Interrompiamo il nostro bacio e ci guardiamo negli occhi, Matt scuote la testa facendo segno di negazione e io mi allontano da lui cercando di capire.
<< non doveva succedere...>> sussurra mentre indietreggia << non doveva succedere porca puttana! >> tira un pugno al tavolo di legno il quale si scheggia.
<< Matt cos... >>
<< stai zitta! >> lui si avvicina a me arrivandomi a nemmeno due centimetri di distanza << tu non lo dirai a nessuno hai capito?! >> spalanco gli occhi per la rabbia e il tono di voce delle sue parole, mi faccio sempre più piccola sotto la sua sagoma possente e furiosa.
<< io.. >> cerco di trovare le parole ma ho come un blocco in gola che non mi permette di parlare.
<< rispondi! >> Matt continua ad urlarmi contro, assomiglia così tanto a...lui.
<< smettila..ti prego Matt...basta >>
Sento gli occhi pizzicare e il naso frizzare, non riesco a capire come un momento talmente perfetto possa essersi trasformato in un altro così brutto.
Matt non sembra neanche più se stesso, il suo sguardo è pieno di rabbia e sul suo collo pulsa una vena che si presenta ogni volta che urla o si altera.
Lui serra la mascella, mi spinge facendomi cadere in terra...lui mi ha...messo le mani addosso?
Sento un dolore atroce al fianco destro e credo che nel giro di pochi minuti si formerà un grosso livido.
Non riesco a fermare le lacrime che oramai scorrono sul mio viso.
<< Hope...cazzo mi dispiace, non volevo te lo giuro io... >> Matt si avvicina a me con il tentativo di aiutarmi ad alzarmi ma io indietreggio schifata dal suo comportamento talmente meschino.
<< non mi toccare! >> in un attimo sono in piedi, prendo le mie cose e mi dirigo verso la porta
<< Hope non volevo! Quando sono arrabbiato non ragiono più con la testa, scusami io..non so che cosa mi sia preso... >>
<< non dirò nulla a nessuno di quello che è successo basta che non mi fai del male >> lo supplico, Matt si avvicina a me allungando una mano.
Un brivido di paura scorre nel mio corpo così indietreggio velocemente
<< Hope... >> lui mi guarda con gli occhi pieni di pietà e vergogna...sì, vergogna per l'azione che ha compiuto.
<< devo andare... >> esco subito dal suo camerino e mi dirigo con furia verso l'uscita, non mi volto indietro nonostante i vari richiami di Matt...manderò dopo un messaggio a Loren, ora ho solo bisogno di riposarmi e schiarirmi le idee.
***
<< Williams, sai la risposta? >> la professoressa Catans mi osserva con un sopracciglio alzato e lo sguardo freddo << se si moltiplica il primo termine per il secondo e infine si fa la radice quadrata del risultato ottenuto dovrebbe risultare cinque...almeno credo... >> mi sistemo gli occhiali sugli occhi e mi stringo nella mia felpa, divento subito rossa quando mi accorgo degli sguardi dei miei compagni puntati su di me...ma cosa vogliono?
<< esatto Williams >> la professoressa ritorna a spiegare i vari passaggi del l'esercizio di matematica ai ragazzi che non hanno capito.
<< Hey secchiona >> mi giro verso la voce femminile che mi ha chiamato e mi trovo davanti Jasmin con una matita in bocca e una mano fra i capelli.
<< entro ricreazione voglio tutti i compiti fatti, me li porti davanti al l'aula di laboratorio >>
<< cosa? È impossibile non c'è la farò mai...sono tantissimi e... >>
<< allora sarà meglio che cominci >> la mora ride insieme alle altre sue amiche e io mi rigiro sul mio banco iniziando a svolgere tutti i compiti senza porre resistenza, sono così...mi faccio mettere i piedi in testa dalla gente e non faccio nulla per impedirlo.
Come prestabilito consegno il materiale richiesto a Jasmin che se ne va sculettando e muovendo i suoi lunghi capelli...è perfetta...maledizione é perfetta!
Me ne vado frustata e raggiungo Loren nella mensa.
<< dove sei stata ieri sera? Non ti trovavo >> dice mentre mette il cibo nel suo vassoio << mi sono semplicemente sentita male, non me la sentivo di rimanere >> mento, lo so che è brutto mentire alla propria migliore amica ma ho paura di cosa possa farmi Matt se lo venisse a sapere.
Lei si limita ad annuire poco convinta e ci andiamo a sedere in un tavolo appartato della stanza.
<< Hope devo dirti una cosa... >> la guardo facendole segno di andare avanti mentre mangio un pezzo del mio panino << ho baciato Calum >> quello che avevo in bocca mi va di traverso e comincio a tossire violentemente << Calum? Calum Kisper?! >> le domando incredula << già... >>
<< oh mio Dio, com'è stato? >> lei inizia a raccontarmi del loro bacio e di quanto fosse stato dolce con lei, sono contenta che Loren abbia finalmente trovato qualcuno che si prende cura di lei, dopo tutto Calum fa parte del gruppo di Matt ma non mi ha mai preso in giro.
Il rumore di una porta sbattere attira l'attenzione di tutti gli studenti all'interno della mensa.
Matt, Jasmin, Ryan, Jackson, Logan, Calum, Stacy e Amelia fanno il loro ingresso.
Cerco di nascondermi in tutti i modi possibili ma invano.
Abbasso la testa sul mio piatto e Poggio in gomiti sul tavolino, sento il ticchettio di passi sempre più vicino e nel giro di qualche secondo tutto il gruppo è accanto a me.
<< Hey sfigata >> Ryan si avvicina a me e si piega alla mia altezza, mi posa due dita sotto il mento e al contatto con la sua pelle tremo per la paura che mi possa far del male.
<< sei grassa, sembri una balena...insomma c'è un motivo per cui ti chiamiamo così >> i ragazzi ridono amaramente...mi vergogno così tanto...
<< okay ora che avete sparato le solite cazzate potete andarvene? >> la voce di Loren mi fa tornare alla realtà, non rimango molto sorpresa dalle sue parole perché lei è una ragazza che quando c'è da dirle le cose le dice senza problemi, insomma non ha peli sulla lingua.
<< cosa hai detto scusa? >> Ryan si avvicina a lei con passo svelto, si ritrovano uno davanti all'altro ma lei non sembra per niente intimidita anzi li tiene testa.
<< udite udite! Il ragazzo è sordo! Invece di venire qui e prendere per il culo le persone perché non ti vai a curare? >>
<< e invece te perché non vai da un parrucchiere? >> si intromette Jasmin.
<< ti va se andiamo insieme? Io dal parrucchiere e te dal chirurgo plastico >> tutta la mensa scoppia a ridere e il gruppo si allontana andandosi poi a sedere al loro solito tavolino.
<< grazie >>
<< figurati >> Loren mi rivolge un piccolo sorriso e continua a mangiare.
<< sembri una balena >> << sei grassa >>
Tutte le loro parole si ripetono nella mia mente senza sosta, ininterrottamente.
Sposto il mio vassoio e non tocco cibo fino al suono della campanella che annuncia il continuo delle lezioni.
***
<< allora ci sentiamo dopo? >> Loren si sistema il casco prima di salire sul motorino.
<< si okay >> mi manda un bacio con la mano prima di partire a tutta velocità.
Mi giro, sistemo lo zaino in spalla e mi avvio verso casa mentre prego di non trovare mio padre...speriamo che sia a lavoro.
<< scusa! >> un ragazzo mi si piazza davanti, e questo adesso chi è?
<< sei Hope Williams vero? >> ora che lo guardo bene è veramente bello: alto, moro, occhi color nocciola e muscoloso.
<< si, sono io e tu sei...>>
<< Ethan, Ethan Barliw >> Ethan sfodera un sorriso a trentadue denti e mi porge la mano, la stringo leggermente ma lui la tiene tra le sue e se l'avvicina alla bocca lasciandoci un piccolo bacio.
Voglio sotterrarmi.
<< bene, signorina Williams, mi sono sempre chiesto: per quale motivo una ragazza così bella non ha ancora un fidanzato? >> e lui come fa a saperlo?lui alza un sopracciglio in modo scherzoso e io scoppio in una fragorosa risata scegliendo di stare al suo stesso gioco.
<< non lo so, me lo dica lei signor Barliw >>
<< beh, forse perché non si è mai presentato un ragazzo bello e carismatico come me >>
<< vorresti dire modesto >>
<< dettagli, comunque sarei grato se stasera lei venisse a cena in mia compagnia >> Ethan è veramente simpatico e in questi pochi minuti è riuscito a farmi divertire, così decido di accettare il suo invito nonostante lo conosca da nemmeno cinque minuti, mal che vada ritornerò a casa da sola e non ci parleremo più.
<< e chi mi dice che non sei un maniaco? >>
<< ti assicuro che non lo sono, seriamente mi piacerebbe uscire con te >>
<< accetto >> lui sorride e, dopo esserci scambiati i numeri e dato appuntamento, mi lascia un bacio sulla guancia e se ne va con la sua moto.
Sicuramente in questo momento ho la faccia da ebete, è la prima volta che un ragazzo mi chiede di uscire e non so veramente come comportarmi, chiederò a Loren dopo.
Vengo fermata per un polso e tirata indietro da una mano possente, mi scontro con un petto scolpito e per un attimo perdo l'equilibrio...sento un profumo...fumo e menta...quel profumo..Matt.
<< chi cazzo era quello? >>
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TRUST ME
RomanceSinceramente non so quando tutto questo sia successo...lui è cambiato...lui mi ha difesa...lui si è preoccupato per me...ma mi ha chiesto una cosa...fidarmi di lui. 28/11/17 #316 su storie d'amore