CAPITOLO13

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                                 Matt
Hope mi segue tremante mentre vado nel salotto.
Suo padre è lì, davanti alla porta, quel bastardo...
<< Hope vieni sub..oh... >> lui smette di parlare appena mi vede.
<< Matt, cosa ci fai qui? Come stanno i tuoi genitori? >> è così meschino, pensava che io non sapessi nulla? Mi sta leccando il culo in poche parole, solamente perché i miei sono i suoi capi.
<< Hope vai a prendere la tua roba >> mi giro verso Hope e la vedo correre su per le scale andando a preparare la borsa per dormire da me.
<< rimane da te questa notte? >> mi domanda William.
<< si, credo più di una sola notte >> rimango sul vago per non farlo sospettare e cerco di mantenere il tono più calmo possibile anche se in questo momento vorrei prenderlo a pugni fino a farlo svenire.
<< ma...dimmi.. >> lui si dirige nella mia direzione grattandosi la barba e alzando un sopracciglio in modo irritante.
<< te la fai con mia figlia? >> rimango spaesato dalla domanda di William, come fa un padre a parlare in questa maniera della propria figlia?.
<< no, assolutamente, siamo solo amici >> certo..amici...
<< okay mi fido >> lo guardo dritto negli occhi e lui sembra sfidarmi con lo sguardo...se solo prova a..
<< sono pronta >> Hope si posiziona al mio fianco e stringe un grande borsone fra le mani, sono sicuro che pesi più di lei.
<< padre io...>>
<< Matt, scusami, parlo un minuto con lei e poi te la lascio >> William prende bruscamente per un braccio Hope e la porta in cucina.
Se si azzarda a toccarla con un dito io giuro che lo ammazzo.
Calmati Matt. Stanno solo parlando.
Mi ripeto nella mente.
Già. Stanno solo...
Un urlo agghiacciante fa eco in tutta la casa e non ci penso due volte prima di raggiungerli.
Hope è per terra con una mano portata sulla guancia e le lacrime che le scorrono sul viso.
Lo uccido. Io lo uccido. È un uomo morto.
<< ma che cazzo fai? >> mi inginocchio davanti a Hope e la aiuto ad alzarsi, si regge al tavolino per non cadere, probabilmente ha picchiato la testa mentre stava cadendo.
<< piccola stai bene? >> le accarezzo il punto colpito e lei subito si tira indietro per il dolore.
<< brutto bastardo..>> mi giro verso suo padre e mi avvento su di lui. Lo prendo per la giacca e gli faccio sbattere bruscamente la schiena contro il bancone.
<< deve imparare a portarmi rispetto, hai capito troia?! >> dice rivolgendosi a Hope.
lui mi spinge e io barcollo leggermente all'indietro.
William ne approfitta per raggiungere Hope.
La rabbia si impossessa di me così lo prendo per i capelli pieni di lacca e lo scaravento per terra.
Mi metto sopra di lui e gli tiro un pugno dritto sul naso.
<< ora mi ascolti stronzo...>> gli punto un dito sul petto << se solo provi...no! Ansi se solo pensi a toccarla un'altra volta o solo sfiorarla giuro che ti uccido. Lo giuro, non mi interessa se non mi credi. E non vuoi essere licenziato vero? >> lui scuote la testa lentamente spaventato da me...fa bene ad avere paura.
<< allora non dirai niente ai miei genitori o sai cosa ti succederà >> mi alzo e prendo Hope per mano e il borsone nell'altra sbattendo la porta ed entrando in macchina per poi partire per casa mia.
***
<< ti fa male? >> metto in pausa il film e tolgo delicatamente il ghiaccio dallo zigomo di Hope.
<< un po...>> la sua guancia è viola e gonfia con un piccolo graffio vicino al occhio.
<< mi dispiace piccola >> le lascio un dolce bacio sulle labbra che la lascia leggermente spiazzata.
<< perché lo hai fatto? >> mi domanda lei.
<< abituati >> la bacio un altra volta e lei però ride.
<< perché ridi? >>
<< perché sei carino >> Dio, no.
<< io non sono...carino >> ribatto.
<< e come saresti? >>
<< io sono sexy >> la prendo per i fianchi e la faccio sedere sopra le mie gambe.
Lei arrossisce per la posizione in cui siamo messi che, onestamente, non mi dispiace per niente.
<< dillo che sono sexy... >> mi sporgo verso di lei e bacio il suo collo lentamente, lo succhio, lo mordo fino a che non sono sicuro che sia rimasto il segno.
Adoro lasciarle i succhiotti, in questo modo è più facile far capire agli altri ragazzi che lei è mia.
<< no >> lei piega la testa per lasciarmi più spazio, passo la lingua fino dietro al suo orecchio facendola tremare sopra di me.
<< dillo, piccola >>
<< non lo farò >>
Mi fermo e mi allontano da suo collo e la guardo sorridendo da bastardo.
<< allora mi fermo >>
<< dai..per favore >> Dio, è così bello sentirla pregarmi.
Mi riavvicino al suo orecchio e mordo il lobo.
<< allora dillo >>
<< sei..sexy...>>
<< brava bambina >> lei ride insieme a me.
Lascio una scia di baci lungo la sua spalla fino ad arrivare alla clavicola dove lascio un altro segno.
<< Matt..>> cazzo.
Hope si muove sopra di me in avanti.
<< piccola...non..muoverti >>
Stringo i denti per trattenere un gemito.
<< oh... >> lei diventa rossa come un peperone ma subito dopo si mette a ridere.
Il suo telefono squilla e lei si alza da me per rispondere.
Chi cazzo è?.
<< ehm..ci vediamo lì okay?...si..al Sentel?...si, va bene...ciao >>
<< chi era? >>
<< Ethan >> sbuffo.
Ancora quel rompi palle?
<< e che voleva? >>
<< mi ha chiesto di stasera, sono costretta a prendere la metropolitana..>>
Ma nemmeno per sogno prenderà la metro.
<< ti accompagno io >>
<< no, stai tranquillo, hai già fatto troppo Matt >>
<< Hope ho detto che ti accompagno io, non mi fa differenza >>
<< grazie..dannazione! >> Lei corre verso la sua borsa e comincia a tirare fuori tutti vestiti e a lanciarli per aria.
<< cosa fai? >>
<< eccoli! >> Hope mette sul divano una gonna nera con un paio di calze nere fino sopra il ginocchio e color pelle sul resto.
Una maglia corta a maniche lunghe bianca trasparente per una parte della scollatura e in fine le dottor Martens nere opache.
<< cosa sono questi? >> prendo fra le mani la gonna, troppo corta, e la osservo attentamente.
<< i vestiti per stasera >>
<< non sono troppo scoperti? >>
Non può vestirsi così.
<< devo andarmi a preparare è tardi >> dice lei ignorando la mia domanda.
Mi siedo sul divano e penso a un modo per convincerla a non uscire con quel idiota.
È inutile, non mi ascolterà mai.
Hope
Ripasso l'ultima volta il mascara sulle ciglia e mi stringo la coda tirandola.
Forse Matt aveva ragione, la gonna è un po corta.
Ma chi credo di essere? Jasmin, Amelia o Stacy? Sono grassa. Che mi è passato per la mente?
Sbuffo guardando il mio riflesso allo specchio e scendo le scale.
Matt si sta mettendo la giacca e prendendo le chiavi della macchina quando si gira per guardarmi.
<< ehm...>> abbasso lo sguardo sentendomi subito una stupida.
<< lo so, sono orribile ma ora non ho tempo per...>>
<< no. Sei bellissima solo..la gonna è un po troppo corta e...niente sei stupenda >>
Corro verso di lui e lo abbraccio di istinto.
Gli sono veramente grata per tutto ciò che ha fatto per me.
Non avrei mai creduto di poter considerare il mio incubo peggiore come un..amico?
<< andiamo >>
***
Dopo tutte le raccomandazioni di Matt sono riuscita ad uscire dalla macchina e raggiungere Ethan nel ristorante.
<< e lui sai cosa ha detto? >> sorrido falsamente, questo ragazzo è simpatico si, ma le sue battute fanno veramente schifo.
<< no, cosa? >>
<< che se l'era dimenticato >> lui scoppia a ridere io faccio finta seguendolo a ruota.
Bevo un goccio di spumante e finisco di mangiare il mio piatto.
<< posso chiederti una cosa? >> Ethan si rigira il bicchiere nervosamente fra le mani e diventa serio.
<< dimmi >>
<< te e Matt siete fidanzati? >>
<< no >> rispondo dopo un po di tempo, non so cosa siamo ma di sicuro non ci avviciniamo a questo tipo di rapporto.
<< quindi ho carta bianca >>
<< direi di sì...>> ma cosa dico? Dio, gli ho praticamente detto di provarci con me.
Ethan ha voluto pagare tutta la cena ed anche accompagnarmi a casa...di Matt.
Lui non ha fatto domande sul perché di questo..come dire..." Trasferimento " e sono stata fortunata perché non avrei saputo come rispondere.
<< allora...>> mi dondolo sui talloni stringendomi alla giacca davanti alla porta di casa.
<< e se io ti baciassi ora? >> Ethan si avvicina a me accarezzandomi la guancia ferita e ricoperta di chili di fondotinta per non far vedere il livido.
Rimango scioccata dalla sua domanda, mentre mi sto per spostare lui mi attira a se e in un attimo le sue labbra sono sulle mie.
Cerco di staccarmi ma continua a tenermi ferma per la vita, metto le mani sul suo petto cercando di spingerlo via ma non riesco nel mio intento essendo troppo bassa e debole.
Sento un porta sbattere e finalmente allontano Ethan da me.
Matt è sulla porta che lo guarda in cagnesco.
<< sai non mi piace quando qualcuno tocca le mie cose >> lui esce fuori di casa e arriva a due centimetri di distanza dal volto di Ethan.
<< non mi sembra che tu sia il suo fidanzato >> risponde lui a tono.
Matt si gira verso di me.
Mette una mano intorno alla mia vita e mi sposta delicatamente i capelli...cosa vuole fare? Oh mio Dio.
<< questi...>> dice indicando i succhiotti sul mio collo << significano che lei è mia >>

Lo so questo capitolo non è un granché però prometto che il prossimo sarà più bello e pieno di colpi di scena quindi..preparatevi notte❤️

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