Rivoli di sangue scendono lentamente sulla mia felpa, la testa gira e il mio labbro batte forte contro i denti.
Tremo come una foglia mentre lacrime calde cadono dai miei occhi.
<< no! >> urlo disperatamente correndo verso il corpo inerme di mio padre.
Il suo sguardo è perso nel vuoto, la pistola è ancora tenuta fra le sue mani e sulla sua fronte un foro.
<< papà...papà svegliati >>
Dio...
Continuo a piangere senza sosta.
Lo scuoto freneticamente cercando di farlo riprendere.
<< ti prego...>> sussurro.
Poggio la testa sul suo petto..non c'è battito...
Un urlo liberatorio lascia la mia bocca, questo si trasforma in singhiozzi..
Mi manca il fiato.
Il viso di mio padre è pallido e la sua pelle è fredda come il marmo.
I suoi occhi mi fissano privi di vita.
<< mio Dio...>> delle luci blu e rosse lampeggiano attraverso le finestre e il suono di una sirena riempie la casa.
Le lacrime finiscono, il respiro cessa, la mente non ragiona...
Mi siedo accanto a lui abbracciandolo come non ho mai fatto.
La polizia irrompe nella casa e io mi stringo ancora più forte.
Non possono portarlo via...non anche lui...
Matt
Delle urla mi svegliano e so già di chi sono. Corro al piano di sopra cercando di non svegliare nessuno ed entro nella mia camera.
Hope sta gridando e piangendo nel sogno. Mi siedo accanto a lei e le accarezzo la fronte leggermente sudata.
<< hey, hey...sono qui piccola...>> lei si calma lentamente e poi affonda la testa nel cuscino coprendosi con le coperte mentre il suo esile corpo è scosso da brividi e singhiozzi.
Le lascio un bacio sulla guancia ad occhi chiusi.
La osservo...è dimagrita così tanto, ha delle occhiaie viola sotto gli occhi per via del poco dormire, le sue bellissime labbra sono rosse e piene e le ciglia sono bagnate.
Cazzo...
La mia bimba..
Se solo ci fossi stato, tutto questo non sarebbe successo, io dovevo proteggerla...
Serro la mascella e mi passo una mano fra i capelli. Una lacrima amara mi solca la guancia.
Porca puttana..
Non c'è la faccio più a vederla in questo stato.
Le sistemo per bene la coperta mentre mi alzo dal letto asciugandomi le fottute lacrime.
Accendo la mia lampada sul comodino ed esco dalla stanza accostando la porta.
Mi butto sul divano e accendo la TV, non c'è un cazzo a quest'ora?!
Finalmente trovo un film decente e, anche se non me ne frega nulla, mi metto a guardarlo.
Mi passo una mano sugli addominali fino al fianco dove ho un piccolo tatuaggio.
Un insignificante scritta in corsivo con l'inchiostro nero.
Trust me
La feci quando avevo diciassette anni ovvero due anni fa quando scoprì che mio padre tradiva mia mamma con un altra donna; da quel momento capì l'importanza della fiducia in un rapporto, mia mamma si fidava ciecamente di mio papà e lui se la faceva con una puttana.
Ora come ora mia madre ne è al corrente ma non dice nulla per non mandare a 'fanculo la nostra famiglia.
Se solo sapesse...
<< Matt...>> una voce bassa e tremante mi fa voltare le spalle.
<< piccola...>> Hope è in piedi con una mia felpa addosso e i capelli sciolti sulle spalle.
<< posso stare con te?..per favore >> si morde il labbro e passa una mano sul viso per asciugarsi le lacrime.
Oh, la mia bimba...
È così dolce ed indifesa..
<< vieni qui >> le dico facendole posto sul divano.
Lei si siede e si getta fra le mie braccia.
La prendo per le gambe e la faccio accovacciate sopra di me.
<< ti amo >> le sussurro all'orecchio.
<< ti amo >> mi risponde lei mettendo la testa nell'incavo del mio collo.
Sorrido baciandole la mascella e accarezzandole lentamente la schiena.
Le mie labbra toccando la sua fronte e subito mi ritraggo.
<< Hope, scotti >> ghigno.
Lei mugola e si alza leggermente da sopra di me.
<< mi fa male la testa >>
<< sdraiati, piccola >> lei fa come le ho detto e si appoggia al bracciolo del divano.
Prendo il termometro dal mobile e delle pasticche per il mal di testa con una coperta prima di ritornare da lei.
<< tieni, provati la febbre >> le passo il termometro che lei posiziona sotto il braccio destro e metto le medicine sul tavolo insieme a una bottiglia d'acqua.
<< Matt...>> mi richiama.
La guardo dritto in quegli occhioni celesti e leggermente rossi per il pianto che mi hanno tanto fatto innamorare.
<< dimmi bimba >> mi siedo accanto a lei sistemando i pantaloni della tuta e prendendo una sigaretta dal mio pacchetto di Vogue alla menta.
Inspiro il fumo e subito mi rilasso.
<< mi prendi il mio pacchetto in borsa? Per favore >>
Il suo cosa?!
<< il tuo cosa?! >> esclamo.
Spero vivamente che stia scherzando.
<< le sigarette, me le puoi prendere? >>
<< col cazzo, dove sono?! >> mi alzo arrabbiato.
Sono una furia.
Lei sbuffa e affonda la testa nel cuscino.
<< Hope...dimmi dove cazzo sono >>
<< dentro la borsa >> si lamenta.
Frugo un po dentro di essa e, dopo qualche minuto, le trovo.
<< Marlboro...>> ringhio.
<< queste non le avrai più >> prendo il pacchetto insieme al l'accendino e le metto in tasca.
<< da quanto? >> serro la mascella e cerco di rimanere calmo.
'Fanculo a me e quando gliele ho fatte provare.
<< da quando mi hai lasciato >> mormora.
<< bene >> le butto nel cestino chiudendo i pugni talmente tanto da far diventare le nocche bianche.
<< era l'unico modo per rilassarmi Matt, te non c'eri e io...>> la sua voce è incrinata << io ero nel panico >>
Mi addolcisco subito e mi inginocchio alla sua altezza.
<< amore...>> le prendo la testa fra le mani << ora ci sono, guardami piccola sono qui, non ti lascerò mai >>
Poso le labbra sulle sue delicatamente e spengo la sigaretta nel posacenere.
Hope si toglie il termometro e quando lo vedo sbarro gli occhi.
<< 38.5?! >> grido.
Cazzo.
<< prendi le pasticche >>
Lei si mette a sedere e ingoia le medicine in un secondo.
<< hai fame? Sete? Vuoi che ti dia una maglia? O stai bene così? Cioè...>>
Vengo fermato dalla sua risata.
La guardo divertito.
È la prima volta che la vedo felice da quando suo padre...beh..se ne è andato.
<< mi stai prendendo per il culo, Williams? >> dico avvicinandomi lentamente.
<< assolutamente si, Collins >> esclama lei facendomi la linguaccia.
Le salto addosso facendola cadere sul divano, mi tengo sugli avambracci per non mettere tutto il peso.
<< hai ancora voglia di giocare? >> la provoco.
<< sempre >> risponde lei a tono.
Mi abbasso e le bacio il lobo dell'orecchio leccandolo.
Un piccolo gemito lascia le sue labbra e sento l'eccitazione crescere in me.
Scendo sul suo collo mordendolo e torturandolo fino a lasciarci il segno.
<< sei mia >> le sussurro.
<< Matt...>> mugola.
Il mio nome detto in quella maniera...Cristo Santo la scoperei in questo momento.
Mi alzo da sopra di lei.
<< hai iniziato te il gioco >> dico mettendomi la giacca e facendo spallucce.
Lei sbuffa e si gira dandomi le spalle.
<< vado a prenderti qualcosa da Starbucks, torno subito >> prendo le chiavi di casa ed esco mentre ridacchio sentendo le sue offese su di me.
Hope
La testa sembra esplodere e sto tremando come una foglia.
Dio...ci mancava solo la febbre.
Mi alzo a fatica e barcollo un po sentendo la testa girare.
<< dannazione >> strillo quando le mie gambe cedono.
Mi risiedo alzando gli occhi al cielo.
Dai Hope...
Tento di nuovo di mettermi in piedi e ci riesco finalmente; mi congratulo con me stessa mentalmente mentre salgo le scale cercando dei pantaloni da indossare.
Frugo un po nell'armadio di Matt ed estraggo dei miei leggins neri che devo aver lasciato qui qualche tempo fa.
Gli indosso insieme a dei calzini bianchi che mi stanno giganti.
Mi lavo il viso e i denti legandomi i capelli in una coda alta.
<< ma cosa...>> fisso il mio collo a bocca aperta notando l'enorme segno viola che Matt mi ha lasciato.
Che scemo.
Fa un male cane!
Sento una porta sbattere così esco di camera sua pronta a fargli una bella ramanzina.
<< Ma sei matto...>> mi gelo sul posto quando noto un figura vestita in nero ferma sul l'entrata che mi fissa.
Indietreggio lentamente fino al muro.
<< se è uno scherzo non è divertente..>>
<< ciao Hope >> l'uomo di fronte a me ha in mano una pistola e il cappuccio sulla testa.
Non riesco a vedere il volto.
<< chi sei?! >> urlo.
<< non importa >> si guarda in torno e poi ritorna a me.
<< ma so chi sei te >> mormora facendo un passo avanti.
Cerco con gli occhi qualcosa da tirargli addosso così da guadagnare tempo e chiamare la polizia.
Il vaso.
Corro verso il tavolo ma vengo fermata dalla sua voce profonda.
<< fai un'altro passo e ti ammazzo >> mi volto lentamente verso quel mostro e mi ritrovo la pistola puntata sulla tempia.
Le immagini di mio padre mi ritornano nella mente...
Calma....
Scuoto leggermente la testa e alzo le mani.
<< okay, cosa vuoi? >> dico.
<< te >>
Cazzo.
<< me? >> la mia voce trema dalla paura, mi sento impotente.
<< voglio te...il tuo corpo...il tuo seno così..>> la sua lurida mano scorre sulla mia scollatura e sento la bile salirmi in gola.
<< non mi toccare >> sussurro.
<< Shhh >> si avvicina all'orecchio e mi sposta una ciocca di capelli dietro ad esso.
Potrei vomitare da un momento all'altro.
<< tranquilla bellezza >>
La pistola rimane ferma al suo posto e l'ansia sale sempre di più.
<< va bene >> ringhio.
<< va bene? >> mi domanda lui.
<< si, puoi avermi, sarò tua >> gli dico sicura.
<< oh...non sai quanto voglio fotterti >> abbassa l'arma avvicinando il volto al mio e con uno scatto gliela faccio cadere dalla mano e scappo in cucina chiudendomici dentro.
Merda.
<< brutta puttana! >> grida.
I suoi pugni aumentano sempre di più sulla porta.
<< quando sarò lì dentro ti ucciderò lentamente >> sussurra ridacchiando.
È uno psicopatico.
<< così lentamente che...soffrirai talmente tanto da urlare il mio nome come io desidero...piccola Troia >>
Le sue parole sono agghiaccianti e mi fanno venire i brividi in tutto il corpo.
Una lacrima mi solca il viso ma mi costringo a resistere.
Sei forte Hope...sei forte..c'è la puoi fare.
Avvicino una sedia davanti alla porta e apro il mobile cercando qualcosa...qualsiasi cosa che possa difendermi..
Il silenzio totale.
Dove diavolo è finito?!
Non sento più alcun rumore e la cosa è inquietante.
In un batter d'occhio la porta della cucina si trova per terra e l'uomo è di nuovo davanti a me.
<< sei pronta bellezza? >> mi punta di nuovo la pistola alla testa ma poi scende con la mira fino allo stomaco...poi alle gambe..prima la sinistra..poi la destra.
<< da dove cominciare? >> si avvicina a me e mi accarezza il viso.
Mi ritraggo istintivamente e lui mi stringe le guance brutalmente.
<< no..>> mi fa segno di negazione con il dito e poi mi preme l'arma sulla spalla.
Stringo gli occhi pronta al colpo..
<< non ti azzardare bastardo...giuro su Dio che ti ammazzo con le mie stesse mani >> questa voce..
Matt...Finalmente ce L ho fatta ad aggiornare! Non vedevo l'ora ero in ansia come voi❤️
Ho notato che siete molto attive e i commenti stanno piano piano aumentando e non potrei essere più felice quindi spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento❤️🔞
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TRUST ME
RomanceSinceramente non so quando tutto questo sia successo...lui è cambiato...lui mi ha difesa...lui si è preoccupato per me...ma mi ha chiesto una cosa...fidarmi di lui. 28/11/17 #316 su storie d'amore