CAPITOLO4

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Mi giro lentamente verso la voce che mi ha chiamata e vedo due uomini sulla mezza età con delle bottiglie di birra, alcune in mano e altre tra i loro piedi.
I loro abiti sono semplicemente dei jeans e dei giubbotti, hanno entrambi la barba il primo più lunga mentre l'altro solamente un accenno.
Uno di loro si avvicina a me bevendo dei lunghi sorsi di alcol.
<< allora tesoro vieni con noi, ti facciamo divertire >> scoppiano entrambi a ridere e io mi allontano a passi svelti.
L'uomo mi prende per un braccio e mi fa scontrare con il suo petto, le sue mani sono sporche e mi hanno lasciato dei segni violacei sui polsi per la tanta forza che ha usato.
Ora cosa faccio? Sono sola in questo parcheggio.
<< dai dolcezza vieni qui >> il secondo si avvicina a me e mi prende le braccia portandomele dietro la schiena e facendomi cascare la spesa per terra.
Cerco di liberarmi, scalcio e mi muovo senza sosta ma senza grandi risultati.
Mentre l'altro mi tiene ferma l'uomo davanti a me mi guarda con lussuria e desiderio.
Mi manca il fiato quando sento le sue labbra a contatto con il mio collo, urlo di istinto ma lui mi tappa subito la bocca.
Sento il rumore di una macchina e cerco di gridare ma invano.
<< dolcezza se urli un'altra volta sarò costretta a usare questo >> l'uomo estrae dalla tasca un coltellino e io spalanco gli occhi per la paura.
In che guaio mi sono cacciata? Sento le sue mani che mi strappano da dosso la mia camicia, queste si spostano sui mie seni mentre continua a lasciare succhiotti sul mio collo. Piango e singhiozzo cercando di liberarmi ma l'uomo dietro di me mi tiene ferma e comincia a palparmi il sedere.
Mi sento così vulnerabile...così indifesa.
Il rumore di passi sulle scale mi fanno trovare la forza di urlare almeno un'altra volta << lasciami! >> il mostro di fronte a me mi mostra il coltellino e me lo avvicina alla guancia ma senza toccarla.
<< non mi toccare ti prego >> sento la lama entrare a contatto con la mia pelle e il fiato mi si blocca in gola.
<< aiuto! >> l'uomo incide un taglio profondo sul mio viso, il dolore che provo è lancinante, insopportabile così urlo più forte che posso con il tentativo di sfogarmi.
<< Hope! >> non ci credo...Matt.
<< Matt, Matt aiutami...ti prego.. >> lui si avvicina a passo svelto verso i due uomini e con uno strattone gli allontana da me, le mie gambe non reggono più così cado per terra e mi sposato in un angolo portando le gambe al petto.
Matt
Con un unico pugno faccio perdere i sensi al primo stronzo così mi giro verso l'altro bastardo.
Le immagini di Hope che urla per il dolore, delle sue mani sul suo piccolo corpo, delle sue labbra sul suo collo fanno crescere in me una rabbia mai provata prima.
Lo spingo per terra e salgo sopra di lui prendendolo a pugni << come ti sei permesso eh?! Testa di cazzo! Non la devi toccare! >> lo prendo per il colletto del suo giubbotto e lo sbatto al suolo con tutta la forza che ho.
Mi alzo da sopra di lui e gli tiro un altro calcio, mi giro e vedo Hope rannicchiata in un angolo.
Mi avvicino a lei e le tocco la spalla << non ti avvicinare! >> sta tremando lo vedo, indossa solo il reggiseno e la zip dei suoi jeans è abbassata.
Porca puttana io gli uccido!
Mi tolgo la giacca e gliela poso sulle spalle << mettila >> lei mi guarda con quei suoi occhi celesti-grigi che ora sono spenti e gonfi per colpa del pianto.
Mi inginocchio Davanti a lei << Hope sono solo io, Matt, non ti farò del male >> lei sembra rilassarsi e indossa la mia giacca, la prendo in braccio e lei singhiozza sulla mia spalla, le accarezzo i capelli cercando di confortarla e la poso sul sedile del passeggero.
Esco velocemente da quel cazzo di parcheggio, ogni tanto sposto lo sguardo dalla strada a lei e noto che sta ancora tremando ma non dal freddo...dalla paura.
La voglia di tornare indietro e picchiare nuovamente quei pezzi di merda è tanta ma mi trattengo.
<< Hope vuoi che ti porti a casa? >> a quelle parole lei sembra irrigidirsi << n-no io...non posso tornare L-lui mi... >>
<< okay, okay ti porto a casa mia così vediamo di curare quel taglio va bene? >> lei si rilassa sul sedile e sospira di sollievo, non so cosa le prenda ma lo scoprirò.
***
<< è quasi finito tranquilla >> tampono il cotone con il disinfettante sul suo taglio e la vedo stringere gli occhi.
<< fa male >> la sua voce trema quasi non si sente << lo so ho quasi fatto >>
Il taglio è abbastanza profondo ma non è da punti, ci poso un cerotto sopra e butto via il cotone.
<< tieni, dormi qui >> le do una mia maglietta come pigiama e lei mi guarda accigliata.
<< perché fai questo? Cioè, perché ti preoccupi per me? >> indossa i miei vestiti e noto che la maglia le arriva al ginocchio, ridacchio perché è così carina sembra quasi una bambina.
<< Hope io mi sono sempre preoccupato per te e lo farò ancora >> le sue guance si dipingono di un rosso acceso e io non posso fare altro che sorridere a quella scena.
<< mi sento così sporca... >> si tocca il collo con una mano prima con cautela poi comincia a grattarci sopra le unghie.
<< mi hanno toccata tutta! Io non voglio i suoi segni! >> comincia a singhiozzare e io l'abbraccio facendola sfogare sul mio petto.
<< piccola, ora loro non ci sono più okay? Respira con me Hope >> appoggio la fronte sulla sua e lei sembra calmarsi, chiude gli occhi mentre aggancia le sue mani al mio collo...cosa sta succedendo? La ragazza che prendo in giro a scuola è veramente qui, con me e ci stiamo abbracciando..,ma ora è tutto troppo perfetto per interrompere questo momento.
<< dormi, ne riparliamo domani >> le lascio un bacio sulla fronte e lei si addormenta con la testa sul mio petto.
Osservo il suo collo pieno di succhiotti, il taglio sulla sua guancia e i lividi sui suoi polsi.
Ora che ci penso qualche pugno in più non glielo toglieva nessuno a quei due.
Me la pagheranno.
Nessuno deve permettersi di toccare ciò che è mio.

Perchè Matt si comporta così? È per caso geloso? Dopo tutto questo come si comporterà con Hope? La prenderà in giro?
Lo scoprirete continuando a leggere la storia
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