<< Loren ho detto di no >> non voglio semplicemente partecipare ad una stupida festa dove sicuramente mi prenderanno in giro.
<< oh! Dai Hope ci divertiremo! >> ma perché deve sempre insistere? La guardo male e lei sbuffa rendendosi conto di non aver speranze.
<< okay, okay...ora però andiamo dentro che sta per suonare >> annuisco e così ci avviamo verso i nostri armadietti...educazione fisica, abbiamo educazione fisica e io non ho la minima voglia di farla.
Io e Loren andiamo in palestra dove il professore ci annuncia che faremo ginnastica con la classe di Matt.
Dio, tutte a me capitano.
<< guarda che seno grosso! >> << già, però ha la pancia troppo piatta >> delle mie compagne bisbigliano tra di loro mandandomi occhiatine, so che stanno parlando di me.
Sentendomi in tremendo imbarazzo infilo velocemente la maglia bianca e mi siedo per terra iniziando a mettermi le scarpe.
<< Hope io esco, fai veloce sennò il professore si arrabbia >> Loren mi fa cenno con il capo di sbrigarmi ed esce dallo spogliatoio.
Mi accorgo solo ora di essere rimasta sola qua dentro ma sento la porta aprirsi e richiudersi un minuto dopo, ora sono troppo impegnata ad allacciarmi le scarpe per guardare chi sia entrato.
<< non mi saluti balena? >> cosa? Matt?
Alzo lo sguardo verso il ragazzo davanti a me e lo osservo accigliata << non puoi s-stare qui... >> è vero, se il prof entra o una ragazza si sent...
<< ascolta non me ne frega un cazzo e poi decido io cosa fare non te >> i suoi occhi sono freddi proprio come la sua voce, si avvicina a me e mi strattona per un braccio facendomi alzare da terra.
Cosa vuole fare? L-lui...vuole picchiarmi?
Alza una mano ed io chiudo gli occhi aspettandomi uno schiaffo.
<< tu...tu pensavi che volessi picchiarti? Non lo farei mai...Gesù Hope! >> molla la presa sul mio braccio ed io indietreggio lentamente << io pensavo che tu... >>
<< no! Porca puttana Hope non ti toccherei con un dito io...cosa cazzo hai fatto al viso?! >> si avvicina a me con passo svelto e io mi allontano di conseguenza.
<< cosa...io non ho fatto nulla...sto bene >> lui mi accarezza il labbro spaccato, mi guarda negli occhi così intensamente che non capisco più dove mi trovo o cosa sto facendo.
Mi perdo nei suoi occhi color ghiaccio, nel suo piercing ad anello che porta costantemente sul naso, nelle sue labbra così Fini e rosee, nella sua mascella serrata, nei suoi zigomi pronunciati e nei suoi lineamenti duri...mi perdo in lui.
<< Hope, dimmi chi ti ha ridotto in questo stato >> la sua voce mi riporta alla realtà e, con un gesto brusco, sposto la sua mano dal mio viso e corro nei bagni dello spogliatoio, mi sciacquo il viso essendomi accorta che il labbro ha ricominciato a sanguinare.
<< Hope ascoltami, voglio sapere chi è il figlio di puttana che ti ha fatto...>> osserva il mio viso con sguardo pieno di rabbia e indica la mia faccia con una mano << questo >> dice completando la frase precedente.
<< Matt io non posso...non posso. >> e prima che lui possa ribattere scappo da questa situazione, perché si, io scappo...scappo dai problemi.
***
Sento dei rumori di vetri rotti al piano di sotto così, ancora assonnata, mi precipito in cucina.
<< Hope! >> mio padre, evidentemente ubriaco, mi guarda con occhi rossi di chi si è scolato bottiglie di alcolici e fumato pacchetti infiniti di sigarette.
<< è finito la birra devi andarla a prendere >>
<< ma padre è l'una di notte >> lui mi rivolge uno sguardo che mi fa ghiacciare sul posto.
<< se ti dico che devi andare a prendermi da bere devi farlo okay?! >> appoggia le mani sul bordo del tavolino e con uno strattone lo capovolge buttandolo per terra e rompendo un piatto.
<< si, padre vado subito >> cammino velocemente in camera mia e indosso le prime cose che capitano: un paio di jeans, una camicetta larga sempre di jeans e le scarpe da ginnastica.
Raccolgo i miei capelli in una semplice coda e prendo le chiavi della mia macchina uscendo di casa.
Una volta arrivata al supermercato prendo tutti i tipi di alcolici possibili e immaginabili e li butto nel carrello.
<< sessanta euro e novanta centesimi prego >> la cassiera mi porge il resto e si rimette subito al telefono masticando rumorosamente la gomma.
Dio che schifo.
Prendo la busta con la spesa all'interno e mi avvio nel parcheggio sotterraneo dove si trova la mia macchina, è completamente buio e la mia voce rimbomba fra le pareti sporche e umide.
<< Hey bambolina vieni a divertirti con noi >> cazzo.
Matt
<< amico è finito da bere ci pensi te?>>
Ma che cazzo lui non può fare nulla?
<< Logan alza il culo e vacci te >>
<< bro è casa tua e lo sai che io non ho la patente >> spengo la sigaretta che cinque secondi fa si trovava tra le mie labbra e la butto per terra.
Spingo le persone che stanno ballando e scopando nel salotto di casa mia e prendo brutalmente le chiavi della macchina nell'ingresso.
<< ma vaffanculo... >>
Per tutto il viaggio non ho fatto altro che imprecare e insultare i miei amici scansafatiche, mi hanno praticamente buttato fuori da casa mia e mandato a fare la spesa! Teste di cazzo.
<< sono cento euro e novanta ma per te sono ottanta euro tesoro >> la cassiera di fronte a me mastica una gomma biascicando e facendo molto rumore.
Ma che cazz...?!
<< grazie piccola alla prossima >> le faccio l'occhiolino e appena mi giro un conato di vomito mi sale per la gola, cazzo ho visto tutto quello che aveva in bocca!
Corro velocemente per le scale del parcheggio sotterraneo, non vedo l'ora di tornare alla festa e scoparmi Jasmin.
Apro la portiera dell'auto ma sento delle urla.
<< lasciami! >> questa voce... << non mi toccare ti prego >> porca puttana, non può essere lei.
<< aiuto! >>
Hope.Vi ho fatto una sorpresina cominciamo a conoscere un po il nostro Matt! Spero che vi piaccia❣
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TRUST ME
RomanceSinceramente non so quando tutto questo sia successo...lui è cambiato...lui mi ha difesa...lui si è preoccupato per me...ma mi ha chiesto una cosa...fidarmi di lui. 28/11/17 #316 su storie d'amore