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Daniel era poggiato alla parete della cucina, intento ad osservarla.
Ad osservare sua moglie:
Indossava delle comode calze nere, amava andare senza pantofole per casa. Le gambe lisce al tocco, erano coperte da un paio di pantaloni neri della tuta; il fondoschiena non veniva coperto dalle sue solite maglie extra-large e dai suoi cardigan di lana, in casa sentiva sempre caldo, perciò era solita indossare una t-shirt o una canottiera. La sua pancia, non troppo piatta, era incollata al lavapiatti, mentre le sue mani eseguivano movimenti circolari sulla superficie del piatto che stava insaponando. L'ancóra sul polso era coperta da schiuma.
Il suo collo scoperto, con la presenza di qualche neo, faceva venir voglia di riempirlo di baci e carezze. I suoi capelli raccolti in uno chignon disordinato e infine, ma non per importanza, il suo meraviglioso viso, con quelle labbra carnose e quel naso a patata, poco visto per via degli occhiali che portava Laurain in casa, quei due bellissimi occhi grandi e marroni, pieni di vita.

<<Non guardarmi in quel modo... sembri un maniaco!>> scherzò Laurain.

<<Perché?>> Daniel non la prese come una battuta.

<<Sembri ossessionato, con quei tuoi occhi verdi che pare vogliano scrutarti l'anima>> sorrise Laurain sciacquando l'ultimo piatto e riponendolo nello scolapiatti.

Daniel si avvicinò a sua moglie che si stava asciugando le mani con un panno.

<<Ehi>> sussurrò il marito all'orecchio della moglie.

Quest'ultima si infilò l'anello al dito e sorrise sussurrando:<<Ehi>>

Daniel la fece voltare per guardarla negli occhi.

<<Di cosa volevi parlarmi? Deduco sia importante>>

Daniel non aveva fatto altro che pensare a quello che aveva da dirgli Laurain.

<<Non so se dirtelo, non ne sono sicura>> tergiversò la donna, incrociando le mani dietro la nuca di Daniel.

<<Mi sto agitando>> sorrise Daniel per smorzare quella atmosfera opprimente.

Laurain guardò fuori dalla finestra della cucina, sentendosi osservata. Non vide nessuno, così tornò a guardare Daniel negli occhi.

<<Ho... ho un ritardo>> sembrò quasi un sussurro.

<<Di quanto?>> chiese Daniel agitandosi.

Il mondo gli era crollato addosso. Stava iniziando a sistemare le cose con Laurain anche se continuava a vedersi con Clara. Se le cose non fossero andate bene con Laurain, avrebbe potuto concentrarsi sulla relazione con Clara. E non voleva ripassare le nottate in bianco per via dei pianti di un neonato.

<<Una settimana ma...>>

<<Potresti anche non esserlo>> disse Daniel.

<<Potrei, ma se lo fossi?>>

Cosa poteva dire Daniel? Se lo sei allora abortisci? Certo che no, anche perché non avrebbe voluto lui per primo.

<<Che domande fai?!>>

<<E tu che risposte dai?!>> si alterò Laurain.

Quando aspettava Matteo, Daniel era eccitato all'idea di diventare padre. Ora che lo guardava dritto negli occhi, le era parso di vedere un velo di sconforto e tristezza.
Distolse lo sguardo, osservando fuori dalla finestra.
Vide Clara fissarli con insistenza.

<<Ma cosa...?>> Laurain aprì la finestra facendo capire a Clara di fare lo stesso.

<<Ehi, tutto apposto?>> urlò Laurain per sovrastare il rumore di clacson, allarmi e persone che camminavano calpestando con decisione l'asfalto.

<<Si, voi?>> chiese Clara.

Aveva notato, nei volti, che i due coniugi stavano iniziando un litigio. Immaginava il titolo che poteva dare per il nuovo articolo: prossima rottura... Laurain e Daniel Sharman...

<<Alla grande!>> ci si aggiunse Daniel alla discussione.

<<Bene, ciao>> sorrise Clara chiudendo la finestra.

I due salutarono e fecero lo stesso, uscendo dalla cucina.

<<Allora? Se fossi incinta?>>

<<Cosa dovrei dire?>> sospirò Daniel.

<<Stai scherzando?>>

<<Ti sembra che stia scherzando?!>>

<<'Fanculo!>> urlò Laurain dirigendosi in camera da letto.

Daniel la seguì.
Laurain si levò i pantaloncini e la canotta. Aprì l'armadio per trovare un cambio mentre ribolliva di rabbia.

<<Cosa fai?>>

<<Matteo, preparati che mamma ti porta al parco!>> urlò Laurain infilandosi dei jeans strappati.

<<Esco!>> disse a Daniel che continuava a guardarla basito.

<<Vedi?! È questo il tuo problema! Scappi! Le cose non le affronti, cazzo!>> urlò Daniel tirando un pugno all'anta destra del armadio.

Laurain indietreggiò mantenendo il suo sguardo truce. Afferrò la borsa e la sciarpa, uscendo dalla camera da letto.

<<Matteo! Forza, andiamo!>>

<<Posso portare la palla?>> il piccolo Matteo uscì dalla camera con una palla da calcio.

<<Certo, tesoro>> Laurain provò a sorridere senza riuscirci. Gli occhi le divennero lucidi.

<<Dai, andiamo prima che si faccia tardi e arrivi il freddo>> sussurrò la madre coprendo per bene il figlio.

<<Ciao papà!>> salutò Matteo uscendo contendo da quella noiosissima casa.

<<Ciao...>> la porta si chiuse violentemente.

<<... amori miei>> sussurrò chinando la testa.

//Laura🐼
Dai ci sono riuscita ad aggiornare alla fine... anche se è già Aprile! 😅

Il nostro amore||D.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora