40: Prime volte

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Tornammo in Hotel con calma, senza fretta, ma era palese ad entrambi cosa sarebbe successo una volta arrivati.
Però quando aprimmo la porta della stanza un'atmosfera imbarazzante si formò tutt'intorno a noi.
Ci sedemmo sul letto, forse aspettando entrambi una mossa dell'altro.

<<Sai ho pensato che io e te in realtà non ci apparteniamo davvero, intendo come una vera coppia, e ho pensato forse che dovrei farti davvero mio..sai cosa intendo?>> dissi dando voce hai miei pensieri, un po' incerto e titubante della sua reazione.
<<Una parte di me è già tua, lo sai vero?>> rispose girandosi verso di me e accarezzandomi delicatamente la guancia.
<<Si lo so e ne sono davvero felice>> continuai prendendo la sua mano e dandole un bacio. Per un secondo rise e io lo guardai interrogativo.
<<Certo>> disse solamente.
Non serviva spiegare a cosa si riferisse, entrambi avevamo capito.

Lo guardai negli occhi e per un attimo la riuscii a vedere. Tutta la paura che aveva di perdere la persona che amava, la paura di svegliarsi e non trovarmi qui, la paura di fare la cosa sbagliata e di ferirmi, la vidi finalmente.
Non aveva paura che ogni cosa lo ferisse, ma aveva paura che ogni cosa ferisse me, perché lui mi amava, glielo leggevo negli occhi.
Lui mi amava e io lo sapevo.
Ci avvicinammo lentamente e le nostre labbra si unirono in un lento bacio. Nessuno dei due voleva rendere quel bacio troppo passionale; io con quel bacio volevo solo dirgli "stai tranquillo, io ci sono e ci sarò sempre".

Non avevamo fretta, nessuno stava per arrivare e rovinare tutto, avevamo tutto il tempo che volevamo e ce lo saremmo goduto.
Poi i baci si fecero più vogliosi, entrambi volevamo qualcosa di più, avevamo aspettato un sacco di tempo e ora ce lo meritavamo questo attimo di piacere.
La sua mano si infilò sotto la mia maglietta, sfilandomela in poco tempo.
Io feci lo stesso con la sua e, come ben immaginate, presto fummo entrambi semi nudi.
Ci staccammo leggermente e lo vidi allungarsi e prendere un preservativo dal cassetto del comodino per poi appoggiarlo da parte a se.
Si alzò per posizionarsi sopra di me. Entrambi eravamo ancora in boxer, ma le nostre erezioni erano molto evidenti e mi bastò un contatto per farmi fremere di piacere.
D'altronde cosa si aspettava? Io ero solo un adolescente vergine in preda agli ormoni.

Ci baciammo di nuovo, ma questa volta con molta più passione. Le sue mani mi accarezzavano lentamente le guance provocandomi di tanto in tanto dei piccoli brividi.
Incominciò prima a darmi piccoli baci intorno al collo, poi a succhiare, lasciando dei visibili succhiotti.
Ad un certo punto mi sentii avvampare, aveva trovato il mio punto debole e continuò a succhiare in quel punto.
Quando alla fine ai staccò soffiò leggermente su quel punto e rabbrividii di piacere.
Passai le mie mani lungo tutta la sua schiena, poi lo presi per la nuca e lo avvicinai di nuovo a me, baciandolo.
Le sue mani arrivarono ai miei fianchi e la mia pelle sembrava bruciare al solo contatto.
Lentamente le sue mani arrivarono ai miei boxer e me li sfilarono. Dopodiché ripetei anche io quel gesto sfilando i suoi.
Cominciò a massaggiarmi l'erezione e io mi irrigidii dal piacere.

<<Tutto okay?>> mi chiese.
Non riuscii a rispondere, l'aria nei miei polmoni sembrava mancare, ma in risposta emisi un leggero gemito.
Continuò sempre più velocemente e chiusi gli occhi, godendomi il momento.
Ad un certo punto si fermò, guadagnandosi un segno di disapprovazione da parte mia.

<<Sei pronto?>> chiese titubante.
<<Per te lo sono sempre>> risposi ridendo io stesso per la scarsità della mia battuta.

Lo vidi prendere il lubrificante nel cassetto e non potei fare a meno che imbarazzarmi.
Non sapevo perché ma questa situazione mi rendeva tremendamente agitato, non perché non lo volessi, anzi, ma perché avevo paura di fare qualcosa di sbagliato.
Insomma era la mia prima volta e volevo che fosse perfetta.

Nel frattempo Michael si cosparse le dita con quella sostanza scivolosa e ansimai quando cominciò a sfregare l'indice contro la mia apertura. Senza avvertirmi spinse il dito dentro di me facendomi gemere leggermente e facendomi provare un po' di fastidio.

Iniziò dapprima a muoverlo lentamente poi aggiunse un altro dito facendomi gemere più forte. Continuò per qualche minuto fino a quando io non ce la feci più, lo volevo disperatamente.

<<Michey io voglio te, non le tue mani>> dissi tra i gemiti, dando voce ai miei pensieri.
Alle mie parole sfilò le mani da me e si infilò il preservativo che prima aveva appoggiato su letto, per poi cospargermi ancora un poco di lubrificante.

<<All'inizio fa male ma poi passa lo giuro>> mi sussurrò nell'orecchio.
<<Sei pronto?>> disse in seguito posizionandosi davanti alla mia entrata.
<<Si>> risposi flebilmente.
<<So che sei agitato ma cerca di calmarti okay? Anzi, chiudi gli occhi e ascolta la mia voce>> feci come mi disse e mi rilassai un poco.
<<Rilassati Luke, sarò il più delicato possibile stai tranquillo>> continuò lui.

Sentivo il suo respiro sul mio collo, dove poco dopo lasciò dei piccoli baci che mi fecero rabbrividire di piacere.
Quando entrò dentro di me provai un dolore immenso, singhiozzai, e le lacrime salirono ai miei occhi. Lo strinsi di più a me, come se averlo più vicino potesse in qualche modo alleviare un po' il dolore.

<<Non piangere piccolo mio, adesso passa>> disse accarezzandomi leggermente il fianco.

Cominciò a muoversi lentamente e il dolore scomparve, lasciando spazio solo al piacere.
Cominciai istintivamente a graffiare la sua schiena, tenendolo ancora più stretto a me, come se tutt'un tratto lui dovesse scomparire e io dovessi scoprire che questo era solo un sogno.
Probabilmente se ne accorse perché sfilò un mio braccio da dietro di se, per fare poi incrociare le nostre dita sul materasso.

Cominciai a gemere più rumorosamente quando aumentò il ritmo, cosi aprii gli occhi per godermi ancora di più il momento.
Vidi Michael a pochi centimetri da me, con la fronte imperlata di sudore, che gemeva di piacere e non potei fare a meno di pensare che fosse un ragazzo bellissimo, il mio ragazzo.
Spinse poi ancora dentro di me, provocandomi un gemito più forte degli altri.

<<Michael..>> gemetti.
Continuò a spingere in quel punto, provocandomi un piacere che non si può descrivere a parole.
Stavo facendo l'amore con la persona che amavo ed era una sensazione bellissima.

<<Oddio Luke..>> gemette forte Michael, probabilmente vicino all'orgasmo.
Venemmo insieme poco dopo, cullati dai nostri gemiti e dalla luce della luna che penetrava dalle finestre.

Michey uscì da me, buttando il preservativo nel cestino, accoccolandosi sul materasso in modo che io potessi rannicchiarmi sul suo petto.

<<Ti amo Luke>> sussurrò lasciandomi sei piccoli baci sulla fronte.
<<Ti amo Michael>> risposi alzando la tesa per guardarlo negli occhi,  lo baciai a stampo, poi ci addormentammo uno tra le braccia dell'altro.

🍆🍆
Spazio autrice (con faccine in tema😏)

Bene eccomi qui con il capitolo che aspettavate di più!
Spero di averlo scritto bene perché volevo proprio trasmettervi tutto l'amore che questi due ragazzi provano l'uno per l'altro.
Ditemi cosa ne pensate nei commenti.

Al prossimo capitolo❤️
Ale

Can you feel my heart? ❁  MUKEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora