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<<Non riesco a capire... non capisco cosa c'è che non va in me!>>

<<Chi lo dice che sei tu?>>

Laurain e Mattia erano intenti a parlare e, seduti su una panchina, a guardare Matteo giocare con il pallone da calcio. Era l'unico bambino in tutto il parco.

<<Sembra stia scaricando la colpa sempre su di me!>> la donna si sfogò con l'amico.

Quest'ultimo le accarezzò la mano destra guardandola.

<<Tu NON SEI la colpa>>

Laurain lo abbracciò accarezzandogli i capelli.
Mattia sapeva ascoltare e consolare, aveva due doti che non tutti possedevano.

<<Perché sprechi i tuoi pomeriggi con una mamma incasinata?!>> scherzò Laurain continuando ad abbracciare l'amico.

Mattia sospirò.

<<Sai che non lo so nemmeno io?!>>

I due sorrisero guardandosi.

<<Grazie a te, la prossima settimana sono invitato ad una mostra per parlare con un esponente asiatico>>

Laurain sciolse l'abbraccio sorridendo.

<<Non dire grazie a te. Sei tu ad essere bravo>>

<<Ma nessuno ha mai creduto in me come hai fatto tu>> disse baciandole la fronte.

I due si guardarono per svariati secondi, fino a quando Laurain distolse lo sguardo per riprendere a guardare il figlio.

<<Tu?>>

<<Io cosa?>>

<<Come va con il lavoro?>>

<<Le esposizioni continuano... ho finito di fare un ritratto poco convincente. Devo tornare a darmi da fare>> disse Laurain sorridendo a Matteo che continuava a giocare con il pallone.

<<Perché poco convincente? I ritratti sono il tuo forte>>

<<Lo sono quando li faccio a persone sconosciute. Una volta che conosci il minimo della persona che stai ritraendo, sei fritto>>

<<La conoscevi bene questa persona?>>

<<È una fotografa, credo, in casa ha tutti quadri stampati su fogli ruvidi. Guarda dove non dovrebbe e se la fa con un uomo più grande... scommetto che è anche sposato>>

<<Hmm, woow! È una...>>

<<Non lo dire, io non l'ho detto>> Laurain posò la testa sulla spalla sinistra di Mattia.

<<Ma l'hai pensato>>

La donna pensò a Clara. Pensò al mistero che avvolgeva la ragazza, non le piaceva.

<<Non lo so... quella ragazza non mi dice nulla di buono. Ha quel viso dolce e angelico, sembra faccia il doppio gioco>> fece una smorfia guardandosi le unghie.

<<Sei stata tu a farla entrare in casa tua, lo sai questo?!>>

<<Si...>> annuì Laurain.

<<A parte questo... la mia vita sta diventando una merda, Mattia>> scosse la testa asciugandosi le lacrime in fretta.

<<Shh, tutto si risolverà>> la strinse a sé.

<<In peggio>> disse la donna lasciandosi abbracciare.

<<Mattia, giochiamo?>> lo chiamò Matteo.

Il nostro amore||D.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora