<<Facendo così, non sentirò più le urla?>>
<<No, tesoro... mai più>>
<<Però non vedrò più papà>>
Laurain scosse il capo per la millesima volta, avrebbe voluto che suo figlio fosse un sedicenne.
Era sera, e quando Daniel era rientrato in casa, aveva visto che qualcosa era cambiato. Era spoglia, ma non solo la casa, anche la sua vita. La zona rossa non aveva più le tele, i cavalletti, i pennelli e i colori che utilizzava Laurain, era completamente vuota. La stessa cosa valeva per l'armadio di Laurain e di Matteo. Le valigie stavano vicino all'entrata dell'appartamento.Daniel e Laurain si erano seduti a dedita distanza e Matteo si era messo per terra in modo da poter dare l'attenzione a entrambi.
Gliel'avevano spiegato in parole povere, ciò che sarebbe accaduto da lì a poco. Mamma e papà non stavano più bene insieme e per questo si lasciavano, ciò non significava che Matteo non potesse vedere il padre tutte le volte che voleva, anzi.<<No, campione, a me potrai vedermi ogni volta che lo vorrai>> cercò di sorridere Daniel.
Per tutto il tempo che era stato fuori non aveva fatto altro che piangere ed urlare, ciò spiegava gli occhi rossi e gonfi e la voce debole e graffiata, rauca.
<<Allora, quando ce ne andiamo mamma?>> chiese Matteo alzandosi in piedi.
<<A-aspetta tesoro non vuoi chiedere nient'altro?>> Laurain sembrò stranita dall'atteggiamento del figlio.
<<No, potrò vedere sempre papà, giusto?>>
<<Si, ci saranno degli orari da rispettare e dei giorni che verranno stabiliti dal giudice>>
<<Orari da rispettare?>> chiese il bambino guardandola quasi inorridito.
La madre annuì e il padre lo fissò.
<<Tipo?>>
<<Beh... per esempio domani potrai vedere tuo padre quando uscirai da scuola, fino alle sei... alcuni giorni potrai anche restare a dormire a casa sua, infatti ho lasciato dei giochi in camera tua>>
<<Ce ne andiamo? Dove?>>
<<Per il momento staremo da zio Mattia. Il tempo di trovare un appartamento vicino scuola eh...>>
<<Cosa? Andrete a vivere da quell'uomo?!>> scattò in piedi Daniel.
Laurain, con gli occhi gonfi dal pianto, si alzò in piedi.
<<Amore, vai un secondo in camera>>
Matteo andò parlando fra se e se.
<<Si, starò con lui, giusto il tempo di trovare un appartamento e rispettare il futuro contratto>>
<<Non puoi fargli vedere un'altra figura maschile al tuo fianco!>>
Laurain si girò per controllare se la porta della camera del figlio fosse chiusa. Dopo averlo constatato, si voltò e tirò un ceffone a Daniel che sgranò gli occhi dallo sgomento.
La donna gli afferrò la maglia tirandola verso sé, in modo tale da avvicinarsi all'orecchio di Daniel.<<Dimmi un'altra volta cosa posso o non posso fare e te ne pentirai di aver aperto bocca>> bisbigliò la moglie allontanandolo con uno spintone.
<<Laurain... capisco che...>>
<<D'ora in avanti l'unica persona con la quale parlerai sarà il mio avvocato>> la donna chiamò il figlio.
<<Facciamo una terapia di coppia>> la supplicò Daniel.
Laurain si sforzò nel reprimere l'impulso di tirargli un altro ceffone.
<<Sei stato a letto con un'altra donna, sei stato un infedele di merda! Per me non esiste alcuna soluzione per una cosa del genere>> urlò.
Il bambino, per niente disorientato, li guardò con disinteresse.
<<Forza amore, andiamo>> disse la madre dirigendosi verso le valige.
<<Laurain, ti prego>>
<<Addio, Daniel>>
Laurain prese le valige ed uscì dalla sua vita insieme a loro figlio.
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<<Spero vada bene la sistemazione momentanea>>Laurain e Mattia stavano conversando sul balcone, stretti nelle loro coperte per via del freddo. Matteo si era addormentato dopo aver mangiato un ottimo risotto alla milanese preparato da Mattia in persona. Sua madre anche dormiva, erano le due del mattino ma per le strade girava ancora molta gente.
Laurain non era riuscita a mangiare così si era preparata del tè alla pesca.
Ne bevve un sorso e guardò il paesaggio: solo edifici e cielo notturno.<<Certo che si, anzi, grazie... davvero>>
Mattia l'abbracciò da dietro consolandola, quando la vide crollare in mille briciole.
<<Non merita le tue lacrime, Laurain... basta>> le asciugò le lacrime ormai umide e fredde per via del vento gelido.
Non aveva detto ancora niente ai suoi genitori e alla sua migliore amica, Elysa. L'ultima volta che aveva avuto suoi contatti scoprì che era rimasta di nuovo incinta. Sperava in una femmina. Era stato quattro mesi fa.
D'un tratto Laurain sentì un calore umido sul collo, era Mattia che le stava baciando il collo amorevolmente. Lo faceva spesso, ma in quel momento sembrava assumere un significato diverso rispetto alle altre volte.
Cosa stava accadendo?//Laura

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Il nostro amore||D.S
FanfictionLaurain sta vivendo il suo sogno: fare l'artista. Con Daniel al suo fianco e il loro piccolo bambino in spalla le cose vanno di bene in meglio. Dal punto di vista di Daniel però non è così; dover vedere la moglie poche volte al mese non lo entusiasm...