||Capitolo 14||

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《Mhhh, secondo me! Devi mettere quel pantalone di tuta e quella felpa!》dico scherzando, ora Bea è sull'orlo di una crisi perché non sa cosa mettere per l'appuntamento.

《Scherzo! Metti una camicetta, quella di seta, trapsarente e quei pantaloncini neri, parigine e tacchi! Corri in bagno!》dico spingendola nel bagno.

《Ma...》cerca di dire lei.

《Ma niente, sei tu che mi hai chiesto una mano. Quindi ora vai a lavarti intanto cerco qualche bracciale carino! Susu!》va in bagno e poi sento scrosciare l'acqua. Mentre rientro in stanza incontro nel corridoio Leo, sorridente.
Rientro in stanza e vado verso lo scaffale degli accessori di Beatrice. Le prendo un bracciale di perle, con assieme un anello ornato da diamantini piccoli.
Dopo un bel pò Bea esce dal bagno e la faccio vestire. Per i capelli dobbiamo solo fare un acconciatura, visto che li ha già asciugati in bagno.
Chiedo se le va di fargli uno chignon, oppure una treccia.

《Facciamo prima una treccia normale e poi la mettiamo in testa come uno chignon!》dice lei, poi si siede e cerco di fare la trecciagnon. Fortunatamente dopo 2 volte che non reggeva, ora si mantiene.
Poi la trucco con solo del mascara, ombretto bianco e nero, ma proprio leggero, un pò di eyeliner e del rossetto rosso.
Fossi stata io avrei messo solo il rossetto e il mascara. Ma è lei che mi ha detto di truccarla così. Finiamo dieci minuti prima delle 20. Intanto prepara la sciarpa intorno al collo e mette il Woolrich. Prende il telefono, e il rossetto e li posa nella piccola borsa bianca panna tenuta da una catenina argentata sul suo caldo giubbotto.
Sta proprio bene.

《Sei bellissima Bea!》dico girandole intorno.

《Grazie Ele, senza di te sarei andata in crisi e anche senza i tuoi consigli mi sarei tirata i capelli》ridiamo insieme. Ma le nostre risate attirano qualcuno.

《Bea! Sei bellissima!》dice scendendo le scale, il castano di questa casa.

《Grazie Leo!》dice sorridendo e guardando l'ora.
Qualche minuto dopo le 20 suonano alla porta.
Si presenta davanti a noi un Saul in camicia, cravatta e dei pantaloni lunghi, tipo quelli dei camerieri. Si proprio quelli!

《Bea, sei fantastica! Uno schianto!》dice guardandola, non mi sciupare la mia bea! A forza di guardarla, gli cadranno gli occhi :')

《Su andate a divertirvi!》li mando fuori dalla porta e intanto infilo il cappotto.

《Dove vai?》chiede Leo mentre beve un bicchiere d'acqua.

《A casa, dove sennò?》dico acida.

《Calma! Ti va di andarci a prendere una pizza?》mi chiede e quasi non mi strozzo con la mia stessa saliva. E sono in tuta, non so se lo ha notato.

《Sono in tuta! Non so se te ne sei accorto!》dico mostrando i pantaloni che il cappotto non copriva.

《Mh, ora che lo noto, questi leggins ti mettono in mostra le forme!》esclama leccandosi il labbro. Mentre io il mio lo sto torturando, a momenti esce il sangue!

《Guarda, è meglio se vado a casa!》dico scocciata dal suo comportamento.

《Facciamo così, ti vai a preparare e poi usciamo. Ci stai?》chiede facendo uno sguardo di sfida.

《Mhh...va bene》ho sempre amato le sfide!

《Alle 21.30, sono sotto casa tua!》dice lui e poi di conseguenza esco da casa Vendramin e mi dirigo al mio portone.
Mi reco in stanza e prendo un abito a palloncino tutto paiettato, argentato, che comprai con Bea. Insieme dei tacchi che ci comprai assieme.
Corro in doccia e mi lascio trasportare dal calore dell'acqua contro questo freddo gelido.
Appena uscita dalla doccia, i capelli li avvolgo in un asciugamano.
Mi armo di una spazzola e di un phon.
Dopo averli asciugati, chiamo zia che mi dovrebbe fare con la piastra dei boccoli solo come lei sa fare.
Dopo ciò infilo il vestito e i tacchi ai piedi.
Mi trucco solo con il rossetto rosso, il mascara e l'eyeliner.

《Tieni tesoro, questa era di tua madre, l'aveva messa la prima volta che usciva per un appuntamento, me lo aveva detto lei quella stessa sera come si svolsero le cose. Ora avrebbe voluto che la portassi al collo.》dice appena finisce di passare la piastra.

《Zia, non ho parole, è bellissima!》esclamo prendendo in mano una collanina argentata con un cuore in cui è incastonato un diamante.

《Lo so, è davvero bella, ma ora sbrigati! Che fai tardi! Io stasera vado fuor paese per lavoro. Veronica la potresti lasciare a Morena? Si era offerta di tenerla. Sei un tesoro, grazie!》rido perché si è data la risposta da sola e metto la collana sul collo, prendo il mio bracciale argentato, ornato da stelle e lo sistemo sul braccio.
Infilo la giacca di pelle nera e poi da sopra anche il mio caldo giubbotto. Il telefono lo lascerò dentro le tasche del giubbotto di pelle.
Alle 21.30 suonano al portone. Leo è un orologio svizzero oh!

《Non ho parole!》dice strabiliato mentre le mie guance si colorano di un rosso acceso mentre sfoggio uno dei miei sorrisi.

《Giusto, non servono le parole, basta la nostra presenza il che rende tutto più magico.》aggiunge lui e poi ci scambiamo dei dolci sorrisi.

《Veronica! Scendi?!》dico stanca di aspettare, avrei un uscita in programma.
Poco dopo vedo scendere la mia sorellina e l'accompagniamo da Morena.

《Ho una sorpresa per te!》esclama sorridente il castano.

《Ho noleggiato, solo per noi due, stasera, questa!》aggiunge, portandomi davanti ad un Mercedes grigio, uno degli ultimi usciti.

《Sei serio?! Solo per noi due?! Stasera?!》dico sbalordita.

《Più serio di così non si può! Prego madame!》mi apre la portiera ed entro. Appena entrata ho sentito chiaramente l'odore della pelle dei sedili con quello del pulito.
Dopo pochi secondi entra in macchina e non posso fare a meno di notare quanto stia bene con solo una camicia e dei pantaloni.

《Eccoci arrivati!》dice spegnendo il motore della macchina e scendendo velocemente per poi aprire a me la portiera.

《Ceneremo qui?》chiedo notando dove ceneremo, è lo stesso ristorante dove mi aveva iniziato a parlare, si la sera di quando ero arrivata in Italia.

《Mi sembra proprio di si》dice sorridente e poi entriamo a braccetto.

***
《La cena è stata deliziosa!》dico finendo l'ultimo pezzettino di dolce che era rimasto.

《E non è ancora terminata!》dice prendendo la giacca, lo seguo a ruota.

《Andiamo in discoteca!》dice accelerando ma comunque accennando un sorriso.

《Ehm, okay》dico guardando il paesaggio mentre accelleriamo sempre di più con la macchina.

《Bene, ora stai vicino a me!》dice prima di entrare.

《Perché?》chiedo incuriosita.

《Come dire...così sei altamente scopabile》dice ovvio.

《Mi ricorda un deja vu》ridiamo insieme e poi entriamo.
Abituata alla musica alta solo la puzza di fumo e alcool mi fa storcere il naso; mi ci abituerò.

My space
Hello Hello Hello!
Ecco il numero 14.
Come andrà a finire in disco?
Non potete neanche immaginare cosa sta architettando la mia testa.
Però, provate ad indovinare, voglio vedere chi sarà tanto, bravo da riuscire ad entrare nella mia subdola mente.
Scherzi a parte...
Commentate su cosa accadrà secondo voi!

Ps. Raga non ci credo! Quasi 2k views!! Ve ammo.❤️😂

-Th🌚

The brother of my best friend (#wattys2018)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora