CAPITOLO25

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<< quindi tu...>> sussurro sull'orlo delle lacrime.
<< stai zitta puttana o ti uccido! >> l'uomo mi preme più forte la pistola sulla spalla e stringo gli occhi lasciando cadere le lacrime sulle guance.
Fisso Matt...non sembra nemmeno lui.
Quello non è il mio Matt.
<< lasciala >> abbaia lui.
Non posso credere che ora sia qui con un arma puntata contro questo sconosciuto.
Posso passare sopra ai combattimenti, ma alle bugie no...non ci riesco.
<< Set, ho detto lasciala cazzo! >>
Lui...
<< te lo conosci...>> la mia sembra più una domanda che un'affermazione.
La testa pulsa e gira fortemente costringendomi ad usare tutte le mie forze per rimanere in me.
<< che cazzo non hai capito della frase " devi stare zitta ", puttana! >> mi sputa contro il bastardo.
<< vaffanculo >> mormoro duramente.
Un bruciore insopportabile si fa spazio sul mio viso. I miei zigomi chiedono pietà e la testa rimane girata a destra.
<< sei morto >> ringhia Matt avvicinandosi.
Mi libero dalla presa del così detto Set con uno strattone e mi rannicchio su me stessa singhiozzando in un angolo della stanza.
Matt gli punta la pistola alla tempia e gli urla addosso parole che in questo momento non riesco a decifrare.
Non di nuovo...
L'aria comincia a mancarmi e non riesco a tenere gli occhi aperti.
Non posso muovermi; vorrei raggiungere il mobile ma ho paura...troppa paura.
Uno sparo mi fa voltare di scatto.
No....
<< Matt! >> urlo quando vedo un foro sul muro accanto alla mia testa, le orecchie fischiano per il troppo rumore e il terrore deve essere stampato sulla mia faccia.
Il labbro trema incessantemente mentre tutto si fa più chiaro.
Lui non è così...
Lui mi ha mentito...
Il tempo scorre lentamente mentre il mio udito svanisce e la vista si appanna.
Non riesco a fare mente locale di cosa stia succedendo.
I ricordi si fanno troppo...troppo chiari e vedo tutto girare intorno a me.
<< Hope...>> la voce di quello che credevo fosse il mio ragazzo si fa eco dentro di me, prendendosi parti di cui non è degno.
Ogni cosa...ogni minuto, secondo passato con lui..era tutta una bugia.
La verità, voglio sapere la verità mentre posso percepire piccoli pezzi di me spezzarsi.
Mi allontano di scatto quando la sua mano sanguinante si posa sulla mia spalla riportandomi alla realtà.
<< non mi toccare! >>
Il suo sguardo si incupisce e la sua mascella diventa ben evidente.
Me alzo di scatto e mi guardo in torno affannata.
Dov'è lui...
<< se ne è andato piccola, è tutto okay, ci sono io >> sussurra Matt avvicinandosi.
Cerco di capire cosa stia succedendo ma non riesco a trovare alcuna risposta alle mille domande.
<< fermo...non ti avvicinare..>> cerco di dire ma la voce si incrina.
Vedo i suoi occhi addolcirsi ma è teso.
<< ti spiegherò tutto...ma non ora, hai bisogno di riposarti te..>>
<< no! Io voglio sapere! Non aspetterò ancora! >> grido sentendo le lacrime solcarmi le guance.
Mi sento tradita.
<< piccola...>> ringhia lui passandosi una mano fra i capelli.
<< no, Matt, o mi dici tutta questa merda ora o me ne vado...>> lui sgrana gli occhi << per sempre >>
<< okay...>> sospira.
La tensione nell'aria è percepibile mi sembra quasi di poterla toccare.
Lo seguo in salotto e mi siedo sul divano titubante.
I vetri per terra, i mobili rotti...un disastro.
<< sei pronta? >> ghigna lui.
Annuisco indecisa. 
                                ***
Cammino cercando di stare il più dritta possibile su questi tacchi odiosi e appariscenti.
Io e il gruppo abbiamo deciso di organizzare una specie di cena; " rimpatriata " l'abbiamo intitolata.
Io e Loren siamo in ritardo, come al solito, e stiamo correndo verso l'entrata del locale attirando l'attenzione di tutti i presenti...che imbarazzo.
La gonna a tubino nera lunga fino al ginocchio mi fa sentire scomoda ma ho cercato di fare del mio meglio per non prendere quegli amati jeans dentro al mio armadio che mi stavano praticamente dicendo " provami ".
<< Santo cielo...>> sbuffa Loren sistemandosi il mascara e le spalline del vestito che le erano ricadute lungo le braccia.
<< eccoli! >> esclamo, notando il tavolo dei ragazzi.
<< aspetta! Hai la cerniera aperta! >> strilla lei aggiustandomi il fastidioso top di pizzo.
Tiro qualche ciocca di capelli verso il basso dal mio chignon e stringo le labbra per non rovinare il rossetto rosso.
Callum, Logan, Jackson, Ryan e Matt ci stanno aspettando ridendo fra di loro e bevendo qualche birra.
Gli occhi di molte ragazze sono posati su di loro e la cosa mi infastidisce particolarmente.
<< Hey! >> esclama la mia migliore amica saltando al collo del suo ragazzo.
Saluto con un gesto della mano tutti non volendo piegarmi.
Ci manca solo che la gonna mi si alzi.
<< piccola...>> la voce roca di Matt mi fa rabbrividire.
Dopo avermi raccontato tutto è scoppiato a piangere pregandomi di non lasciarlo e siamo restati abbracciati fino a quando non me ne sono dovuta andare per prepararmi.
Sono rimasta scioccata dal suo racconto, sono riuscita finalmente a collegare il filo della storia.
Inizialmente ero arrabbiata con lui per non avermi detto nulla ma quando ho compreso la gravità della situazione ho capito che mi teneva all'oscuro di tutto solo per proteggermi.
<< ciao...>> sussurro mordendomi il labbro nervosa.
Se pensa che sono brutta? Sono una tale sfacciata! Come mi è venuto in mente di vestirmi così?!
<< sei stupenda. >> soffia al mio orecchio provocandomi brividi per tutta la spina dorsale.
Le sue braccia muscoloso mi circondano la vita e i suoi occhi si puntano nei miei.
<< ti stanno fissando tutti >> ringhia serrando la mascella e stringendo la presa sui miei fianchi.
Arrossisco violentemente e abbasso lo sguardo ma le sue labbra si premono sulle mie dando vita ad un bacio pieno di passione.
È come se ci fossimo solo noi due...
Le nostre lingue giocano insieme e le mie mani sfiorano i suoi capelli mentre le sue scendono fino al mio fondoschiena palpandolo avidamente.
Mi stacco sgranando gli occhi.
<< Matt! >> lo rimprovero ridendo.
<< ti amo >> sussurra prima di trascinarmi a sedere con lui.
La musica nel locale è leggera e rilassante e, come sottofondo, si sentono le voci dei clienti all'interno del locale.
Verso un po' di birra nel mio bicchiere e lo porto alle labbra bevendola a piccoli sorsi.
<< era da un po che non ti vedevo Hope...come stai? >> mi domanda Ryan posando il suo cocktail.
<< io sto bene...>> mento.
Non ho ancora superato il trauma.
Matt mi posa un bacio sulla testa e io mormoro un " ti amo " poco udibile ma che, dal sorriso a trentadue denti che si forma sul suo viso, credo che abbia udito.
<< avete sentito che la scuola ha organizzato una gita? >> esclama Logan emozionato.
<< una gita? >> ghigna Jackson.
Quel ragazzo è così menefreghista!
Dio...che stanchezza.
Poso la testa sul petto di Matt, accoccolandomi a lui mentre si accende una sigaretta.
<< e di che si tratta? >> mi intrometto.
<< beh...da quel che ho sentito, parteciperebbero  terze, quarte e quinte e si dovrebbe andare in campeggio o qualche stronzata del genere >> commenta Logan.
Mi limito a fare spallucce e a sospirare guardandomi intorno.
<< vado in bagno >> annuncio alzandomi con l'aiuto delle braccia.
<< ti accompagno >> dice Loren prendendomi a braccetto.
Scansiamo qualche ubriaco e finalmente arriviamo nella toilette.
<< che schifo! >> strillo notando uno scarafaggio che cammina lungo il bordo del lavandino. Prendo dalla mia borsetta il rossetto e lo ripasso delicatamente sulle labbra.
<< possiamo andarcene? Credo di poter vomitare da un momento all'altro..Cristo! Che cazzo è questo?!>> Trascino Loren fuori dal lurido bagno avviandomi verso il tavolino dei ragazzi.
Mi fermo notando una ragazza seduta al mio posto; << chi è quella? >> sussurro all'orecchio della mia migliore amica.
<< non lo so...>> ghigna prendendomi per mano e portandomi dagli altri.
Mi siedo vicino a Ryan dato che, la tipa misteriosa, ha deciso di mettersi accanto al mio ragazzo.
<< Ryan...>> mormoro dandogli una spallata. << dimmi >> sorride. << lei chi è? >> domando.
<< beh..>> non faccio in tempo a sentire la risposta che la ragazza mi porge la mano.
<< piacere Virginia! >> si presenta.
É una ragazza bellissima, il suo sorriso è fantastico, il colorito della sua pelle è leggermente scuro, il che la rende particolare, mentre i suoi occhi sono contornati da una riga nera di eye-liner perfetta.
<< Hope...>> le parole mi muoiono in bocca sentendomi tremendamente in imbarazzo davanti a lei.
Solo ora noto il braccio di Matt attorno alla vita della ragazza; la confusione più totale si fa spazio nella mia mente.
Si conoscono?
<< lei è la mia ragazza >> mi presenta Matt facendomi l'occhiolino. Stranamente il suo gesto mi infastidisce. Mi sento presa in giro.
Virginia alle parole di Matt mi sorride...ma non è un sorriso amichevole è un sorriso falso.
Abbasso lo sguardo desiderando solo di andarmene.
Prendo la mia borsa e, facendo un segno del capo Loren, mi alzo seguita a ruota da lei.
<< hey piccola, dove vai? >> dice Matt raggiante.
È felice...
<< a casa..ti chiamo io >> dico frettolosamente uscendo dal locale, mi sento una scema...pensavo veramente che mi seguisse..
                                ***
Tiro leggermente su gli occhiali che mi erano ricaduti sul naso prima di riconcentrarmi sul libro di scienze.
Ieri sera ho finalmente deciso di tornare a casa mia...una scelta che mi è costata molte lacrime.
Appena messo piede nell'entrata principale la mia mente si è come addormentata e sono ritornata a quella maledetta notte, le immagini del corpo di mio padre mi scorrevano davanti come un orrendo film.
Ho dormito nella sua camera stringendomi al suo cuscino che ancora odora di lui.
Matt mi ha chiamata numerose volte, forse sorpreso dal fatto che non mi trovassi a casa sua ma non sono riuscita a rispondergli...ero troppo frustrata.
Chi cavolo è quella Virginia?!
<< Dio che freddo...>> sbuffo alzandomi dal divano per poi dirigermi in cucina.
Una cioccolata calda! Ecco cosa mi serve.
Mi stringo nella felpa blu notte del liceo e sistemo i miei capelli dietro l'orecchio destro mordendomi il labbro.
Prendo la mia bevanda per poi tornarmene nella posizione precedente in salotto.
Nervosa scorro le cinquanta pagine mancanti da studiare. Gesù! Non c'è la farò mai!
Il mio telefono comincia a tremare e il nome di Matt lampeggia sullo schermo.
Rispondo svogliata.
<< pronto? >>
<< apri  >> alzo gli occhi al cielo quando il fuoco del camino si spegne.
Aspetta cosa?
<< cosa? >> strillo.
<< apri, sono fuori >> saltello fino al ingresso per poi fermarmi.
Sono orribile!
Catturo il mio labbro inferiore tra i denti per il nervoso prima di aprire il portone.
Delle braccia muscolose mi avvolgono la vita facendomi perdere il contatto dei miei piedi con il terreno.
L'odore di menta e fumo invade le mie narici e non posso fare a meno di sorridere.
<< non lo fare mai più. Porca puttana, credevo ti fosse successo qualcosa. >>
I sensi di colpa mi mangiano viva.
<< mi dispiace >> dico avvolgendo le gambe al suo busto.
<< Dio...ti amo così fottutamente tanto >> mormora al mio orecchio per poi baciarmi sulla guancia.
<< ti amo >> ripeto posando le mie labbra sulle sue. Scendo facendo attenzione a non cadere e, dopo essermi sistemata la felpa, mi risiedo sul divano.
Chiudo il libro di scienze arrendendomi all'idea che non riuscirò mai a studiare con Matt fra i piedi.
***
<< Hope vedrai che non gli sarà successo niente, non essere paranoica >> ghigna Loren mordicchiando il suo panino.
<< non sono "paranoica" >> dico mimando le virgolette << solo che Matt risponde sempre a ogni mio messaggio o chiamata e oggi non si è nemmeno presentato a lezione >> sospiro nervosa, Loren sbuffa alzando gli occhi al cielo ignorando completamente e addentando il suo pranzo.
Scanso il cibo della mensa e mi alzo dirigendomi verso gli armadietti, ovvero il posto in cui la connessione ha più campo.

Messaggio a: Matt
Dove sei? È tutto il giorno che ti cerco.

Appoggio la fronte al muro respirando a fondo per qualche minuto, un "tin" della suoneria del mio cellulare mi fa scattare e sorrido quando vedo il suo nome sullo schermo.

Messaggio da: Matt
Sono stato occupato, piccola, lavoro.

Messaggio a: Matt
Oh, capisco. Posso passare da casa tua? Mi manchi...

Mi mordo freneticamente il labbro e la delusione si impossessa di me quando ricevo la risposta.

Messaggio da: Matt
Non è il caso Hope, ti chiamo io appena posso. Ora devo andare ci sentiamo.

Rimango di sasso davanti alla sua freddezza, sarà stanco o qualcosa del genere perché non si è mai comportato così.
Il suono della campanella mi risveglia dai pensieri così ripongo il cellulare nella tasca dei miei jeans e mi avvio in classe.

Le lezioni sono appena finite e non vedo l'ora di essere a casa e riposarmi, mi stringo nel mio giubbotto allo scopo di riscaldarmi...maledetto clima londinese.
<< hey Hope! >> una voce sin troppo familiare mi fa voltare lentamente.
<< Ethan? >> sussurro, doveva essere un saluto invece è uscita fuori più come una domanda.
<< in carne ed ossa, dove stavi andando? >> << oh, io...>> mi sento in imbarazzo a parlare con lui dopo tutto quello che è successo << stavo giusto raggiungendo Matt, se faccio tardi si arrabbierà, quindi devo correre...ehm ciao..>> abbasso leggermente la testa e ricomincio a camminare verso casa del mio ragazzo, dove forse troverò delle risposte al suo comportamento.

Messaggio da: Matt
Sono fuori. Non andare a casa.

Messaggio a: Matt
Okay.

Continuo per la mia strada, comunque sia voglio dormire un po' e a casa mia..beh...ho troppi ricordi per starci.
Una volta arrivata mi accorgo di non avere le chiavi.
Che sbadata!
Dovrebbero essercene un paio sotto il tappeto ed infatti, come previsto, ci sono.
Apro la porta e getto lo zaino, contenente i pochi libri dentro, per terra mentre mi tolgo la giacca e la sciarpa; un rumore mi fa alzare la testa ma, non vedendo niente, mi rilasso sedendomi sul divano.
Dei sospiri mi fanno gelare il sangue, provengono dal piano di sopra.
Digito il numero di Matt e tengo il telefono a portata di mano.
Okay Hope...tranquilla.
Una volta salita la rampa di scale i rumori si fanno più intensi...sono delle voci e provengono dalla stanza della mamma di Matt.
D'un tratto il silenzio cala nella casa così decido di aprire la porta.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime e la vista mi si appanna...non posso crederci..
Sento la bile salirmi in gola e il bisogno di vomitare sempre più forte.
La scena davanti a me è raccapricciante.
Virginia è sopra di Matt che si trova sdraiato sul letto e lo stava baciando.
Come ha potuto farmi questo...
Appena Matt si accorge della mia presenza sgrana gli occhi e spinge la mora pulendosi la bocca con la manica della felpa<< Hope posso spiegarti >>
Il telefono mi cade dalle mani per lo schok e rimango completamente ferma e in silenzio.
Le parole non riescono ad uscire e le lacrime scendono ormai come fiumi in piena solcando le mie guance.
Mi porto lentamente una mano sulla bocca per non urlare e una sullo stomaco come per colmare il dolore che sto provando in questo momento.
Tutti i ricordi della nostra storia scorrono davanti a me come un film fino ad arrivare a questa scena, dove l'immagine di loro due che si baciano mi si imprime nella mente.
<< Oh...Dio..>> sussurro con la voce rotta dal pianto.
<< piccola..>> quello stupido soprannome non fa altro che irritarmi ora. Lui insiste avvicinandosi ma io indietreggio scansandomi.
Il mio corpo si muove da solo.
Le loro labbra attaccate mi colpiscono come un flash, non riesco a trattenermi così mi chiudo in bagno riversando l'anima, non facendo conto delle urla disperate di Matt...
Pensavo mi amasse veramente...

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