Capitolo 16

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                      Emma'spovv

*messaggi*
Davide:'ciao amore'

Io non sapevo come comportarmi, quindi, per essere credibile immaginavo di parlare con jace.

*messaggi*
Io:'amore.'
Davide:'non è vero che stiamo insieme?'
Io:'è verissimo.'
Davide:'pomeriggio ci vediamo?'
Io:'certo! Ci vediamo alle 17:00 tesoro.'
Dopo questa conversazione a due poco strana mi preparai per uscire.

Arrivata sotto casa mia vidi dei cavalli passare. A me piacciono tantissimo i cavalli, soprattutto se sono 'addobbati' come questi. Prendo il cellulare per fare un video e mandarlo a Jace. Ma nemmeno arrivata a 20 secondi di video che qualcuno mi strattona il braccio. Era Davide insieme ai suoi amici.

Davide:"vieni qua troietta mia!"
Rise rivolto ai suoi amici.
Io:"come cazzo mi hai..."
Si avvicinò velocemente a me e mi strinse fortissimo i polsi. Avevo quasi paura a guardarlo negli occhi.

Davide:"ascoltami, tu sei una figa e ho raccontato a quel gruppo di sfigati che tu sei la mia ragazza. Adesso fai la tua parte senza obbiettare."
Io:"e tua madre..."
Nemmeno il tempo di finire la frase che nel suo volto compare un ghigno maligno e allora capì tutto.
Io:"non l'hai fatto per tua madre! Col cazzo che fingerò di essere la tua ragazza!"
Cercai di liberarmi ma lui mi strinse ancora di più i polsi finì a farmi piegare quasi in ginocchio per il dolore.

Davide:"ora tu farai tutto quello che ti dico."
Io:"perché dovrei?"
Ancora quel ghigno.
Davide:"perchè ho il video dove sei ubriaca fradicia e fai la puttana e ci metterò poco tempo a pubblicarlo su YouTube, Facebook, Instagram, snapchat e altri social."
Io ero furiosa.
Io:"come fai ad averlo?"
Davide:"la mia cugina di 2º grado stava filmando tutto."
In quel minuto ho pensato che sarebbe stato meglio fingere di essere la sua ragazza per quattro sfigati che essere vista da tutto il mondo in quello stato. Mi liberai dalla sua presa.

Davide:"vedi di venire, cagna!"
Io esitai e poi lo raggiunsi. Mi accorsi che mi era caduto il telefono a terra e lo presi. Davide passò tutto il tempo a prendermi in giro e farmi passare per troia. E così continuò per un paio di giorni.

Stamattina a scuola è stata dura fingere di essere ancora la ragazza di Davide ma cerco di non mollare per non perdere totalmente la dignità.

Tutto migliora quando arrivo a casa, mangio e mi accorgo che siamo arrivati al 20 febbraio e io e Jace abbiamo fatto due mesi. Lo chiamo subito su Face Time per vedere se se lo ricordava.

Io:"amore."
Jace:"amore della mia vita. Mi manchi un casino. Oggi facciamo due mesi e non ci possiamo nemmeno vedere."
Io:"si lo so. È triste. Ma appena sarò lì voglio stare giorno e notte solo con te. Ti prometto che ci vedremo molto presto."
Da un paio di giorni sto imparando a Jace  delle parole in italiano ma non proprio tutto perché preferisco parlare in inglese. In italiano gli ho imparato le parolacce come: buttana, cagna, merda e cazzo e parole dolci come: ti amo, ti voglio bene, sei bella e sei speciale. Comunque non ho voluto parlare con lui dell'atteggiamento di Davide nei miei confronti per paura che si preoccupasse troppo.

Dopo un po' mi saluta perché deve andare a girare una puntata di Henry Danger.

Passai queste due ore senza fare nulla. Poi il telefono squillò e comparve il nome di Jace. Risposi.

Io:"hey, amore."
Dissi annoiata.
Jace:"allora mi vieni a prendere o no all'aeroporto?!"
Spalancai immediatamente gli occhi.
Io:"come sarebbe a dire?!"
Jace:"tu vieni all'aeroporto!"

Chiamai immediatamente Riccardo che si presentò dopo pochissimo tempo sotto casa mia. Salutai mia madre e l'avvisai che stavo uscendo ma non le dissi dove. Non mi avrebbe mai permesso di andare all'aeroporto. Arrivammo all'aeroporto che ero emozionantissima.

Entrai dentro l'edificio è vidi che il volo che arrivava da Los Angeles atterrava fra 15 minuti.

                          Jace'spovv

Mi sono preso dei giorni di vacanza da lavoro per venire in Italia per vedere la mia ragazza. Dato che non sono maggiorenne ho preso l'aereo con mio fratello Xander che ha 20 anni. Con me ci sono anche Sean, Ella e Riele.

L'aereo atterrò. Non vedo l'ora di vederla e saltarle addosso oppure che lei salti addosso a me ahahah.

Eccoci qua siamo all'interno dell'edificio.

                      Emma'spovv

Stavo seduta con Riccardo nella panchina quando sentì un annuncio.
'Il volo da Los Angeles è atterrato.'
Più emozionata che mai mi alzo dalla panchina insieme a Riccardo e con le mani difronte alla bocca per l'emozione mi dirigo verso il luogo che i passeggeri avrebbero raggiunto.

E lo vidi. Più bello di come me lo ricordavo con il sorriso smagliante e i suoi ciuffi biondi.

Lui appoggiò i borsoni a terra e allungo le braccia. Io corsi nella sua direzione piangendo. Lo abbracciai fortissimo e lui ricambiò con un abbraccio ancora più forte. Mi stava per rompere le costole ma non me ne importava nulla. Lo baciai, lo baciai e lo baciai ancora. Non volevo staccarmi più.

Asciugandomi le lacrime di gioia salutai anche gli altri con un abbraccio. Finito di salutare mi accorsi di un piccolo dettaglio.
Io:"oh! Scusatemi. Lui è Riccardo, il mio migliore amico."
Riccardo strinse la mano a tutti. Ci mise più tempo a salutare Riele. Gli altri non se ne accorsero ma io vedevo gli sguardi che si scambiavano.

Uscimmo tutti insieme dall'aeroporto. Chiamai un taxi per farci venire a prendere ma solo quando arrivò mi accorsi che non avevo pensato a Riccardo che era con la moto tra l'altro non ci entravano tutti dentro la macchina gialla.

Ebbi un idea.
Io:"Riccardo se vuoi puoi portare Riele. Sempre se per lei va bene."
Lei annuì e mise in testa il casco. Poi partirono.

Nel frattempo gli altri entrarono nel taxi e io mi aggregai a loro. L'autista ci portò all'hotel dove Jace e gli altri avrebbero dovuto alloggiare.

Scendemmo tutti dalla macchina e dopo di noi arrivarono Riele e Riccardo.

Entrammo tutti nell'hotel apparte Riccardo che doveva tornare a casa e appena raggiunta la camera restai a bocca aperta. Dato che tutti e 4 erano degli attori, avevano prenotato la stanza migliore dell'hotel a 5 stelle. Aiutai gli altri a disfare le valigie e poi notai che c'era un letto matrimoniale. Rimasi un po' di tempo a guardarlo. Aveva le lenzuola color oro e delle tende attorno dello stesso colore con strisce bianche. Era bellissimo.

A farmi ritornare alla realtá fu la mano di Jace che si poggiò sulla mia. Io lo guardai e poi ritornai a guardare il letto.

Jace:"ci dormiremo io e te in questo letto, tutte le volte che vuoi."
Io gli sorrisi e strinsi la sua mano.

Ella:"Emma rimarrai qui a dormire. Non è vero?"
Io:"non lo so. Devo cercare di convincere mia madre."
Non era un impresa difficile. Infatti appena rispose al telefono la avvisai che quella sera sarei andata a dormire da loro e lei accettò senza obbiettare.

Io:"ok posso restare!"
Ci fu un 'woooo' da parte di tutti.

Passammo la serata insieme a vedere film e puntate di Henry Danger. E poi andammo a letto. Io mi coricai nel letto matrimoniale con Jace che mi abbracciava. Io mi sentivo protetta e rilassata. Mi mancavano queste serate fantastiche e non pensavo ai problemi che dovevo affrontare.





Ciaooooooo:) ci sarà una sorpresa nel prossimo capitolo. Curiosi?😜

Tu mio, io tua. (Jace Norman)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora