Epilogo

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<<Da quanto è che stiamo aspettando?>>

<<Da un quarto d'ora? Perché?>>

<<Tanto per sapere quanto altro tempo dovremmo aspettare nostro padre>>

<<Matteo, credi che la mamma sia felice con il nuovo compagno?>> chiese Cristine che di anni ne aveva sei.

Il fratello guardò sua madre in compagnia della sua vecchia avventura, Mattia.
Stavano prendendo da bere in un bar vicino al parco della Pineta Dannunziana di Pescara.
Matteo, che di anni ne aveva dodici, stava ripensando quando, all'età di sette anni, aveva visto sua madre e suo padre dividersi definitivamente. All'età di nove anni aveva visto per la prima volta la Torre Eiffel, attraverso la finestra di camera sua. Quello stesso anno aveva insegnato a sua sorella qualche frase in italiano visto che si ostinava a parlare solo e sempre in francese; per Natale fece in modo che il padre li raggiungesse. Fu in quei giorni che vide i genitori riavvicinarsi, ridere, scherzare e sfiorarsi a vicenda. Poi, però, avvenne l'inaspettato.
Quando Daniel tornò in Italia, andarono ad una mostra e sua madre restò come incantata nel vedere quei fogli neri raffigurare lei. Sembrava lusingata e, allo stesso modo, violata e arrabbiata.
Quando lo vide, la prima cosa che fece fu tirargli uno schiaffo urlandogli le peggiori imprecazioni.
Quella stessa stessa notte si presentò sotto casa per dare delle spiegazioni. Il giorno dopo li vide fare colazione insieme, mentre lei lo preparava per la scuola.
Poi, dopo alcuni anni, la notizia: tornavano in Italia per le vacanze estive con Mattia che era diventato il compagno fisso di sua madre.
Matteo era contento da una parte ma, dall'altra, si chiedeva come avesse fatto sua madre a dimenticare così in fretta l'amore che la legava a suo padre.

<<Gli adulti sono strani Cri, dicono una cosa ma pensano tutt'altro>> Matteo sospirò alzandosi dalla panchina che dava verso la strada.

Vide sua madre e Mattia tornare con due bottigliette di tè verde. Sorrise pensieroso. Laurain se ne accorse.
Mattia capì e così propose a Cristine di entrare a guardare le papere. Quando i due sparirono,  Laurain porse la bottiglia al figlio chiedendogli:<<Eccitato di rivedere papà?>>

<<Perché l'hai lasciato?>> chiese Matteo.

<<Amore, te l'ho già detto>> gli rispose Laurain.

<<No! Perché l'hai lasciato andare così, sostituendolo con Mattia?>>

<<Non l'ho sostituito con Mattia! Amore, arriverà il giorno in cui tu capirai queste questioni. L'amore non è facile. Non è questione di fare coppia e vivere felici e contenti. Ci sono delle necessità, bisogna impegnarsi per fare in modo che le cose funzionino>>

<<Ma il vostro amore...>>

<<Il nostro amore era fantastico e questo non lo nego. Ma è anche vero che, così come era fantastico, poteva diventare un agonia. Ed entrambi l'abbiamo capito che eravamo cambiati, che non eravamo più corrisposti, ma siamo rimasti amici>> Laurain s'inginocchio davanti al figlio che stava iniziando a piangere.

<<Io sono stato la causa del vostro cambiamento? Sono io che vi ho fatto litigare?>>

<<No amore! Non dirlo mai più! Tu sei la cosa più bella che abbiamo mai fatto insieme. Tu e tua sorella siete la cosa che più amiamo al mondo e di questo ringrazio tuo padre>>

Matteo smise di piangere quando sua madre lo strinse a sé, baciandogli i capelli ricci ed accarezzandogli la schiena. Gli asciugo le lacrime e lo baciò sulla fronte.

<<Mamma?>>

<<Dimmi tesoro>>

<<Hai amato più papà o Mattia?>>

<<Solo il tempo lo potrà dire>> gli rispose la madre guardandolo negli occhi.

<<Non è una risposta valida>>

<<Ehi!>>

I due si girarono, vedendo Daniel.
Lui si soffermò prima su Laurain, bella come sempre e poi su suo figlio che stava già correndo verso di lui.

<<Mio Dio quanto sei cresciuto!>> gli occhi iniziavano a bruciargli ma si rifiutava di crollare.

Padre e figlio si abbracciarono sotto gli occhi di alcuni passanti.

<<Papà? Papà sei tu?>>

Cristine e Mattia erano appena usciti dal parco quando la bambina iniziò a correre unendosi all'abbraccio.
Mattia si avvicinò a Laurain sorridendo. Quest'ultima gli si avvicinò dicendogli:<<Sei stato fantastico, lo sai?!>>

Mattia le accarezzò il pancione rispondendo:<<Dovrò pur fare il bravo papà, no?!>>

Daniel sciolse l'abbraccio prendendo per mano i suoi due figli.

<<Possiamo parlare?>> chiese a Laurain.

Mattia portò i due bambini in macchina, per prendere gli zaini che avrebbero portato con loro.

<<Ti trovo bene>>

<<Tu dici?>> si accarezzò la pancia.

<<Maschio o femmina?>>

<<Entrambi>>

<<Ah però!>> sorrise Daniel guardandola.

<<Come sta Eva?>>

<<Non possiamo avere...>>

<<Oh, mi dispiace Daniel>> Laurain si avvicinò per abbracciarlo ma lui si ritrasse.

<<No, guarda, preferisco non... non parlarne. Piuttosto, quanto tempo resterete?>> chiese Daniel tossendo.

<<Ehm, solo il periodo estivo>>

<<Così poco?>>

<<Beh si, dopo io e Mattia dobbiamo iniziare con le mostre ed i bambini hanno la scuola perciò...>>

<<Ti tratta bene?>>

Laurain guardò il suo compagno per svariati secondi, sorridendo.

<<Si, mi tratta benissimo>> sorrise guardando in basso.

<<Sono contento allora, ora meglio che vada... Ah, Eva stava pensando di invitarvi a cena, stasera>>

<<Per noi andrà bene qualsiasi cosa... però sappi che Mattia è vegetariano>>

<<Non ha trasformato i bambini in due ortaggi, vero?!>>

Laurain rise trattenendosi il pancione.

<<No, no! Li fa mangiare la carne con moderazione>>

<<Perfetto, allora a stasera>> Daniel si avvicinò per baciarle la guancia ma Laurain lo fermò guardandolo.

<<Se Matteo dovesse farti domande... digli solo che il nostro amore è stato fantastico ed emozionante, fin quanto è durato>> gli sussurrò.

<<Lo farò, perché è la verità>> la baciò sulle labbra, un bacio dolce ma veloce.

Laurain non disse nulla, bensì sorrise.

<<Ti amo>> le sussurrò.

<<Sei stato il mio primo vero amore Daniel, e credo che sarai anche l'ultimo>>

Quando Daniel se ne andò con i suoi due figli, Mattia chiese a Laurain:<<Dove vuoi andare?>>

<<Non so perché, ma ho un improvvisa nostalgia di un paesino chiamato Lettomanoppello>>

<<Beh, ci andiamo se mi indichi la strada, la ricordi?>>

<<La ricorderò per sempre, andiamo!>>

I due salirono in macchina e partirono.
Laurain stava pensando alla domanda del figlio e sorrise per la risposta che aveva pensato di dare.
Amava più Daniel e lo avrebbe tenuto per sempre nel suo cuore.

//Laura
FINE
(Non mi uccidete per il finale)

Il nostro amore||D.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora