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La mano di Laurain accarezzava il petto scoperto del marito. L'aveva guardato tutto il tempo dormire.
Le sembrava quasi un sollievo averlo accanto, dopo la notte passionale che avevano avuto.

Le palpebre del marito si aprirono, mostrando un verde luminoso.

<<Buongiorno>> sussurrò baciando le labbra della moglie.

<<Buongiorno, dormiglione>> sorrise Laurain continuando ad accarezzargli il petto.

Daniel sorrise ancora assonnato:<<Perché me lo dici? Dormiglione intendo>>

<<Perché sono le dieci>>

<<Cosa?!>> Daniel scattò in piedi infilandosi i boxer e i pantaloni del pigiama.

<<Tranquillo è domenica e circa mezz'ora fa sono andata a controllare Matteo, stava dormendo beatamente. Sai quanto è pigro>>

<<Ho... ho davvero un sacco di cose da fare>> disse prendendo indumenti puliti dal suo armadio.

<<Tipo?>> chiese Laurain.

Daniel aveva programmato quella giornata. Sarebbe uscito fuori per prendere del caffè e dei cornetti caldi, dopodiché avrebbe preso delle orchidee alla moglie e infine sarebbe andato a rompere la tresca con Clara.

<<Ti dico solo di non preparare niente per colazione>> la baciò prima di dirigersi in bagno.

Laurain rise guardando il marito uscire dalla camera.

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Daniel stava annusando il profumo delle orchidee, trovando le parole giuste per aprire il discorso con Clara.

Salì le scale e bussò alla porta. Qualche secondo dopo, Clara aprì la porta: il suo corpo, e i suoi capelli, era bagnato, coperto da un asciugamano grigio.

<<Hmm, spero ci sia un cornetto alla Nutella, grazie per i fiori, amore>> la ragazza allungò la mano.

<<Nulla è per te>> Daniel bloccò la mano di Clara.

Il suo viso radioso mutò improvvisamente e così anche il suo tono di voce. Lo invitò ad entrare.
Daniel, anche se titubante, entrò in quel appartamento. Riusciva ancora a percepire le vibrazioni che viveva.

<<Posso anche non offrirti nulla, hai già la tua colazione>> sbatté il suo termos sul tavolo, svitando la parte superiore.

<<Clara...>>

<<Ieri vi ho visti fare scintille. Com'è?! Non ti diverti con tua moglie che si fa scopare così selvaggiamente?>> sputò come se uscisse veleno da quella bocca.

<<Per non parlare dei preliminari... bocca golosa la sua>> sollevò un sopracciglio bevendo il caffè del giorno prima, ancora caldo ma meno saporito.

Daniel sospirò.

<<E come cavalca il suo puledro!>> rise.

<<BASTA!>> urlò Daniel.

Clara non batté ciglio, si guardò l' asciugamano prima di tornare a guardare Daniel.

<<Sapevamo entrambi che non sarebbe durata>> disse Daniel guardandola negli occhi.

<<Si ma... credevo dopo sei mesi o un anno... non dopo tre mesi!>> Clara alzò il tono della voce posando il termos sul tavolo.

Fu allora che la ragazza ghignò.

<<Tua moglie lo sa?>> chiese incrociando le braccia al petto.

<<Cosa? No, lei non lo sa... e non lo deve sapere>>

<<E se io le dicessi tutto?>>

<<Non lo faresti... non hai le prove>> sorrise beffardo Daniel.

<<E chi lo dice?! Questo lo dici tu>>

Al marito infedele crollò il mondo addosso.
Clara si avvicinò alla finestra. Vide Laurain intenta a sistemare la cucina, mettendo la cena della sera prima, in un contenitore. Qualche volta guardava fuori dalla finestra, in basso per vedere la gente che camminava.

<<Brucerò le prove ad una sola condizione>> Clara si tolse l'asciugamano esponendo il suo corpo nudo e umido, come fosse mercanzia.

Daniel distolse lo sguardo.

<<Clara...>>

<<Un'ultima volta e io brucerò le prove>>

Daniel posò i fiori e la colazione sul tavolo, dirigendosi verso la camera da letto.

<<No! Non in camera, voglio farlo qui>> disse Clara.

Voleva che Laurain vedesse così come lei aveva visto.
Daniel andò verso di lei, aprendosi la patta dei pantaloni e abbassandosi le mutande. Non si preoccupò di non avere il preservativo perché Clara prendeva la pillola.
La sollevo facendole poggiare la schiena alla parete e la penetrò con violenza. Questo fece si che Clara urlasse talmente forte da far alzare lo sguardo ai passanti che non riuscirono a vedere nulla. L'unica persona che riuscì a vedere fu Laurain che, proprio quando stava per uscire dalla cucina, sentì l'urlo ed andò a sbirciare fuori dalla finestra, ritrovandosi di fronte, una scena a dir poco schifosa.
Quando Daniel guardò fuori dalla finestra, vide sua moglie, i suoi occhi.
Un suono simile a quello di un boato lo percosse dentro la testa.

<<Cazzo! Cazzo! Cazzo!>> uscì da Clara e si sistemò in fretta per raggiungere la palazzina di fronte.

Quando entrò in casa non sentì nulla. Si avvicinò alla porta dello 'studio' di Laurain ma non sentì niente, così decise di aprire la porta. Non c'era nessuno.
La chiuse e si diresse in bagno. Nessuno nemmeno lì.
Aprì la porta della camera di Matteo e lo vide dormire.
Restava la loro camera da letto. Quando entrò vide Laurain intenta a sistemare i propri vestiti in valigia, piangendo a dirotto.

<<Amore>> sussurrò Daniel.

<<Ecco perché tutti quei regali per scusarti delle ore extra che avevi al lavoro... mentre io pensavo che lavoravi come un mulo, tu scopavi con quella ragazza>> scosse la testa senza guardarlo.

<<Io...>>

<<Avevi una famiglia!>>

<<Non dire così>> la implorò Daniel.

Si era scavato la fossa, una fossa bella profonda.

<<Senti...>> Laurain smise di sistemare i vestiti per raggiungere Daniel, rimasto immobile su l'uscio della porta.

<<Se ora non ti guardo in faccia è perché nella stanza affianco c'è nostro figlio che sta dormendo, sennò questa era l'ora che ti stavo urlando e schiaffeggiando>> disse stringendo i denti con forza, continuando a piangere.

<<M-mi dispiace>> Daniel, che cominciò a piangere, provò a toccarle i capelli ma Laurain lo allontanò con uno spintone.

<<Non mi toccare! Mi fai schifo!>> Laurain si asciugò le lacrime tornando a fare la valigia.

<<Io, io ti amo>> Daniel si mise in ginocchio singhiozzando.

Laurain scosse la testa tirando su con il naso varie volte.

<<Amore>> Daniel le prese una mano, ma lei la ritrasse disgustata.

<<Esci>> ordinò la donna.

Daniel continuò a guardarla.

<<ESCI CAZZO! ESCI!>> Laurain urlò spintonandolo fuori.

Lo condusse verso la porta dell'appartamento e infine lo cacciò di casa sbattendo la porta e lanciando un urlo di rabbia.
Matteo dormiva ancora.

//Laura🐼

Il nostro amore||D.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora