Samy & Sandy

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Dopo quindici minuti,finalmente, arriviamo.
È tutto spettacolare! Scendo dalla macchina e dopo essermi accesa l'ennesima sigaretta mi guardo intorno,sembra di essere tornati indietro nel tempo.
L'edificio non è un castello,anche se la torre c'è davvero,ma sembra più una reggia. Sicuramente sarà stata la dimora di qualcuno,che a quei tempi,contava nell'alta società, è immensa,enorme,maestosa quasi colossale,per me.
Alla mia destra ci sono delle stalle,o almeno credo fossero state delle stalle,adesso restrutturate visto le finestre alte.
Da una di queste si affaccia una ragazza che sbatte un tappeto e guardando nella mia direzione,alza la mano in cenno di saluto e comincia ad urlare
<Samy,torna subito qui...Samy!> mentre mi sento tirare per la maglietta.

Abbasso gli occhi non capendo...una bellissima bambina di tre o quattro anni,mulatta con i capelli riccissimi ( si può dire? No, me ne frego) e gli occhi color nocciola con piccole pagliuzze verdi. È bellissima❤!!!!

Mi abbasso alla sua altezza
< Ciao,io sono Samy,e tu?>
< Ciao Samy,io sono Clear. Sei bellissima>  dico accarezzandole il viso.
< Grazie,la mia mamma mi chiama piccolo angelo!>
< La tua mamma ha ragione>
<Tieni,questo è per te> e mi porge due bellissimi fiori di Ibisco.
Mi sono sempre piaciuti nonostante con il suo polline,riuscivo sempre a macchiarmi i vestiti.
Dopo averli annusati, ne torno uno alla piccola Samy,mettendolo tra i suoi capelli.

< Samy,quante volte ti ho detto di non importunare la gente che arriva?>
< Scusa,ma non ho fatto niente,ho soltanto visto se è bella come le principesse. È bella,vero mammina?>
Ok ,i complimenti mi imbarazzano,
e detti da un bambino ancora di più, visto che riescono a guardarti dentro senza badare alle apparenze,senza soffermarsi ai difetti. Non conoscono la cattiveria ne il disprezzo.
<Si,è bella! Ciao io sono Sandy,la mamma di questa piccola peste.>
< No dai,è un amore. Piacere di conoscerti,io sono Clear.>

Mentre continuiamo a parlare e Giuly e Samy cominciano a giocare tra di loro,qualcuno viene ad accoglierci.
< Salve,sono Samuel e vedo che avete già conosciuto il nostro piccolo grande capo Samy> la bambina lo guarda,fa una pernacchia e si allontana con mia sorella.
< Salve Philp Sims,mia moglie e mia figlia Clear.>
< Ciao Clear,Jon mi ha parlato di te.>
< Salve ehm dottore>
< Oh no no,qui ci chiamiamo tutti per nome,nessun titolo di studio conta,siamo tutti uguali>
< Oh,mi...scusami Samuel>
< Ok,allora mentre Sandy ti mostra la tua camera,io faccio firmare dei moduli ai tuoi genitori.
Appena finisci di sistemarti,Sandy ti accompagnerà al salone così posso spiegati chi siamo,cosa facciamo e soprattutto cercheremo di capire il tuo percorso.>

Dopo che i miei e Samuel si allontanano e Sandy raccomanda la piccola Samy di andare a casa a giocare con Giuly,ci avviamo verso la mia nuova camera.
Parto subito col dirvi che mi sono già persa,troppe porte,scale e troppi corridoi.
< Sandy,scusami ma posso chiedere come mai ti trovi qui?
Non mi sembri una ragazza che ha fatto uso di droghe.
Scusa la mia delicatezza, ma se non vuoi parlare,capirò .>

< Stai tranquilla,non è un problema> mi dice sorridendo
< Ho ventuno anni e la mia piccola ne farà quattro tra qualche mese.
Avevo quindici anni quando conobbi il padre di Samy,e sai com'è a quell'età non guardi se è laureato,medico o che sia bianco o nero.
Io ero innamorata,ma lui aveva una concezione diversa dell'amore,o facevi come diceva lui oppure erano dolori.>
Mi soffermo a guardarle i lineamenti del viso,nessun dolore nel raccontare la sua storia.
< Dopo un anno è venuta fuori la sua vera natura,ma ero troppo cieca,sicuramente stupida, per dire basta.
Una sera sono uscita con una mia amica,a lui non  l'avevo detto,sapevo avrebbe detto di no,ma mentre tornavo a casa ho incontrato i suoi amici e da li,la mia notte all'inferno.
Dopo un po è arrivato anche lui e a turno hanno abusato di me.>
La fermo subito
< Mi dispiace tanto,non volevo farti ricordare>
< Ma figurati,è una storia che mi ha fatto crescere,non ti dico che sia stata facile,ma sono andata avanti.>
< E i tuoi genitori?>
< Mio padre ci ha lasciate quando ero piccola,e mia madre non riusciva nemmeno a badare a se stessa,quindi sono cresciuta sola.
Comunque,dopo due mesi da quella sera,ho scoperto di essere incinta.
Mi trovavo in ospedale mentre psicologi ed assistenti sociali mi proponevano varie soluzioni,ma ero troppo piccola per sapere cosa fare,o meglio sapevo che non ero nessuno per decidere di negare la vita a quel bambino,e mentre cercavo possibili soluzioni,conobbi Samuel.
Mi parlò della sua comunità e così, col consenso di mia madre,decisi di venire qua con lui.
Decisi che avrei preso una decisione quando sarebbe stato il momento,ma più visite facevo e più sapevo che quel piccolo fagiolino mi apparteneva,e ne ho avuto la conferma quando è nata,Puro Amore.
Ormai questa è casa nostra e Samy ha la possibilità di stare con suo padre.>
Mi soffocò con la mia stessa saliva e gli occhi staranno per uscire fuori dalle orbite,lei mi guarda è ride
< Non parlo del padre biologico>
< Ah scusami,ma stavo cominciando ad agitarmi>

Mentre arriviamo in quella che,per un po di tempo sarà la mia stanza,mi chiede di me e così le racconto dei ragazzi,di Stefan che,doveva essere già qui,ma non c'è traccia,e di tutto quello che ho fatto.

Cerco di memorizzare il percorso,mentre ci avviamo verso il grande salone,e quando arrivo resto senza fiato.
Certo non sarà la reggia di Caserta, ma per me è come se lo fosse...
Solo che qualcos'altro,attira la mia attenzione fuori dalla finestra.








You and I  (Completa,da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora