CAPITOLO12

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Il viaggio in macchina sembra non finire più mentre ignoro tutti i semafori rossi, dopo penserò alle multe.
Una volta arrivato davanti alla casa di Hope mi precipito fuori dalla macchina chiudendola velocemente.
Corro verso l'entrata, mi blocco subito vedendo la porta aperta.
Osservo il salotto che al momento si trova in condizioni indecenti: una lampada è rotta in mille pezzi sparsi per il pavimento, i cuscini del divano sono bagnati e accanto ad essi c'è una bottiglia di vodka ormai vuota.
Il panico si impossessa di me così mi avvio velocemente verso le scale.
Sento dei singhiozzi provenire dalla camera di Hope e l'ansia aumenta sempre di più mano mano che mi avvicino.
Apro di scatto la porta e Hope sobbalza stringendosi a se stessa.
Mi irrigidisco vedendo in che stato è la sua stanza: il letto è sfatto, le foto sono per terra e i vetri sembrano essere stati rimessi apposto visto che si trovano tutti e ammucchiati in un angolo.
Il mio corpo si riempie di rabbia quando guardo Hope.
È in reggiseno con solo i pantaloni del pigiama addosso, i capelli sono scompigliati come se fossero stati tirati o strattonati.
<< Matt...>> sussurra lei fissandomi con quegli occhi celesti che amo ma che ora sono rossi e gonfi per via del pianto.
<< Hope cosa è successo? >> mi inginocchio davanti a lei prendendole il viso fra le mani.
<< io...mio padre..lui...>> cerca di parlare ma viene interrotta dai singhiozzi e dalla mancanza di fiato.
<< Hey, calma >> le accarezzo la guancia ma lei si tira indietro facendo una smorfia di dolore con la bocca.
Osservo meglio il suo viso e noto che uno zigomo è gonfio e viola.
<< cosa hai fatto? >>
<< lui... >> quel figlio di puttana...
Stringo forte i pugni capendo cosa è successo. Lo ammazzo. Giuro che lo uccido.
Hope riprende a piangere in silenzio, senza emettere nessun rumore.
Scuote leggermente la testa e si morde il labbro.
<< dove si trova? >> le domando.
<< non lo so..è andato via dopo che...>>
<< c'è la fai ad alzarti? >> lei si ferma di colpo, come se stesse pensando a qualcosa.
<< io.. Non posso >>
<< dai ti aiuto io >> la prendo da sotto le braccia e in un attimo è in piedi.
Quando guardo per terra vedo una macchia rossa sul pavimento.
Mi volto di scatto verso Hope.
<< Hope...è sangue quello? >> prego mentalmente che la risposta sia negativa ma lei annuisce lentamente con la testa.
Respiro profondamente cercando di calmarmi e mi passo una mano fra i capelli.
<< Matt..>> mi giro verso Hope e la vedo barcollare...cazzo.
La prendo in braccio e la poggio delicatamente sul letto.
<< Hey, Hey...sono qui Hope..sono qui..>> le accarezzo la schiena quando sento la mia mano bagnata.
<< no! >> Hope cade in ginocchio stringendo forte la coperta del letto.
Il sangue mi cola dalla mano e lo osservo cocciolare incredulo.
Guardo Hope poi nuovamente la mia mano e capisco tutto.
<< porca puttana! >> esclamo mentre mi piego verso di lei.
<< Hope fammi vedere >> lei si gira e mi mostra la schiena piena di tagli e graffi, alcuni profondi altri meno.
Strizzo gli occhi per non imprecare, la voglia di prendere a pugni quel bastardo è così tanta ma ora devo pensare solo a prendermi cura di Hope.
<< Hey piccola, ci sono io okay? >>
<< fa male...>>
<< lo so, ora ti metto sul letto perché devo disinfettare i tagli >> lei annuisce ormai senza forze.
Mi si stringe lo stomaco a vederla in queste condizioni...odio quando qualcuno tocca qualcosa che mi appartiene.
La prendo in braccio cercando di non toccare le ferite e la faccio sdraiare di pancia sul letto.
Apro tutti i cassetti del bagno e alla fine trovo del cotone e il disinfettante.
Dopo aver preparato tutto ritorno da Hope.
<< farà un po male >> la avverto << se non c'è la fai fermami >>
<< posso tenerti la mano? >> mi domanda con voce da bambina.
<< certo >> faccio un respiro profondo << pronta? >> domando.
Lei annuisce e si morde il labbro.
Poso il cotone bagnato con il disinfettante sul primo taglio e c'è lo passo velocemente, togliendo tutto il sangue.
Hope affonda la testa nel cuscino e lo morde per non urlare dal dolore.
Mi fermo prendendole la testa fra le mani.
<< piccola..>>
<< fa male Matt...>> sussurra lei con le lacrime agli occhi.
<< lo so ma devi resistere okay? >>
<< okay...>> le lascio un bacio sulle labbra e lei sospira rilassandosi sotto il mio tocco.
Continuo a curare le ferite per più di mezz'ora e, una volta finito, chiudo i tagli più profondi con dei cerotti appositi.
<< ho finito >>
<< grazie >> Hope si mette a sedere lentamente cercando di non muovere troppo la schiena.
<< mi vuoi dire cosa è successo? >> le chiedo dolcemente, deve essere molto difficile parlare di questo argomento quindi non voglio obbligarla a fare niente.
<< possiamo parlarne domani? >>
<< certo piccola, ora dormi un po >>
Lei si sdraia sul letto posando la testa sul cuscino e sprofondando si di esso.
Sorrido a quell'immagine e mi avvio verso la porta.
<< Non andare via >> Hope si gira verso di me e mi guarda implorante.
Ritorno indietro e mi siedo accanto a lei.
Mi avvicino e faccio sì che i nostri nasi si sfiorino.
<< non avevo intenzione di andarmene >> prendo fra i denti il suo labbro inferiore tirandolo leggermente per poi passarci la lingua sopra.
Lei ride e per la prima volta mi bacia prendendo l'iniziativa.
Questa ragazza mi fa impazzire.
<< riposati >> aspetto che Hope si addormenti, cosa che fa nel giro di pochi secondi, prima di andare al piano inferiore.
Hope
<< padre...ti prego non lo fare >>
Lui si slaccia la cintura velocemente e mi ordina di togliermi la maglia, so già cosa mi aspetta ed al solo pensiero mi viene da piangere ma mi trattengo.
Proprio nel momento in cui lui stava per darmi la prima frustata rotolo su me stessa e scappo dietro il divano.
Mio padre colpisce la lampada, la quale cade e si riduce in mille pezzi...maledizione.
<< piccola stronza >> lui si dirige verso di me a passi svelti così riprendo a correre e arrivo fino in cucina.
<< non mi toccare! >> gli urlo contro.
Lui mi raggiunge e mi strattona per un braccio facendomi cadere per terra e sbattere la testa, sento il mio zigomo gonfiarsi e pulsare così scoppio in lacrime.
Mio papà sorseggia la sua bottiglia di vodka alla pesca, ne approfitto e mi alzo ritornando in salotto.
<< Hope torna subito qua! >> mi grida dietro.
Mi posizioni davanti alla televisione cercando qualche via di uscita ma mi accorgo subito di essere in trappola.
Guardo le scale...è l'unica possibilità che ho...così lo faccio.
<< stai ferma! >> corro verso le scale ma mio padre lancia la bottiglia di vodka che si apre e macchia tutto il divano.
Mi insegue fino alla mia stanza, entro dentro di essa e cerco di chiudere la porta ma lui spinge così forte da farmi cadere.
<< ora ci divertiamo Puttanella >>
<< Hope! >> una voce roca mi sveglia scuotendomi.
Sento il fiato mancare così cerco di fare dei respiri profondi per calmarmi e nel giro di pochi minuti ritorno a respirare regolarmente.
<< Hey piccola... >> Matt mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e io resto a guardarlo confusa.
Lui cosa ci fa qui?
Faccio mente locale dei miei pensieri: mio padre, la cintura, la lampada, la vodka, i tagli, la porta sbattere, la chiamata...Matt.
<< Matt...>> mi getto fra le sue braccia respirando il suo profumo di menta e fumo.
<< Mio Dio, grazie di tutto >> lo stringo più forte che posso a me e metto la testa nell incavo del suo collo.
Lui avvolge le braccia intorno ai miei fianchi e mi fa sedere sopra le sue gambe.
Non mi interessa se sono in maglia e in pantaloni del pigiama. Non mi interessa se lui ora sa tutto. Non mi interessa se siamo in questa posizione. Mi sento protetta questo conta. Siamo noi due. Solo noi due nessun altro.
<< Dai andiamo a fare colazione, ti fa ancora male? >> mi allontano un po da lui e allungo una mano sulla schiena sfiorando un taglio.
Mi mordo il labbro per non urlare...che dolore.
<< okay ho capito >> Matt si alza con ancora me in braccio e si avvia in cucina.
Divento subito rossa per l'imbarazzo.
<< Matt dai...peso.. >> lui scoppia a ridere e continua a camminare indisturbato.
Non riesco a trovare l'ironia della situazione.
<< sei più leggera di una piuma Hope, anzi dovresti mangiare di più >>
Una volta in cucina mi fa scendere e mi siedo sul tavolo.
<< cosa vuoi da mangiare? >> solo ora mi accorgo di quanto sia bello.
Ha i capelli neri spettinati, le labbra gonfie, la maglia bianca risalta il suo fisico scolpito e le sue spalle larghe e possenti, i pantaloni della tuta sono tenuti a vita bassa mostrando il filo dei boxer della Calvin Klein.
<< quando hai finito di esaminarmi...>> Oddio.
<< io non ti stavo esaminando..stavo solo...>>
<< okay, okay allora pane e marmellata va bene? >> dice lui cambiando argomento e gliene sono grata.
<< va benissimo >>
***
<< Hope >> La voce di Matt richiama la mia attenzione.
<< dimmi >>
<< cosa è successo ieri sera? >> mi rabbuio subito, io non so se fidarmi di lui.
Cioè è cambiato e tutto, si preoccupa per me ma..non so.
<< Matt io...>> sento quel dannato blocco in gola che mi porta ogni volta a piangere, lo so, piango per tutto.
Pingo quando sono nervosa, piango quando sono arrabbiata e quando sono triste..poi mi chiedo perché mi considerano una sfigata..
<< piccola, non fa niente, quando sarai pronta me lo dirai okay? >> Matt mi sorride dolcemente.
<< grazie >> finisco di mangiare e metto i piatti nel lavandino per lavarli.
Sento delle labbra circondarmi il bacino e le labbra di Matt sul mio collo.
Questa volta non voglio rovinare tutto.
Piego la testa di lato godendomi quella sensazione di piacere che mi sta travolgendo.
<< Dio..>> mugolo.
<< Hope...>> Matt morde il mio collo e succhia violentemente, sono certa che rimarrà un grosso segno e non so se esserne contenta o no.
<< faglielo vedere a Ethan stasera, così capirà che sei mia. Devi per forza iuscire con quel montato? sai che se ti tocca devi chiamarmi e..>> lo interrompo prendendoli il volto fra le mani e baciandolo dolcemente.
Lui mi passa la lingua sul labbro inferiore così apro la bocca per approfondire il bacio.
Diventa tutto più passionale.
Le nostre lingue si scontrano mandando il mio cervello su un altro pianeta, le sue mani viaggiano sul mio corpo...mi accarezzano...mi stringono al suo petto.
Mi sfiora sotto l ombelico è una scarica di brividi mi percorrono il corpo.
<< Matt...>> gemo contro la sua bocca.
<< Dio..cosa ti farei...>> lui si allontana da me e mi lascia un ultimo bacio a stampo.
<< Jasmin...già..>> sussurro ancora affannata.
<< no, Jasmin non è nemmeno la mia ragazza sono solo scopate le nostre, solo che non posso e non voglio approfittarmi di te Hope...non stiamo insieme e non so nemmeno se siamo amici...>> le sue parole mi feriscono..ha praticamente detto che non sono nulla per lui?
Abbasso lo sguardo sentendomi una stupida illusa.
<< ma io ho bisogno di te, e sei mia >> Matt si riavvicina a me mettendo le mani sui miei fianchi.
<< io non sono tua >>
<< e invece si >> risponde lui.
<< e chi lo dice? >> alzo un sopracciglio giocando con lui.
<< questo dice tutto >> Matt indica il succhiotto che mi ha fatto sul collo mordendosi il labbro.
<< vedremo, magari stasera con Ethan...>> lo provoco.
<< con Ethan proprio un cazzo, se vengo a sapere che ti ha anche solo sfiorata può ritenersi un uomo morto. >> Matt serra la mascella e mi fissa negli occhi.
Mi metto a ridere per il suo comportamento.
<< come sei scemo >>
Lui si avvicina a me e mi bacia il collo nel punto esatto in cui ha lasciato il suo marchio.
Sento la porta di casa sbattere e vado nel panico totale.
<< no...no, no...Matt...>> i ricordi della sera precedente riaffiorano nella mia mente come immagini chiare.
Le lacrime scorrono sulle mie guance per la paura e mi porto una mano sulla bocca per non far rumore.
<< dove sei bastarda?! >> urla mio padre.
Matt serra le mani in due pugni e vedo i lineamenti del suo viso contrarsi.
<< resta qui >>

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