15: Non di nuovo

1.7K 125 23
                                    

Arrivai in giardino e lo attraversai, cosi feci per scavalcare il cancello, quando una voce dietro di me attirò la mia attenzione.
<<E così adesso si spia la gente, eh Luke>>
Era Michael.
Merda
Non avrei mai pensato di potermi ritrovare davvero in questa situazione. Bloccato al cancello dal ragazzo che stavo spiando da qualche settimana.
Come suonava male.
<<Michael>> affermai girandomi.
E adesso cosa faccio?
<<Mi vuoi dire perché mi continui a spiare quando esco?>> chiese lui avvicinandosi a me.
<<Continuo? È la prima volta che esco>> mentii.
<<Non mentire! Sarà da una delle prime sere che mi segui e la settimana scorsa mi hai anche seguito con una macchina, sicuramente rubata>> disse lasciandomi impietrito.

Dire che non sapevo cosa fare era un eufemismo; mi aveva scoperto, anzi ci aveva scoperto. Non eravamo stati abbastanza cauti e non avevamo calcolato la possibilità che lui potesse averci visto.

<<E anche se tu avessi ragione cosa cambierebbe? Niente, assolutamente niente. Non cambia il fatto che mi devi spiegare cosa sta succedendo>> risposi con un tono un po' più alto, cercando di sembrare sicuro di quello che stavo dicendo, anche se in realtà non ne avevo la più pallida idea.
<<Tu cos'hai capito?>> chiese sedendosi sul prato, cosi lo imitai.
<<Che è tipo una festa, con alcolici e robe varie?>> forse se avessi tralasciato il fatto delle scommesse mi avrebbe lasciato andare.
<<Dimmi tutto cio che hai visto e, questa volta, non tralasciare nulla>> era come se sapesse gia che avevo visto di più. Forse si intuiva dal mio tono di voce, non saprei.
<<Oltre quello che ho visto dentro la fattoria, ho sentito anche un ragazzo parlare di scommesse e poi tu che entravi in quella macchina>> dissi vuotando il sacco.
<<Gia, sono corse clandestine. Scommetti tra due persone che si sfidano con le auto e quella che vince si becca tutti i soldi>> rispose con uno strano sorriso.
<<Hai vinto tu, vero?>> ipotizzai sorridendo.
<<Si, come sempre>> ridacchiò spavaldo.
Quella ristata era stata davvero strana. Era una delle prime volte che lo sentivo ridere, ma questa risata era stata diversa dalle altre. Era più spontanea, come se le altre volte fosse solo per finta. Ma questa era davvero bella, e fece ridere anche me.
<<Perché lo fai? È illegale e potrebbero scoprirti>> ecco la parte responsabile di me che veniva fuori.
<<E anche se fosse? Chissene frega>> disse con una nonchalance che mi fece arrabbiate ancora di più.
<<Ma come fai ad essere cosi stupido? Non capisci che potresti finire in prigione? O ti importa solo dei soldi?>> ribattei alzando la voce.
<<Non tirare in ballo questo argomento per favore>> rispose a denti stretti, come preso dai ricordi. Sapevo che avrei fatto meglio a starmene zitto perché a me importava davvero conoscere Michael, ma non lo feci.
<<È quello, non è cosi? È solo avidità>> continuai non riuscendo più a trattenermi.
Nella mia mente mi stavo ripetendo 'basta Luke o lo perderai' ma non riuscivo neanche io a capire che cosa volessi dire.
Perché avrei dovuto avere paura di perderlo?
<<Tu non capisci! Non lo faccio per tenermi i soldi, non lo faccio per avidità! Lo faccio per ripagare i miei errori>> disse passandosi le mani tra i capelli.
Che voleva dire con questa frase? Non riuscivo a capire.
<<Ma che vuol dire?>> chiesi quasi urlando.
<<Non posso dirtelo!>> urlò in risposta.
<<Perché, dimmi perché non ti fidi di me!>> urlai di rimando avvicinandomi a lui.
<<Perché non posso permettere che accada di nuovo!>> rispose quasi con le lacrime agli occhi.
Poi se ne andò, lasciandomi solo tra i miei pensieri.

Forse non avrei dovuto essere cosi scontroso con Michael, in fin dei conti non lo conoscevo. Perché, diciamo la verità, non sapevo niente di lui.
Però il fatto che lui stesse così male per una cosa che non poteva dirmi, faceva stare male anche me.
Volevo poterlo aiutare, volevo dirgli che poteva fidarsi di me, perché solo adesso me ne rendevo conto, ma forse lui mi piaceva un po'.
Questa era una cosa che non mi spaventava, anzi mi terrorizzava. L'idea che lui mi potesse piacere, mi lasciava impietrito.
Non era semplice attrazione fisica, quella va e viene. Era qualcosa di più.
Lui era intrigante, un mistero e mi faceva venire voglia di conoscerlo, di sapere di più su di lui.
Ma la verità era che forse io non ero adatto a lui. Lui stava già soffrendo tanto, lo avevo capito quella sera, era già a pezzi, e una persona rotta come me non avrebbe potuto aggiustarlo.

****

POV. Ashton
Quella sera a letto nessuno riuscì a dormire. La consapevolezza che avrei dovuto risolvere con Calum e dire tutto a Luke mi lasciava un peso sullo stomaco.
Insomma, cosa avrei dovuto fare?
Anche Luke aveva notato che c'era qualcosa che non andava tra me e Calum ed io ero il primo che lo sapeva. La realtà era che io non riuscivo più a parlargli. Esatto, proprio così. Le parole mi morivano in gola, non c'era verso di parlare con lui.
L'ultima chiacchierata che avevamo avuto era stata quella sera, quando lui mi disse di suo padre, pochi giorni fa.
A me erano tornati in mente i tempi in cui noi ci trovavamo di nascosto, ma poi mi ero ricordato anche che stavo mentendo a Luke su tutta questa storia e la cosa non mi piaceva.
Non mi era mai piaciuto mentirgli e lui non l'aveva mai fatto con me.
<<Ora basta, dimmi cosa c'è che non va>> sbottò Calum nel bel mezzo del silenzio.
<<Niente>> mentii controvoglia.
<<Okay, non sto scherzando>> disse sbuffando e una frazione di secondo dopo era già in piedi di fianco al  mio letto.
<<Senti, quello che mi hai detto l'altra sera mi ha fatto pensare a noi, alla nostra amicizia e al fatto che dobbiamo dirlo a Luke>> dissi vuotando il sacco. Mi misi seduto sul letto cosi da far accomodare Calum da parte a me.
<<Aspettiamo ancora un po'>> rispose guardandomi negli occhi.
<<Per favore>> continuò, notando il mio silenzio.
<<Va bene>> mi arresi, non avevo voglia di litigare con Luke.
<<Andiamo a dormire>> dissi dandogli una pacca sulla spalla.
<<Va bene, ma lo sai che dovremo continuare questo discorso prima o poi>> rispose andando nel letto.
<<Si, si>> biascicai addormentandomi.
La verità era che sapevo già che avrei perso Luke. Lui non avrebbe sopportato l'idea che io gli avevo nascosto la mia amicizia con Calum per tutto questo tempo.
Lo sapevo già, ora era solo questione di tempo, lo avrei perso.

Can you feel my heart? ❁  MUKEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora