla stanza ed io mi alzai, l' unico motivo era veronica, solo con lei e con zia ero gentile, con gli altri più acida che mai...tranne che con Beatrice...quanto mi manca...non ci sentiamo più da qualche mese...spero di andare a trovarla presto...
Dall' armadio presi una maglietta bianca e una felpa nera con scritto 'i love ny', dei jeans neri e delle Vans nere. Scesi giù e posai i vestiti sul divano per poi andare da veronica in cucina.
《Allora...cosa vuole la mia piccola sorellina?》si girò verso di me e poi mi sorrise
《Pancakes e...un frullato》chiese sorridendo e sbattendo gli occhi
《Ma i pancakes li hai mangiati ieri pomeriggio!》esclamai sorridendo furbamente
《Ti preeeeegoo》si inginocchiò e mise le mani incrociate
《E che siano pancakes!》dissi sospirando, mentre lei saltellava per la cucina. Cucinai tutto e feci anche due frullati alla fragola e mela, poi ci Preparammo entrambe per la scuola.
《Hai preso lo zaino?》chiesi a veronica mentre prendevo le chiavi dal mobile
《Ho preso tutto!》mi sorrise ed uscimmo di casa, la portai alla sua scuola per poi entrare nella mia...
《Ma guarda chi abbiamo qui?》disse una voce a me familiare...mi perseguita da due lunghi anni...
《Cosa vuoi Michelle?!》esclamai scocciata
《Che tu te ne vada, si può?》
《Guarda che stavo andando in classe sei venuta tu a rompere le scatole con le tue solite stronzate!》esclamai più stufa che mai di lei. La zittii e me ne andai in classe.
***
Le cinque ore sono passate in fretta, menomale, non voglio restare chiusa un minuto di più con queste persone così ignoranti e stupide...appena uscita ricevo una chiamata...Mia zia?
《Pronto?》chiesi
《Vieni a casa. Ho una cosa da dirvi, ho già preso io veronica, ti aspettiamo a casa.》
《Arrivo》chiusi la chiamata e misi subito gli auricolari, partì 'Moonlight' di ariana grande, cullandomi nel suo canto 15 minuti dopo ero a casa
《Sono arrivata!》urlai in modo da ricevere una risposta
《Siamo in salotto》andai e trovai mia zia seduta sulla poltrona bianca in pelle mentre veronica era sul divano
《Vieni tesoro, devo dirvi una cosa》
《Dicci tutto》dissi in coro con veronica
Spazio autrice
Ragazze! Ecco la nuova storia, spero vi piaccia un po, diciamo che questo è l' inizio. Spero vi piaccia come inizio.
-Th🌚
STAI LEGGENDO
The brother of my best friend (#wattys2018)
RomanceEleonora, dopo un grave fatto accaduto si chiude in se stessa e si trasferisce con la zia in Florida. Non per sua volontà, abbandonando la sua migliore amica e tutto quello che aveva a Como. Dopo una sorprendente notizia e, soprattutto dopo anni, El...
