43: Ethan

1.2K 89 24
                                    

Dopo la scuola non tornai a casa con Michael ma, con mio grande stupore, Ethan mi invitò a magiare fuori.
Quando me lo chiese, Michael disse che non costituiva un problema per lui, cosi avvisai Karen del fatto che non sarei tornato a casa a mangiare.
Capii subito che quell'uscita in realtà aveva un secondo fine. Visto il messaggio che mi aveva mandato Ethan giorni prima  intuivo che mi aveva chiesto di uscire solo per riuscirmi a parlare senza la presenza di Michael o Ash.
Ora mi trovavo seduto al tavolino di un bar in centro città che serviva anche da magiare, aspettando affamato il mio trancio di pizza.

<<Com'è andato il week-end al mare?>> chiese Ethan spezzando quel silenzio che si era creato tra noi appena ci eravamo seduti.
<<Molto bene, sai, Michael mi ha chiesto di essere il suo ragazzo>> risposi non riuscendo a contenere ne il rossore che presto si diffuse sulle mie guance, ne l'enorme sorriso che mi spuntò in seguito a quelle parole.
<<Si, lo so, e vi do in ritardo le mie congratulazioni. Mi faceva talmente tante paranoie che come minimo gli avrei tagliato la lingua all'istante! Non hai idea di quanto fosse agitato>> disse con sarcasmo quelle parole e rimasi sorpreso, ma risi un sacco per il tono che aveva usato.
<<Quindi lo sapevi?>>  annuì alle mie parole, poi lo incitai a raccontarmi tutto.
<<Era da un po' che lo stava organizzando, da quando ti aveva detto tutto in ospedale. Quando sei tornato a casa sono entrato io e avresti dovuto davvero vederlo in quel momento. Non l'ho mai visto cosi felice in vita sua, e conta che gli avevano appena sparato. Quando gli chiesi il perché fosse cosi felice sai cosa mi disse?>>
<<Cosa?>> chiesi ansioso.
<<Che eri la cosa migliore che gli fosse ma capitata e che ti amava talmente tanto da non riuscire ad esprimermelo>> a quelle parole rimasi senza fiato, e non seppi come rispondere.
<<Dovresti vederlo tutte le volte che parla di te a me e a Ben, ha questa..non so nemmeno come chiamarla.. questa strana luce negli occhi. Gliel'ho detto anche a lui questa cosa e ora la ripeto anche a te. La vedo riflessa nei vostri occhi quando vi guardate mente l'altro non vede, mentre vi cercate tra gli studenti all'intervallo o mentre sentite il vostro nome da lontano; è grazie a quella che ho capito che vi amate>>

Sentire quelle cose mi aveva scaldato talmente tanto il cuore che temevo prendesse fuoco da un momento all'altro o scoppiasse nel mio petto.

<<Lo amo in un modo che non riesco a spiegare, ma è talmente forte il sentimento che provo per lui che a volte penso sia tutto un sogno da quanto sto bene>> gli dissi quelle parole con il cuore in mano e per un attimo io stesso mi stupii.

Prima che potesse rispondere arrivarono le nostre pizze, cosi dopo aver ringraziato la cameriera, continuammo il discorso.

<<Perché pensi che sia tutto un sogno a volte?>> chiese con la bocca piena.
<<Perché non sono abituato a sentimenti del genere, cosi forti e belli allo stesso tempo. Di solito a casa ero triste, sempre solo, senza amici, mentre qui ho lui e voi>> risposi sinceramente.
<<Comunque, cose dolci e diabetiche a parte>> continuai facendolo ridere <<perché mi hai scritto che mi volevi incontrare?>>

<<Ora che tutta la faccenda con Lee è risolta, penso sia arrivata l'ora di far chiarire Zach e Michael>> pensai molto attentamente a quelle parole prima di rispondergli. Non ero sicuro che Zach sapesse cosa fosse successo realmente tra me e Lee in questo periodo, inoltre parlare apertamente di Joseph avrebbe solamente portato a galla tutta questa storia. Sicuramente non l'avrebbe presa bene e le cose sarebbero andate sempre peggiorando.

<<Secondo me peggioreremmo solamente le cose. Zach verrà a sapere la verità su suo fratello e perdonerà Michael, ma appena saprà cosa è successo a me si arrabbierà molto con Michael>> Ethan finì di mangiare il suo pranzo, poi con fare scherzoso si accinse a rispondermi.

<<Certo che si arrabbierà, conosco bene Zach, so che darà di matto sul subito. Ma lui non è sempre un maniaco del controllo, a volte sa anche essere ragionevole. Vedrai che dopo qualche minuto passato a ragionare capirà il nostro stupido piano e, se ci andrà bene, non prenderà a pugni Michael>> quasi non sputai tutta l'acqua che stavo bevendo nel sentire ciò che mi aveva appena detto.

Trattava questo argomento con troppa leggerezza, come se desse per scontato che lo Zach che conosceva prima fosse lo stesso di adesso.
Cercai di ignorare queste informazioni e gli dissi ciò che voleva sentire.

<<Va bene, spero che sai quello che fai>>

Passammo poi a conversazioni più "normali", come la scuola, la vita che avevo prima di venire qui e la mia famiglia. Gli raccontai il minimo necessario, come la mia condizione sociale che avevo a scuola, il rapporto con i miei fratelli e di come mio padre se ne fosse andato alla mia nascita. Non mi soffermai molto su questo argomento, non gli dissi di cosa sembrava sapere Lee su di lui, e lui non sembrò voler continuare quel tipo di conversazione su mio padre, per fortuna.

Poi lasciai parlare lui, visto che da quando eravamo arrivati parlavo solamente io. Mi raccontò di come aveva conosciuto Michael, di sua madre che lo aveva allevato con tutto l'amore possibile a causa di un padre assente e di un fratello che lo amava tanto, ma che lo aveva lasciato per andarsene in un'altra città a studiare.
In un certo senso eravamo simili, per via del nostro passato, ma per un altro eravamo completamente diversi. Lui era una persona divertente, ma che sapeva quando era il tempo di essere seri, e cordiale, ma che sapeva sputarti in faccia la verità quando non la volevi sentire. Io invece ero sempre stato una persona riservata, gentile si, ma non avevo mai avuto il coraggio di esprimere le mie paure come faceva lui.
Forse era perché avevo avuto sempre il timore di imporre la mia fiducia nelle persone sbagliate, che usavano le mie paure contro di me. Nonostante sapevo che Ethan non fosse una persona del genere, non riuscivo ad aprirmi con lui. Solo con Michael ci riuscivo.

Alla fine Ethan mi riaccompagnò a casa di Michael e mentre passeggiavamo discutevamo anche del modo in cui fare incontrare Zach e Michael, visto che sapevamo bene entrambi che non avrebbero mai accettato un confronto se glielo avessimo chiesto.

Alla fine questa giornata si era rivelata piena di sorprese.
Io non sapevo molte cose su Zach.
Alla fine aveva ragione Ethan, era lui che lo conosceva a fondo, non io, e per la prima volta nella mia vita cercai di fidarmi di qualcuno che non fosse mio fratello o Michael.

C'è solo una cosa che so per certo. So che alcune cose succedono per caso e altre accadono perche le rendiamo possibili.
Se noi volevamo far tornare tutto come un tempo, allora avevamo il potere di farlo. Dovevamo solo impegnarci un po'.

🌲🌲
Hola Guys,
scusate per il ritardo ma ero rimasta indietro un sacco con i compiti e non ho avuto un minuto libero.

Ammettetelo anche voi vi siete ridotti all'ultimo momento, come ogni anno.

Comunque (piccolo spoiler) nel prossimo capitolo Luke incontrerà suo fratello e.. beh..parleranno a fondo di moolte cose che sono successe nell'ultimo periodo.

Inoltre penso anche di far fare tante cose sia hot che cute ai nostri amatissimi Muke😉😏

Poi volevo ringraziarvi perché siamo a 8k e sono felicissimaaa!!
Grazie mille a tutti quelli che stanno seguendo la storia!❤️

E nulla,
Ci vediamo al prossimo capitolo.

~Ale

Can you feel my heart? ❁  MUKEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora