CAPITOLO26

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Osservo le pareti color crema nel buio della notte, il rumore di qualche macchina che passa sotto casa mia risuona in tutta l'abitazione. Giro lentamente la testa e sbuffo quando noto l'ora sul telefono: 6:50 a.m
Dopo quello che é successo con Matt ho deciso di tornare a casa mia.
Ho chiuso. Questa volta ho chiuso veramente.
Ho portato via tutta la mia roba e sono venuta via una volta per tutte.
Da quando ho conosciuto Matt la mia vita è andata a rotoli, ne ha combinate troppe, veramente troppe e io l'ho perdonato come una scema. Mi ha sempre presa in giro e ora sono stanca.
Mi passo una mano fra i capelli sedendomi sul letto.
Un abitudine che ho preso da lui.
Sospiro alzandomi e mi strofino gli occhi andando in bagno.
Accendo la  doccia e mi spoglio per poi entrare. L'acqua scorre calda sul mio corpo e mi rilassa completamente, chiudo gli occhi ma li riapro subito dopo che l'immagine di Virginia e di Matt mi si presenta come un flash.
Le mie lacrime si confondono l'acqua e arrivano salate fino alla bocca.
Respiro profondamente cercando di calmarmi ed esco dalla doccia avvolgendomi un asciugamano intorno al corpo.
Pettino i miei lunghi capelli fino a sciogliere ogni nodo per poi legarli in una coda alta.
Una volta asciutta apro l'armadio estraendo l'intimo della Calvin Klein, un maglione blu notte, un jeans classico con uno strappo sul ginocchio ed infine le all-star bianche.
Passo un filo di mascara sulle ciglia già folte e mi osservo allo specchio mordendomi l'unghia del pollice destro.
Sbuffo non piacendomi, così distolgo lo sguardo prendendo il telefono e la giacca ed uscire di casa chiudendo la porta.
In pochi minuti sono a scuola.
Spero di non vederlo.
Loren si incammina verso di me e mi abbraccia di slancio; è stata con me tutta la notte a farmi compagnia e a consolarmi finché non si è addormentata.
<< mi dispiace >> dice.
Annuisco restando muta e mi avvio all'interno dell'edificio.
<< ho matematica ora >> sospiro.
È il corso che frequenta Matt.
<< ti aspetto in mensa al tavolino alla fine delle lezioni okay? >> Loren sorride legandosi i capelli viola in uno chignon disordinato.
<< okay..ehm, io vado >> prendo i libri in mano e cammino a testa bassa per tutto il corridoio.
Entro in anticipo nella classe e mi siedo al mio banco prendendo il telefono.
Non mi ha mai chiamato.
Non mi ha mai scritto.
Non ha cercato di spiegarsi.
Spengo il cellulare e apro il libro ripassando.
Il suono della campanella mi risveglia dai pensieri e tutti gli alunni entrano in classe, chi sbuffando, chi chiacchierando...
Matt fa il suo ingresso e si siede al banco accanto al mio spostando la sedia bruscamente.
Il mio respiro si blocca e i miei occhi si fanno subito lucidi.
Dio, devo smetterla.
Giro leggermente la testa mordendomi il labbro e lo osservo mentre tende i muscoli della mascella e si tira su fino al gomito le maniche della felpa, mostrando i suoi tatuaggi.
Abbasso lo sguardo e mi concentro sulla lezione.
***
Prendo i miei libri e mi alzo dal banco diretta verso la mensa ma una mano mi afferra il polso costringendomi a fermarmi. L'odore inconfondibile di menta e fumo si insinua nelle mie narici e sento un nodo alla gola impedirmi di parlare.
<< dobbiamo parlare >> la sua voce roca e profonda è fredda e priva di sentimenti.
Non mi volto.
<< Hope, guardami >> mi ordina lui.
Chi si crede di essere.
Mi giro di scatto e strattono il mio polso dalla sua stretta liberandomi.
<< mi fai schifo! >> gli urlo contro spingendolo.
Mi allontano da lui di qualche passo sentendo gli occhi pizzicare.
<< noi non possiamo più stare insieme. Mi sono accorto di non amarti, sei solo un peso per me. Stavo con te per portarti a letto non sei nessuno >>
Non amarti
Un peso
Non sei nessuno
Colpita e affondata.
Posso quasi sentire i pezzi del mio cuore rompersi e sgretolarsi in mille; il suo sguardo è perso nel nulla, i suoi occhi celesti sono di un color blu scuro.
Boccheggio cercando di prendere aria.
<< io.. >> non so cosa dire, ho bisogno di sfogarmi.
<< mi hai sempre presa in giro! Figlio di puttana! Non ti voglio più vedere, non ti voglio più vedere! >> tiro dei piccoli pugni sul suo petto fino a che le forze mi mancano e scoppio in un pianto liberatorio.
<< ora calmati...>> mormora lui.
<< non mi dire di calmarmi, stronzo! Sono stanca di te! >> sento il fiato mancarmi e mi porto una mano alla gola come se mi stessero bloccando l'aria.
<< Hope, stai bene? >> mi domanda lui allarmato.
Scuoto la testa prendendo l'inalatore dalla tasca posteriore dei jeans e respirando attraverso questo.
<< non ti far più vedere, abbiamo chiuso Matt >> singhiozzo arretrando per poi uscire dalla scuola e andando verso casa mia. Digito il numero di Loren e aspetto che mi risponda sedendomi su una panchina.
<< Hope! Ma dove sei? >> la sua voce è evidentemente seccata << mi dispiace, non mi sento molto bene, passo da casa tua alle quattro e ti spiego >> le dico tirando su col naso qualche volta.
Attacco senza voler sentire la risposta, sono nervosa più che mai, affaticata e stanca, sia fisicamente che mentalmente. Noto un distributore di sigarette e mordendomi il labbro mi avvicino.
" queste non le vedrai più " mi aveva detto Matt dopo che ebbe scoperto la mia passione per il fumo ma, ora come ora, è l'unico modo per rilassarmi e sono sicura di poter finire un pacchetto intero entro stasera.
Inserisco la mia tessera sanitaria e digito due pacchetti da venti di " Camel duoble " dotate del filtro alla menta.
Menta e fumo
Stringo gli occhi scuotendo la testa e inserisco i soldi, dopo aver preso le mie salvezze ne estraggo subito una ricordandomi poi di avere ancora l'accendino di Matt nello zaino.
Lo estraggo e accendendola pigio sui due piccoli pallini che danno un leggere retrogusto di menta al fumo. Aspiro chiudendo gli occhi e rilassandomi; la nicotina riesce a calmarmi e dopo tre sigarette nel giro di pochi minuti mi accorgo che si è fatta l'una e mezzo.
Apro il portone di casa e getto lo zaino per terra dirigendomi in cucina, apro il mobiletto di acciaio e mi acciglio notando di non aver nulla.
Non devi mangiare Hope.
Mi rimprovera la mia coscienza e, in effetti, ha ragione. Quella Virginia è molto più magra di me e forse, perdendo qualche chilo, potrei riuscire a diventare come lei. Salgo in camera e accendo un po' di musica per distrarmi, dalle mie casse parte " Believer " degli Imagine Dragons e comincio a canticchiarla mentre mi lavo i denti e mi dò una sistemata prima di andare a casa di Loren.
***
<< che gran stronzo! >> urla lei sbattendo il cuscino sul letto, fisso il vuoto sentendo gli occhi pizzicare e il bisogno di fumare rinasce dentro me.
Estraggo una sigaretta dal pacchetto che avevo in tasca e la porto tra le labbra aspirando e calmandomi. Mi alzo avvicinandomi alla finestra e togliendo un po' di cenere con il pollice dalla cosa che più mi crea dipendenza.
Dopo Matt, ovvio.
<< Hope, è la quarta che ti fumi da quando sei arrivata e sono soltanto le sei p.m >> mi riprende la mia amica alzando gli occhi al cielo << Hai ragione >> mormoro, sbuffo il fumo e prendo la confezione tra le mani << se continuo così, non ne avrò abbastanza per stasera >> lei mi guarda alzando un sopracciglio e io poso la sigaretta sul davanzale per poi buttarla nel cestino.
Loren apre la bocca, forse per rimproverarmi, ma viene bloccata dal trillare del suo telefono.
Fortuna
<< pronto?...Ci siamo tutti chi?..okay, ci stiamo...a che ora?..perfetto, a dopo...>> Loren saltella per la stanza posando il cellulare sul comodino.
<< chi era? >> domando legandomi i capelli << Ryan, stasera andiamo tutti al " Black Night " dobbiamo cominciare a prepararci, ti presto io i vestiti >> annuisco sapendo che sarebbe stato inutile battibeccare per nulla << mi vado a fare la doccia te intanto cerca qualcosa nell'armadio >>
<< okay, muoviti però >> la avverto e lei mi fa un'occhiolino prima di chiudersi in bagno, io sospiro consapevole che rimarrà lì dentro per un ora se non più.
La gonna nera attillata " risalta le mie forme ", o almeno così sostiene Loren, è lunga fino sotto il ginocchio con uno spacco laterale che parte da metà coscia. Il top del medesimo colore fa sembrare tutto un completo unico e, siccome non mi avrebbero fatto entrare in discoteca, sono stata costretta ad indossare dei tacchi nero a spillo; i miei capelli sono lisci e ricadono morbidi sulle mie spalle, il trucco è leggero sugli occhi e per le labbra un rossetto bordeaux opaco. Degli orecchini a cerchio per completare il tutto.
Non mi sento molto a mio agio ma...cercherò di sembrare il più sicura di me possibile.
Non serve che dica che Loren è bellissima, come al solito d'altronde.
Il suo abito è ricoperto di brillantini dorati ed è lungo fino a metà coscia con una scollatura a cuore, i suoi capelli sono legati in una coda alta e il suo trucco è formato da un ombretto rosa cipria e da una linea leggera di eye-liner sottile.
<< stai benissimo! >> esclama lei squadrandomi << te non sei da meno, sorella >> le ammicco scherzosamente << sono sicura che Calum impazzirà appena ti vedrà >>
Sentiamo un clacson suonare, il che annuncia l'arrivo del nostro gruppo.
Dopo esserci sistemate e spruzzate un po' di profumo, finalmente usciamo di casa salutando la mamma di Loren, che subito mi invita a rimanere per la notte ed io non posso non accettare davanti a tanta gentilezza.
Appena mi volto verso la macchina sorrido raggiante verso i miei amici.
<< Hey, belle ragazze >> sghignazza Ashley sporgendosi dal finestrino.
Ridacchio e mi avvicino.
Ethan e Calum sono appoggiati alla macchina e ci osservano attentamente.
<< sei stupenda >> mormora il primo baciandomi una guancia, arrossisco al suo complimento sussurrando un " grazie " poco udibile entrando dentro l'auto. Una volta arrivati, con Ryan alla guida che non si è fermato a nessun semaforo, accendo una sigaretta dato che all'interno del locale non avrei potuto fumare. Il braccio di Ethan si posa sulle mie spalle e io subito mi irrigidisco al suo gesto.
Da quando tutta questa confidenza?
<< non sapevo fumassi >> mi canzona lui, faccio spallucce e aspiro il fumo picchiettando sulla sigaretta per togliere la cenere.
Camminiamo uno affianco all'altro quando mi fermo di colpo notando due figure che si stanno praticamente mangiando la faccia. Virginia è accollata a Matt che non la respinge, ansi, le palpa il fondoschiena con audacia. Loren si schiarisce la voce e i due si staccano.
Rimani calma Hope, non piangere.
Senza volerlo, mi stringo al petto di Ethan e a lui non sembra dispiacere...affatto.
Scende con la mano fino a cingermi la vita, osservo Matt che sta trucidando con lo sguardo il braccio del ragazzo contraendo la mascella.
O forse mi sbaglio io? Mi sto solo illudendo, Gesù! Hope, riprenditi.
Faccio una piccola smorfia disgustata dal gesto di Ethan, non mi sono mai fatta toccare così da un ragazzo tranne che...la sigaretta mi cade dalla mano quando ricevo una leggera spinta.
<< stai attento! >> urlo contro Matt che in questo momento mi sta guardando male.
Prendo il pacchetto e ne accendo un'altra, lui sgrana gli occhi e serra i pugni.
Vuole farmi cadere anche questa?
Virginia si avvinghia al suo braccio e io mi giro tornando in fila e dopo un quarto d'ora siamo finalmente dentro.
L'odore di fumo e alcol mi invade le narici e insieme agli altri ci sediamo ad un tavolo.
<< vado a prendere da bere >> urlo per il volume eccessivo della musica.
<< ti accompagno >> ringhia Matt sotto lo sguardo scettico di Virginia.
I battiti del mio cuore accelerano e mi mordo il labbro << no, vado da sola >> mi impunto.
<< ho detto che ti accompagno >> Loren mi lancia un occhiata preoccupata quando vengo trascinata fino al bancone.
<< che cazzo hai per la testa?! >> grida lui picchiettandosi la tempia << cosa avrei per la testa? Non mi sembra di aver fatto nulla di male >> rispondo con nonchalance.
<< cosa credi di fare con quelle sigarette, eh? >> mi domanda lui alterato << fumare? >> ridacchio ignorandolo e ciò lo irrita ancora di più.
<< Mi stai facendo incazzare, Hope >> mi avverte così io mi giro verso di lui con un sopracciglio alzato e incrociando le braccia sotto il seno.
<< vai da Virginia, almeno lei sa come farti " rilassare " >> sghignazzo indicando la mora.
<< e te vai da Ethan a fare la puttana! >> urla ma si ferma appena realizza cosa ha detto. Abbasso lo sguardo e mi stringo le braccia attorno al mio corpo cercando di coprirmi.
<< Hope, non volevo, scusa piccola...>> mormora avvicinandosi.
<< vattene! >> urlo superandolo e andando al bancone.
<< hey dolcezza >> un ragazzo sulla ventina di anni mi accenna con la testa facendomi l'occhiolino a passandosi una mano fra i capelli.
<< ciao >> lo saluto mordendomi il labbro.
Gli faccio vedere io cosa è una puttana.
<< come mai tutta sola? >> mi domanda facendo scontrare volontariamente le nostre braccia.
Che schifo.
<< oh, i miei amici sono la >> indico il tavolo dove si trovano tutti.
<< beh, permettimi di offrirti da bere >> sghignazza lui facendo segno al barista con la mano di servirci.
Ora che lo osservo bene è proprio un bel ragazzo, occhi celesti, capelli biondi ramato e fisico scolpito.
Carino si ma niente in confronto a...lui.
<< cosa desideri, bellezza? >>
<< la cosa più alcolica che esiste >> lui ridacchia e si rivolge all'uomo dietro al bancone << l'hai sentita no? >> accenna.
Qualche bicchiere dopo sento la testa più leggera, non sono ubriaca solo leggermente brilla...penso.
<< balliamo >> mi sussurra all'orecchio quel ragazzo portandomi in pista, rido quando si posiziona dietro di me sfiorandomi il collo con la barba.
<< come ti chiami? >> mormora e io rido ancora di più per il solletico.
<< Hope! >> esclamo.
<< sei sexy...Hope >> dice cercando di essere attraente ma su di me non ha alcun effetto.
Dio, voglio Matt!
Lui mi fa voltare e in men che non si dica le sue labbra sono sulle mie e le sue mani sul mio fondo schiena.
Mi irrigidisco ma dopo poco mi rilasso nonostante il ribrezzo che sto provando.
Bacialo. Ti dimenticherai di Matt. Bacialo.
Il problema è che io non voglio queste labbra voglio le sue labbra e solo quelle. Una mano possente mi afferra il polso e mi tira via dal ragazzo sconosciuto e dalla folla portandomi fuori dalla discoteca.
<< Hey! >> urlo seccata cercando di staccarmi dalla presa.
<< che cazzo di problemi hai?! >> la voce di Matt mi fa paura e mi faccio sempre più piccola sotto la sua altezza.
<< tu non puoi baciare altri ragazzi! Non puoi! Io...io mi fai impazzire Hope! Perché lo hai fatto?! >> si passa una mano fra i capelli frustrato e giuro di aver visto i suoi occhi lucidi.
<< calmati... >> cerco di dire ma lui mi spinge contro il muro e si guarda intorno, come per assicurarsi  che non ci sia nessuno.
<< non mi posso calmare, porca puttana! Hai baciato uno che non sia io Hope! >> mi urla in faccia talmente forte che mi viene la pelle d'oca.
<< anche tu l'hai fatto! >> strillo di rimando spingendolo lontano da me e singhiozzando << noi non stiamo più insieme! Anzi potrei andare a letto con chiunque io voglia! >> ghigno irritata.
<< stai zitta. Stai zitta, Hope >> ringhia passandosi una mano fra i capelli.
<< magari torno dentro e scopo con quel ragazzo >> non sono io a parlare, è l'alcol che mi fa quest'effetto << non lo faresti >> lo sfido con lo sguardo e cammino verso la porta del locale e lui spalanca gli occhi prendendomi per un polso.
Una scia di brividi si fanno spazio nel mio corpo...mi fa sempre lo stesso effetto.
<< sei mia piccola, ricordatelo >> sussurra << no >> rido amaramente e il sorriso che aveva sul volto scompare, scioccato dalla mia freddezza.
<< non lo sono più, Matt >> rispondo acida prima di rientrare e raggiungere gli altri.
Non so per quanto potrò ancora resistere a questa situazione.

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