Capitolo 32

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Jace'spovv

Gwen:"ma mi ascolti? Ti stavo dicendo una cosa."
Io:"e io stavo mandando un messaggio importante. Mi ridai il telefono o vuoi un tutorial?"
Gwen:"certo."
Mi porse il telefono. Io feci per prenderlo con arroganza e con l'opposto della delicatezza. Appena sfiorai il telefono Gwen mollò la presa facendolo cadere a terra.
Gwen:"Jace! Guarda cosa hai combinato!"

Si allontana. Io riprendo fra le mani il telefono caduto sul pavimento. Non si accendeva più. Aveva preso una bella botta! E poi era da tantissimo tempo che c'è l'avevo.

Io:"diamine. Sean! Puoi prestarmi il tuo telefono per fare una chiamata?"
Sean:"Mi dispiace. Non ho soldi per chiamare."

Erano le 16:30. Emma doveva sapere assolutamente quella notizia.

Io:"Riele! Mi fai fare una chiamata?"
Riele:"Non posso. Ho dimenticato il telefono a casa."
Cazzo!

Io:"Ella! Dimmi che puoi chiamare."
Ella:"si. Tieni."
Finalmente un dannato telefono. Comincia a squillare. 1º squillo...2º squillo...3º squillo... oh andiamooo. Dopo non si sentì più nulla.

Allontanai il cellulare dall'orecchio per vedere qual era il problema. Non è possibile! Si è scaricato!
Ella:"mi spiace."
Riprese il telefono e continuò a leccare il suo gelato.

Ora come potevo fare?

Emma'spovv

Stavo facendo i compiti e sembravo ancora uno straccio per pulire il pavimento. Cercavo di comprendere la matematica masticando il cappuccio di una penna quando sentì suonare il campanello.

Io:"chi è?"
Persona:"una consegna."
Io:"ho aperto il cancello."
Ero completamente addormentata.

Quello che doveva essere il postino aprì la porta.
Io:"Jace?"
Jace:"ciao piccola non c'è tempo devi prepararti."
Va in camera mia e apre l'armadio. Prende vestiti totalmente a caso che io indosso senza farmi problemi. Mentre io mi metto la felpa Jace mi tira su i jeans. Dopo, mentre mi allaccio le scarpe Jace mi fa una coda alta.

Ma dove si trova un ragazzo così?

Salimmo sulla macchinina e Jace mise subito in moto.
Io:"ancora non ho capito dove stiamo andando."
Jace:"ti ricordi le battute del provino?"
Non staccava gli occhi dalla strada.
Io:"si ma..."
Jace:"siamo arrivati."
Mi slaccia la cintura. In questo quarto d'ora passato con Jace non mi sentivo la sua ragazza, ma la sua bambina ( il che non mi dispiace).

Mi apre lo sportello e mi prende per mano.
Jace:"sbrighiamoci."
Ci mettiamo a correre mano nella mano.
Io:"Jace! Ma che cosa fai?! Dove stiamo andando?"
Non ci fu nessuna risposta. Continuava a correre.
Io:"ahi ahi! ew ew! La caviglia."
Alzo solo il piede che mi faceva male. Jace si ferma e sbuffa. Poi guarda lo schermo del telefono. Erano le 16:54. Dopo mi mette sulla spalla e mi porta dentro il set di Henry Danger.

Mi fa scendere.
Scott:"dove diamine è finito?!"
Jace:"siamo qui!"
Scott:"bene. Jace sbrigati e vai al trucco. Emma..."
Scott mise le sue mani sulle mie spalle."
Scott:"vai a mettere i vestiti che sono nel tuo camerino in fondo il corridoio a destra."
Io:"ho un camerino?"
Scott:"sbrigati!"
Io:"ok ok"
Cammino velocemente fino al mio camerino. La cosa strana è che non sapevo cosa ci facevo qui o cosa dovevo fare.

Uscì dal camerino e raggiunto il set mi misi accanto a Scott che aveva davanti un. Piccolo televisore dove si vedeva il set che era la scuola si swellview.
Scott:"ok. In posizione!"
Jace entra in scena e si mette accanto all'armadietto.
Scott:"ok. Riele anche tu in posizione. Emma, tieni il copione e ripassa le tue battute. Sono quelle evidenziate in rosso."
Io presi il copione in mano e cercai di imparare a memoria le battute. Solo quando si è finita la scena Scott riprese a parlare.

Scott:"ok adesso Emma si mette davanti al l'armadietto di Jace e recita le battute."
Io mi posizionai.
Scott:"Emma."
Io:"si?"
Scott:"ricordati che tu sei Jessica e Jace è Henry."
Io annuì.

Scott:"azione!"
*riprese*
Charlotte:"Hey Henry. C'è là ragazza che ti fa paura."
Addenta una brioche.
Henry:"non mi fa paura."
Chiude l'armadietto e subito dietro questo ci sono io.
Jessica:"Hey."
Henry emette un urlo per lo spavento e a quel punto Riele interrompe la scena con una risata.
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Riele:"ahahah. Ok scusate. Mi dispiace. Ahahah posso rifarla?"
Scott:"Prendete un altra brioche e mettete un po' di fard a Emma!"

Abbiamo fatto altri 10 tentativi e scoppiavamo a ridere in ognuno di essi.

Riprendemmo a girare.
*riprese*
Charlotte:"vi lascio da soli..."
Si allontana.
Henry:"Hey..."
Jessica:"Che fai stasera?"
Henry:"Vado al cinema con Jasper e Charlotte."
Dietro Charlotte tossì.
Henry:"vuoi venire anche tu?"
Disse tutto d'un fiato.
Jessica:"mi piacerebbe."
Sorrisi e me ne andai."
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Scott:"stop! Emma sei stata fantastica! Ragazzi ci vediamo domani allo stesso orario. Siete stati fantastici."

Solo io e Jace ce ne andiamo nel camerino per cambiarci mentre Ella, Sean e Riele giravano l'altra scena.

Io:"perché non mi hai detto prima che sono stata presa per fare questa parte?"
Jace:"ci ho provato, ma non ti potevo contattare. Quindi, ho preso la macchina e sono venuto a casa tua."
Si avvicina sempre di più e mettendo la mano dietro la vita mi spinge a sé e con le labbra sfiora le mie facendomi desiderare di mordere le sue.

Aprirono la porta del camerino e io e Jace ci staccamo velocemente. Io mi sedetti sulla poltrona con il telefono e Jace mise un dito sul mento mentre fingeva di essere interessato a un cuscino.
Scott:"Tieni Emma. Le battute che devi imparare per domani."
Credendo che io non lo guardassi fece l'occhiolino a Jace che ricambiò con un sorriso e uscì dal camerino.

Jace mi portò a mangiare sushi nel suo ristorante giapponese preferito è poi mi riaccompagnò a casa.
Jace:"buonanotte piccola."
Mi bacia.
Io:"notte."
Apro lo sportello ed esco dall'auto.
Jace:"Hey."
Io:"si?"
Jace:"Ti amo."
Io:"anche io, ma di più."

Mi dedicò uno dei suoi fantastici sorrisi e mise in moto la macchinina.

Entrai a casa.
Mamma:"ti ho chiamato 19 volte."
Io:"oh scusa mamma. Sul set non si può tenere il telefono accesso."
Mamma:"ah.. quindi ci sei andata! Ti ho chiamato per ricordarti che oggi hai le prove!"
Mia madre mi stritola le costole mentre mi abbraccia.
Mamma:"com'è stato?"
Io:"interessante..."

Andai in camera mia e misi il pigiama. Ad un tratto il telefono cominciò a vibrare.
Io:"pronto?"
Numero privato:"buona fortuna domani?"
Che?






Ciaoooo! E se tipo io finissi la storia con ' e infine Emma si svegliò sul suo letto in Italia che era solo una fan di Jace e lui non sapeva nemmeno della sua esistenza. Era stato tutto un sogno.' Non sarebbe una brutta idea...

Tu mio, io tua. (Jace Norman)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora