Capitolo 46

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Emma'spovv

Per fortuna questi giorni sono passati in fretta. Oggi è domenica e Jace sarebbe potuto uscire dall'ospedale. Oggi dovremmo pranzare insieme.

Felpa nera e corta dell'adidas, jeans a vita alta, superstar, capelli pettinati e sciolti, fondotinta, mascara e si va fuori.

Sono eccitata per questa mangiata. E con me lo sono anche i miei genitori. L'unica a cui sembra proprio non importare è la diciassettenne di mia sorella che non stacca gli occhi da quel dannato schermo.

Appena scendiamo dall'auto restiamo tutti a bocca aperta. La casa era grandissima a due piani. Accanto alla casa c'era un garage piuttosto largo e per finire, tutta la casa era circondata da tantissimi fili d'erba verde e qualche pianticella di rose.

Io, mia madre, mio padre e mia sorella ci avviciniamo alla porta principale e suoniamo il campanello. Apre Glory che ci invita ad entrare con un sorriso a 32 denti.

Ci fa accomodare in soggiorno dove c'era il Signor Norman seduto sul divano.
Signor Norman:"Salve!"
Si alza e comincia a stringere la mano a tutti.
Signor Norman:"È un piacere conoscere i genitori di questa generosa e coraggiosa ragazzina."
Arrossisco.
Papà:"Piacere mio."

Signora Norman:"Il pranzo è pronto! Jace! Xander! Scendete a mangiare!"
Si sentono dei passi verso le scale e vedo scendere Jace sorridente. Io gli vado incontro e lui fa lo stesso. Dopodiché mi prende la mano e ci dirigiamo al tavolo dove tutti ci stavano aspettando per mangiare.

Appena siamo tutti seduti comincia la conversazione.

Signora Norman:"Mmm...quindi Emma... tu eri una sua fan prima di essere la sua ragazza."
Sposto lo sguardo su Jace che era seduto accanto a me.
Io:"Beh...lo sono ancora."
Sorrido.

Signora Norman:"Quindi...quanti anni hai Emma?"
Io:"14."
Sorrido.

Signora Norman:"E che programmi hai per il futuro?"
Io:"Andrò al linguistico alle superiori così migliorerò il mio inglese e lo spagnolo e successivamente imparerò il francese. Quando finisco la scuola andrò all'università che non ho ancora deciso e mi laureerò in lingue. Riguardo al lavoro...mi piacerebbe fare l'attrice."
Signora Norman:"Mmmm... te la sei scelta bene Jace."
Jace:"...Mamma...seriamente."

Il pranzo è andato benissimo e dopo questo io e Jace andiamo da Sean che ha casa libera.

appena entriamo nella grande casa veniamo accolti da un 'BANTORNATI!' Da parte degli invitati, ovvero gli attori che erano ai kids choice awards.

Io:"Sean dici veramente?! Non c'era alcun bisogno di fare una festa a casa tua!"
Sean:"La cosa che hai fatto non può passare inosservata."
Mi sorride e io ricambio.

Erano le 22:30 quando Jace mi dice di seguirlo nella camera degli ospiti.

Appena entriamo lui si chiude la porta dietro e si gira verso di me.
Io:"Allora?"

Jace fa quello sguardo. Cazzo se lo conosco quello sguardo. Certo che lo conosco. È lo sguardo che fa quando ha qualcosa di pervertito in mente.

Si avvicina a me.
Io:"Jace?"
Jace:"Si?"

Comincia a farmi sedere sul letto.
Io:"Cosa stai facendo?"

Jace:"Mi è piaciuto tanto quello che hai fatto. Veramente. Vedere che tu per me ti faresti togliere un rene."
Io:"io per te farei di tutto."

Detta questa frase mi bacia e mi fa sdraiare piano piano sul letto continuando il suo lavoretto niente male (anche se io sono sicuramente più brava.)

Comincia ad alzarmi la maglietta e a massaggiarmi e farmi i grattini che mi fanno rabbrividire.

Mi sento come sottomessa quando sono io quella sdraiata perciò capovolgo il gioco.

Mi metto in ginocchio sul letto particolarmente morbido e faccio sdraiare Jace nella posizione in cui ero messa io prima.

Ancora quella faccia. Mi siedo sopra di lui e  comincio a baciarlo e ribaciarlo.

Dopo un oretta eravamo sotto le coperte.

Non pensiamo male per l'amor di Dio perché non c'è stato niente di troppo sconcio. E cosa più importante non c'è stato nessun svolazzamento di reggiseno o mutande per la stanza.

Ero sotto le coperte, mezzanuda, con il mio idolo (anche lui seminudo e che mi stava sbavando la spalla). Non potrei chiedere di più dalla vita.

                  *4 anni dopo*
                  Emma'spovv

Io:"Jace, ma dove mi stai portando? Ahaha."

Oggi è il mio compleanno e compio 18 anni. Dopo la vera e propria festa che c'è stata in discoteca, Jace mi sta portando... in una collina?

Jace:"Auguri amore."
Io:"Me lo hai già detto...almeno 9 ore fa."

Parte la canzone dalla radio "stay high degli habits".
Adoro questa canzone.

Jace:"Sai, avevo comprato dei biglietti per andare a Parigi solo io e te...ma c'è stato un errore. E il mio posto è stato già preso da qualcun altro. Mi hanno rimborsato e dopo ho deciso che te lo avrei chiesto in un posto semplice, ma meraviglioso come te."

In effetti questi posto è magnifico con la sua semplicità.

Io:"Che vuoi dire?"
Jace:"Emma, vuoi sposarmi?"
Apre il cofanetto con dentro un anello magnifico.

Come risposta io gli salto addosso proprio all'inizio del ritornello.

Dopo averlo baciato a ribaciato dopo un ora mi accorgo di quello che avevamo fatto. Perché si, l'avevamo fatto. In quel senso.




Heilà!! Mi scuso perché avrei dovuto postare questo capitolo ieri pomeriggio, ma la mia connessione era scarsa. Sorratemi🤗. Spero vi piacciano gli ultimi due capitoli.
                  

Tu mio, io tua. (Jace Norman)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora