7

1K 63 9
                                    

<<Mamma!>>

<<Amore! Quanto mi sei mancato!>>

I giorni erano passati e Laurain era finalmente tornata a casa, contenta ed esuberante da come aveva baciato e toccato il marito nel tragitto dall'aeroporto a casa.
Daniel non si era sentito per niente a suo agio, anzi si era sentito piuttosto in colpa.
In colpa per aver sentito certe emozioni nei confronti di un'altra donna.
In colpa per non aver detto nulla a Laurain.

<<Anche tu mamma!>> Matteo continuava ad abbracciare la madre.

<<Non credevo fossi sveglio a quest'ora amore. È tardi>>

Erano le nove, il cielo nero illuminato dalle piccole stelle e dalla mezza luna.

<<Ciao Laurain!>>

<<Elena! Ciao, come stai?>>

Elena era una donna sulla cinquantina, abitava al piano di sotto e qualche volta si presentava con una crostata di mele o delle 'pizzelle' con la Nutella.

<<Bene grazie>> sorrise la signora.

<<Grazie per aver controllato questo peperoncino!>> sorrise Laurain stuzzicando il figlio.

<<Non c'è di che. Ora meglio che vada, si è fatto tardi>> disse Elena sistemandosi il cardigan di lana.

Daniel, Laurain e Matteo salutarono Elena che sorrise chiudendo la porta.

<<A dormire! Domani, mentre ti porto a scuola, ti racconto tutto>> Laurain pizzicò le guance al figlio.

Ogni volta che tornava da un viaggio o da una mostra, quando non poteva portare il figlio con sé, Matteo le chiedeva di raccontargli tutto quel che aveva fatto.

<<Uffa!>> sbadigliò Matteo andando in camera.

<<Potresti metterlo a letto mentre vado a farmi una doccia?>> sussurrò Laurain al marito.

<<Certo>> disse Daniel.

Laurain gli diede un bacio sulle labbra ed andò in stanza per posare la valigia.
Nel frattempo Daniel andò dal figlio che si era già messo sotto le coperte.

<<Papà?>>

L'alito mentolato di Matteo riportò Daniel al presente; stava ancora pensando a come il suo corpo aveva provato certe 'emozioni' nei confronti di un'altra donna.

<<Si?>> chiese.

<<Non sei più contento con la mamma?>>

<<Ma come...? Come ti viene in mente di farmi una domanda del genere, piccolo. Certo che sono contento di stare con la mamma!>> sorrise Daniel al figlio.

Matteo parve rilassarsi.
Daniel tutt'altro; se il suo corpo aveva reagito in quel modo voleva dire che cercava qualcos'altro?
Non era più contento con Laurain?
O forse era perché ultimamente discutevano troppo?

<<Ora dormi. Buonanotte piccolo>> Daniel baciò la fronte del figlio.

<<Buonanotte papà>> sussurrò Matteo iniziando ad addormentarsi.

Daniel uscì dalla camera chiudendo la porta.
Entrò nella propria camera da letto chiudendosi la porta alle spalle.

"Devo verificare..." pensò Daniel.

"Verificare cosa? Se la ami? Certo che sì, emerito idiota!" si rimproverò da solo.

Aveva iniziato a massaggiarsi la nuca e a camminare avanti e indietro per la stanza, fino a quando non entrò Laurain con addosso solo un tanga.

<<Amore, stai bene? È da quando sono tornata che sembri agitato. Qualcosa non va?>> Laurain andò davanti l'armadio per cercare un pigiama.

Daniel la raggiunse.

<<Ti voglio>> sussurrò all'orecchio della moglie accarezzandole i seni.

<<Speravo lo dicessi>> sussurrò Laurain mordendosi il labbro inferiore, voltandosi.

I due presero a baciarsi, avvicinandosi al letto.
Laurain tolse la maglia a Daniel facendolo sdraiare.
Si mise a cavalcioni sopra di lui e riprese a baciarlo levandogli le cintura e aprendo la patta dei pantaloni.

Daniel invertì la posizione trovandosi sopra il corpo di Laurain.
Le accarezzò le cosce lisce e morbide, baciandole il collo; Laurain gli abbassò pantaloni e boxer fino alle caviglie, con l'aiuto dei piedi.

<<È da tanto che non ti sento>> sussurrò la moglie al marito.

Quest'ultimo si accese di eccitazione.
Le levò il tanga e gemette quando le sfiorò il punto debole con la punta del suo membro.
Stava per sprofondare dentro di lei quando sentì un profumo, di lavanda.
Annusò il corpo della moglie.

<<Lavanda>> sussurrò Daniel.

<<Si, perché?>> chiese Laurain.

<<Non ho mai sentito questo odore sul tuo corpo>>

<<Non ti piace?>> Laurain iniziò a preoccuparsi guardando l'espressione alterata di Daniel.

<<Ho sempre sentito il mio profumo sul tuo corpo>>

Laurain sorrise.

<<È da tanto che non facciamo l'amore>> sussurrò.

<<È da tanto che non mi tocchi, Daniel>> sibilò baciando il collo di Daniel.

Fu lì che Daniel si accese per la seconda volta.
Bastava che la moglie pronunciasse il suo nome in un sussurro.
Daniel la penetrò con prepotenza, baciandola per soffocare i suoi gemiti.
Ad ogni spinta la mente si annebbiava, la vista si offuscava e i corpi avvampavano come incendi nelle foreste.
Laurain graffiava la schiena inarcata di Daniel che continuava a spingere ansimando.

Il sesso, definendo questo termine volgare, è la miglior droga del mondo.
Una volta che si entra in quel mondo, si diventa dipendenti, non riesci a farne a meno.

Fu con quella droga che Daniel si mise l'anima in pace.
Amava sua moglie, la sua famiglia e la sua vita, e nulla al mondo, neanche una bionda fresca e sexy, avrebbe potuto rovinare tutto quello che lui amava.

Forse.

//Laura🐼

Il nostro amore||D.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora