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Erano esattamente le undici e trentasei, quando Laurain rientrò in casa di Mattia.
Aveva avuto il tempo di dare il bacio della buonanotte al figlio, già dormiente, e posare le chiavi della macchina sul tavolo, prima di guardare Mattia fissarla sulla soglia della porta di camera sua, alla fine del corridoio che comprendeva due camere da letto ed un bagno.
A Laurain parve vedere, attraverso la luce dei lampioni, che Mattia non avesse la maglia.
Un'ondata di calore la travolse.

<<Com'è andata?>> chiese l'uomo avvicinandosi.

Laurain lo sorpassò per andare in camera con lentezza.

<<Da schifo>> disse, dopo aver visto che Mattia l'aveva seguita in camera sua.

Accese la luce e si tolse gli stivali e il copri abito. Fortunatamente non si era truccata e se ne ricordò quando tolse gli occhiali davanti allo specchio che aveva sul comodino.

<<Mi dispiace di aver tardato>>

A un certo punto Daniel non aveva voluto firmare. Ci vollero i tre avvocati messi insieme per convincerlo del fatto che era meglio per tutti loro se firmava quel benedetto foglio.

<<Non fa niente, io e Matteo ci siamo presi la pizza. Te ne abbiamo lasciati due pezzi>>

<<Grazie, ma non ho fame. Prenderò un oki prima di andare a letto>> sorrise Laurain tristemente, sedendosi su un angolo del letto, portandosi indietro i capelli.

<<Hmm, hai bevuto?>>

<<Si nota?>>

Mattia annuì dicendo:<<Avrai bevuto due bottiglie di tequila perché tu reggi bene l'alcol eppure ora stavi sbandando a destra e a sinistra>> Mattia si mise in mezzo alle sue gambe, posando i gomiti sopra le sue cosce, accarezzandole i capelli.

<<Una bottiglia e mezzo in realtà>> lo corresse.

Mattia aspettò qualche secondo prima di parlarle seriamente:<<È stata la cosa migliore che hai potuto fare, lo sai questo?>>

Laurain annuì trattenendo le lacrime. Poi parlò quasi singhiozzando:<<Gli ho dato l'anello... mi ero abituata ad avere quell'anello e ora dovrò abituarmi a non averlo più>>

<<Non è detto che non l'avrai più>>

<<Non ho intenzione di risposarmi>> Laurain si alzò in piedi e insieme a lei Mattia.

La donna aprì la sua valigia ed estrasse un pigiama.

<<E le cose si fanno anche complicate. Avevo trovato casa a Pescara, Abruzzo, ma a quanto pare dovrò rimandare perché Daniel vuole poter vedere quasi tutti i giorni suo figlio>> sospirò.

<<Dai che tra poco arriva l'estate>>

<<Magari fosse tra poco>> si lamentò la bruna.

Mancavano due mesi e mezzo ma a Laurain sembravano un'infinità di tempo.

<<Comunque scusa se ti ho svegliato>> sorrise la donna risedendosi su un angolo del letto.

<<Non mi hai svegliato, stavo aspettando il tuo ritorno>> Mattia si rimise in ginocchio fra le sue gambe, guardandola negli occhi.

<<Non iniziare con i tuoi giochetti>> Laurain guardò da un'altra parte.

<<Quali giochetti?>> ghignò lui.

I soliti giochetti che fate voi uomini, avrebbe voluto dire Laurain.

<<Non guardarmi in quel modo>> sussurrò Laurain accarezzando i capelli sciolti a Mattia, avvicinandosi lentamente al suo viso come fosse un magnete.

<<In quale modo?>> sussurrò l'hipster leccandosi le labbra, sfiorando quelle di Laurain.

I due presero a baciarsi con passione, mentre, a vicenda, si toglievano i vestiti.

<<No, aspetta>> Laurain si alzò in piedi avvicinandosi alla porta della stanza.

<<Dove vai?>> chiese Mattia con addosso solo i boxer.

Laurain chiuse la porta e guardò Mattia:<<Non voglio che si vedano cose vietate ai minori>> gli saltò addosso tirandogli i capelli e mordendogli le labbra.

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<<A cosa è dovuto questo silenzio?>> Mattia stava accarezzando i capelli a Laurain.

Era da mesi che Laurain non si rilassava sotto il tocco dolce di un uomo.
I due erano ancora ansimanti, sudati e nudi, sotto le coperte. Laurain aveva posato la testa sopra il braccio di Mattia. Si erano domati a vicenda ed era piaciuto a entrambi, ma Laurain un po' si pentiva della scelta che aveva fatto.

<<Mi sto rilassando>> mentì Laurain.

Mattia sogghignò in silenzio.

<<Ti conosco Laurain... sei rigida. Non ti è piaciuto?>>

La donna alzò il busto, posando i gomiti sul letto, guardando Mattia negli occhi.

<<Ho paura>>

Mattia si alzò in piedi infilandosi i boxer, diventando rosso in viso.

<<Paura di dirmi la verità... sono stato penoso, Dio!>> si portò indietro i capelli.

Laurain si avvicinò a lui gattonando sul letto.

<<Tu sei stato fantastico, e dico sul serio... sto ancora ansimando!>> sorrise.

Mattia la guardò accennando un sorriso.

<<Ho paura di... quello che accadrà dopo>>

<<Non capisco>> Mattia si passò una mano tra i capelli.

<<Tu sei un uomo meraviglioso ma... non credo di voler iniziare una relazione>>

Mattia non si stupì di quello che aveva appena sentito. Sapeva che era troppo presto per Laurain e avrebbe aspettato per quel passo.

<<Io aspetterò>>

Laurain scosse la testa inginocchiandosi sul letto, raggiungendo l'altezza di Mattia.

<<No... tu andrai per la tua strada e io...>>

Mattia scosse la testa indignandosi, afferrando i suoi indumenti e andandosene silenziosamente e rabbiosamente.
No, non voleva proseguire per la propria strada senza Laurain.
Era innamorato di quella donna ed amava Matteo come fosse suo figlio.

//Laura

Il nostro amore||D.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora