Capitolo 45

1.1K 45 15
                                    


Solita felpa, pantaloni militari, capelli disordinati, niente trucco, vivident. Esco di casa.

Arrivati alla stazione di polizia c'eravamo solo io, Xander e sua madre. Appena entro li trovo seduti in un divanetto davanti alla porta della stanza in cui parleremo successivamente.

Xander si alza per salutarmi e stringe la mano a me e a mia madre. Dopo passo dalla madre di Jace e stringo la mano anche a lei.

Siamo tutti seduti sul divanetto e penso guardando la madre di Jace: il padre di Jace di cognome fa Norman e lei è la moglie del padre di Jace. Quindi è la signora Norman. Wow, un giorno porterò il suo stesso nome.

Tizio a caso che lavora alla stazione di polizia:"I Norman e I Criscione possono entrare."
Entriamo cautamente dentro la piccola stanza con un lungo tavolo che ne occupava la maggior parte.

Tizio che lavora alla stazione di polizia:"Fateli entrare."
Entrano in camera Gwen, Davide e Noah che non si azzarda nemmeno a guardare i Norman.

Giudice:"Allora, Emma Criscione e... Dov'è il signor Jason Lee Norman?"
Signora Norman:"È ancora in ospedale."

Giudice:"Ok. Emma..."
Si gira verso di me.
Giudice:"Dimmi...manderesti questi ragazzi nel carcere minorile di Los Angeles?"

Guardo i loro visi. Pentiti e spaventati. Noah guardava ancora in basso, incapace di guardare Xander e sua madre che lo avevamo sempre visto come uno della famiglia. Mi fanno pena.

Io:"Si."
Lo dico in modo deciso e diretto e senza distogliere lo sguardo dai loro volti spaventati.

Giudice:"Per i Norman?"
Signora Norman:"Stamattina siamo stati all'ospedale e Jace ha detto che..."
Mi guarda.
Signora Norman:"Sarà d'accordo con qualunque cosa decida Emma."

Il giudice ritorna a guardarmi.
Giudice:"Signorina Criscione...è sicura.."
Io"Si. Sicurissima."

Usciamo dall'edificio e mi rimetto gli occhiali da sole per proteggere i miei occhi dall'insolito sole splendente di marzo.

Mi faccio lasciare all'ospedale per trovare Jace.

Entrò nella sua stanza, ma prima di entrare controllo, attraverso la piccola finestrella di vetro sulla porta, se sta dormendo.

Abbasso completamente la maniglia, quasi ad appoggiarmi su di essa.
Io:"Ciao."
Jace sorride e io non posso fare a meno di corrergli incontro e abbracciarlo. Dopo alzo lo sguardo su di lui che sorride ancora debole.

Jace:"Come stai?"
Io:"Come va a te!"
Jace:"Ahah io tutto bene."
Io:"Lo sai che resterò qui tutto il tempo, vero?"
Lui mi sorrise.

E infatti fu proprio così. No parlammo per niente della discussione che c'era stata un paio di ore prima con il giudice e i traditori che ci hanno fatto del male.

In quel momento eravamo solo io e lui. Potremmo essere finiti anche sotto un camion, ma se dopo che mi hanno investita starei con lui, non chiederei di più dalla vita.

Mi sdraio nel lettino con lui e guardiamo la TV. Lui ha la mano sulla mia coscia e io ho la mano sopra la sua. Ahaha sembriamo dei vecchietti.

Erano le 20:30 quando mi spostai dal lettino dove Jace già dormiva e io mi addormentai sulla poltrona accanto per non schiacciarlo durante la notte (la notte io non dormo, faccio la lotta con le lenzuola, il cuscino o qualunque cosa mi capiti accanto).

Prima di addormentarmi diedi solo un bacio a Jace sulla fronte.





Hey ciaooooo!!! Penso che rimangano gli ultimi 4-5 capitoli per finire definitivamente la storia. Poi passeremo all'altra di cui i primi tre capitoli, se tutto va bene, dovrebbero uscire tra massimo una settimana.💝👑

Tu mio, io tua. (Jace Norman)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora