Di nuovo insieme

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Rimango a guardarlo.
Lui è davvero sicuro di quello che ha detto,ma io?
Io sono davvero sicura?
Ho sempre visto Stefan come una costante nella mia vita.
Avevo bisogno di lui? Lui c'era sempre,è sempre stato li.
E se le cose non dovessero funzionare?
Io non voglio perderlo,non voglio perdere la sua amicizia,anche se forse, e dico forse,sono sempre stata innamorata di lui.

Come se leggesse i miei pensieri mi dice
<Clear,lo so che ti sembra strano e ti assicuro che lo è anche per me,ma non voglio più rimanere con i dubbi  "che forse,chissà se" .
Voglio viverla questa cosa insieme a te,e se non dovesse funzionare,non rinuncerò a te come amica,ricorda che sei e sarai sempre la mia principessa.>

< Si,e ricorda che è sempre mia figlia e che noi siamo ancora qui!>

Merda,avevo completamente dimenticato i miei genitori e ,vedendo la faccia di Stefan,anche lui non ci aveva più pensato.
Bianco tanto quanto il lenzuolo di questo letto,Stefan si volta verso mio padre,che a differenza sua è rosso come un pomodoro.

Cerco di trattenere le risate e ci stavo pure riuscendo,se solo non mi fossi voltata per guardare mia mamma e li non ci siamo più trattenute.

Non ricordavo più di saper ridere così di gusto,con la sola voglia di farlo.
Mio padre cerca di fulminare mia mamma con lo sguardo,ma il risultato che ottiene è tutto l'opposto  anche perché Giuly,che si è soffocata con l'acqua,l'ha sputata tutta in faccia a papà.

Io non riesco più a fermarmi,ho le lacrime agli occhi e mi fa male l'addome per il troppo ridere.
Ci prova Stefan a farmi smettere, dandomi un pizzico sul fianco,ma il risultato non cambia,anzi è pure peggio.

Sicuramente penserete che non ci sia nulla di così divertente,ma la quotidianità,a me, è mancata e ritrovarsi a ridere con loro,mi rende felice.
Alzo le braccia per far avvicinare Stefan e gli occhi mi cadono sul mio braccio sinistro.
Un enorme livido violaceo ricopre l'intera zona della cefalica e tre piccoli puntini attirano la mia attenzione.
Nella stanza scende un silenzio,per me,imbarazzante...non volevo che mi vedessero in questo stato e non volevo che sapessero cosa mi era successo,ma ormai anche loro stavano guardando quel braccio.

Mia mamma prende Giuly e si incamminano verso la porta ed io comincio a tremare.
Non voglio che la portino via da me,non voglio allontanarmi da lei e cerco di spostare Stefan per provare ad alzarmi,ma lui prende il mio viso nelle sue grandi mani
< Ehy Clear,guardami> ma io continuo a guardare il punto da cui mia mamma è uscita insieme a Giuly,e lì scoppio di nuovo.
< Che senso ha,spiegatemi.
Che senso ha venire da me,farmela  vedere e poi portarmela via un'altra volta>
<Che dici Clear!>
< Che dico papà! Dimmelo tu,perché venire qui dispiaciuti,se non avete intenzione di perdonarmi?
Vai via per favore...andate via>.

Mi scosto da Stefan e mi sdraio dando le spalle a tutti.
Sento la porta aprirsi e richiudersi.

< Lo sapevo che non poteva essere vero,era troppo bello ma non capisco.>
< Infatti,non capisci e sei sempre la solita> mi dice Stefan,ma non è un rimprovero il suo.
< Ascoltami> e mi gira verso di lui < sono venuti per restare,non è come credi!
Tonya ha fatto uscire Giuly perché dobbiamo parlare e non è giusto farlo con lei.>
< Chiamali Stefan,chiama mio papà e fallo entrare,ti prego!>
< Tranquilla,rientra tra cinque minuti> lo guardo non capendo
< È il tempo,che da oggi,mi concede di passare solo con te>.

Lo abbraccio fortissimo,finalmente sono a casa.
Sentiamo aprire la porta ma rimaniamo,sorridendo,in quella posizione
< Ecco,se questo è quello che trovo dopo cinque minuti,da adesso i minuti saranno  due! Ahi!!!>
< Sta zitto,che tu anche in un solo minuto riuscivi ad allungare le mani> gli risponde mia madre dopo avergli tirato uno scappellotto.

Sorrido guardando i miei genitori,dopo vent'anni di matrimonio sono ancora insieme, pronti a difendersi e sostenersi a vicenda,chissà se anche io avrò la loro fortuna.
Con Stefan mi sono sempre trovata bene e non credo ci possano essere problemi,visto che ci conosciamo da una vita e sappiamo l'uno i difetti dell'altro,ma nonostante le mie paure,le mie insicurezze,voglio davvero provarci e non so che fine faremo,se ci sarà mai una fine tra di noi,ma voglio crederci e sono disposta a farmi male.

< Clear> dice mio padre interrompendo i miei pensieri
< Scusami papà, non avevo capito,come al solito,egoisticamente stavo pensando solo a me stessa e mi dispiace non averti dato il tempo di spiegare.>
< No  amore,se fossi stato al tuo posto avrei avuto la tua stessa reazione.
Non sei un' egoista,come fai a pensarlo,hai passato tutto questo per aiutare un'altra persona.
Un'egoista non l'avrebbe fatto.>
< Scusatemi> dico mentre una lacrima fa la fuggitiva< non volevo arrivare a tanto,credevo che sarebbe stato più facile.>
< Tranquilla principessa,per il momento stai bene,e sai anche che da sola non potrai riuscirci>
<Si...> bussano alla porta ed entra un medico.

< Salve dottor Collins e ancora grazie> < Si figuri signora,ho solo fatto il mio dovere.
Salve Clear,come stai?>
< Insomma,ho mal di testa e mi viene da rimettere,ma vorrei sapere cosa è successo,se lei lo sa> e gli mostro il braccio sinistro.
< Non avete parlato?>
< No,abbiamo sistemato un'altra situazione> risponde mio padre.
< Capisco,allora facciamo così, aspettiamo l'esito di tutte le analisi e poi ne discutiamo insieme.
Clear,sei disposta a collaborare oppure tra una settimana hai intenzione di ricominciare?>

Non sarà facile per me,già lo so,
non ho più intenzione di stare male,non ho più intenzione di rimanere da sola e soprattutto ho davvero bisogno di aiuto.
Tutti mi stanno guardando,aspettando una mia risposta.

< Tutto quello che bisogna fare,per ritornare come ero prima Dottore>

Con un grande sorriso lascia la stanza
ed io e la mia famiglia ci ritroviamo in un grande abbraccio.

You and I  (Completa,da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora