Emma'spovv
Ero ancora nel parcheggio a cercare un modo per entrare.
Camionista:"su! Portatele dentro!"
Vidi degli uomini che facevano scendere dal camion dei carrelli con sopra delle scatole nascoste da una coperta lunga che arrivava quasi finì alle rotelle.Passò il primo carrello e poi il secondo.
Ma sei stupida?! Quando il signore si distrae infilati sotto il carrello. Non vedi che stanno entrando da in altra entrata? Non ti potranno scoprire a meno che non fai cazzate.
Una cosa utile finalmente l'hai detta cervelletto!Per mia fortuna arrivò un altro carrello.
Camionista:"fermati un attimo Giacomo! Ho un altro pacco!"
Il signor Giacomo mollò il carrello e con due mani prese il pacco. Sistemato quest'ultimo entrammo dalla porta per
i dipendenti.Riccardo'spovv
Ma dove diamine è finita Emma?! La prof sta per ritornare.
Prof:"Rieccomi!"
EMMAAAAA!!! Urlai nella mia testa disperato.
Prof:"mmm...c'è qualcosa di strano qui..."
la prof si accarezzava il mento con sguardo pensieroso.
Riccardo:"prof! Mi gira la testa...e...e...ho tanto caldo."
Mi alzai e andai verso la cattedra appoggiandomi sui banchi.
Prof:"Frisone vai a posto e non fare lo stupido."
Riccardo:"no prof di ve...ve..veamette..."
Caddi sul pavimento facendo finta di svenire. Sentì la prof dire:'dobbiamo portarlo in infermeria!"Emma'spovv
Appena Giacomo chiuse la porta sono uscita dal carrello. Mi guardai attorno in cerca di un uscita che non mi portasse ad essere beccata. C'era solo una porta, ma serviva un pass per entrare.
Jace'spovv
Sono ancora fermo a fissare il finestrino ad ascoltare stupide canzoni pensando ad Emma. Mi manca tantissimo. Ancora non ho capito perché gli chiedo di ritornare insieme.
Ormai è troppo tardi. Io sono sull'aereo che è già in volo e lei è in Italia con il suo migliore amico.
'Informiamo i signori passeggeri che per mancanza di carburante ritorneremo in aeroporto e l'atterraggio per Los Angeles ritarderà di tre ore.'
Ci fu uno sbuffo da parte di tutti i passeggeri e l'aereo girò per ritornare indietro.Ella era seduta accanto a me.
Ella:"diamine! Noi abbiamo la riunione con Scott!"
Io non risposi. Ma non so perché. Mi sentivo leggermente più sollevato e tirai un sospiro.Emma'spovv
Dipendente:"Giacomo comincia a portarmi gli scatoloni."
Io mi nascosi sotto il solito carrello prima che Giacomo mi potesse scoprire. Prese il primo, il quarto e il nono pacco.Al decimo non potevo aspettare più i sarei stata scoperta! Gli feci uno sgambetto e lui sbattè la testa in un carrello e si tirò sopra di lui la coperta, i pacchi e il carrello.
Gli presi una scheda che accedeva agli armadietti. Provai la carta nella porta che si trovava all'interno della stanza.
Indossai una divisa femminile e presi la targhetta di:'Francesca Licitra'. Uscì coprendomi il volto con il berretto.
Persona:"buongiorno Francy."
Io:"he..hey!"Stavo andando verso le piste, da dove partivano gli aerei, ma un altro dipendente mi mise degli scatoloni di caffè in mano.
Dipendente:"allora Francesca. Devi portare queste scatole di caffè nel bar qui vicino. Ok? Visto che sei nuova ti accompagno per un tratto di strada."
Io:"n...no io non credo sia il caso..."Ci fermammo dove era possibile intravedere il bar.
Dipendente:"sei arrivata."
Detto questo se ne andò. Io rimasi pietrificata. C'erano tutti! Ella, Riele Sean...e...Jace.Mi affrettai ad andare dietro il bancone del bar. Il continuavo a tentare di coprirmi il volto con il berretto. Cominciai a sistemare i dischetti del caffè. Guardavo Jace che mi sembrava un po' malinconico. Poi si avvicinò ed io ero nel completo panico.
Jace:"un cappuccino per favore."Jace'spovv
Eravamo riatterrati in Italia e l'aereo non sarebbe ripartito prima di mezz'ora. Io e i ragazzi andammo a prendere qualcosa al bar.
Non riuscivo a smettere di pensare ad Emma. Pensai a quando eravamo al bar e abbiamo ordinato il cappuccino, quando ci eravamo appena conosciuti. Finalmente è arrivata la barista.
Io:"un cappuccino per favore."
La barista si schiarì la voce tossendo.
Barista:"certo. arriva subito."
Mi sembrava familiare quella voce e anche il modo di fare disordinato che aveva la barista, ma non ci feci caso, ero troppo pensieroso. Arrivato il mio cappuccino andai nuovamente a sedere. Poi si alzò Ella.Emma'spovv
Ho appena servito il cappuccino a Jace. Ma io ancora non ho capito. Ogni giorno che passa sto ragazzo diventa sempre più bello?
Ella:"salve. Potrei avere un cappuccino?"
Io tossisco.
Io:"è sicura di non volere una vecchia amica?"
Mi alzo leggermente il berretto e le sorrido.
Ella:"EMMA?! Che ci fai q..."
Io:"SHHHHHH!"
Misi il dito difronte alle labbra.
Io:"se mi vedono così sarà la fine."
Ella:"oh giusto. Cerchiamo un posto dove ti puoi cambiare."Entrammo nello sgabuzzino e mi cambiai.
Jace'spovv
Ella tornò al tavolo.
Riele:"come mai ci hai messo così tanto per ordinare?"
Ella:"ero indecisa..a alla fine ho deciso di prendere Emma."
Io:"cosa?"
Ella:"salutiamola prima di andarcene dai."Emma uscì dallo sgabuzzino.
Emma:"ciao ragazzi!"
Tutti ci alzammo. Emma abbracciò gli altri per salutarli. Quando arrivò difronte a me avvertivo il suo imbarazzo, infatti, quando l'ho guardata negli occhi diventò tutta rossa.
Emma:"ciao."
Cercò di darmi una pacca nella spalla, ma io la presi e la baciai. Dopo un po' lei ricambiò.
Io:"scusami per come mi sono comportato."Emma'spovv
Alle sue scuse mi si sciolse il cuore. Io cercai in ogni caso di coprirlo con una corazza di ghiaccio.
Io:"e ora che cosa pensi di fare?"
Emma:"per cominciare voglio tornare con te. Quando saremo più grandi ci sposeremo, ci trasferiremo dove vuoi tu, compreremo una bella casa, avremo due bei bambini, invecchieremo insieme e moriremo mano nella mano"
Io non riuscì a resistere. Mi alzai sulle punte, lo presi per la nuca e lo ribaciai. Ancora, ancora e ancora. Poi lo abbracciai e lui ricambiò e mi diede un bacio nella fronte.Ci sedemmo nel tavolo e io raccontai cosa avevo fatto per venire qui.
Io:"...e adesso Riccardo mi sta coprendo. Oddio! Riccardo!"
Mi alzai immediatamente per andarmene.
Io:"mi dispiace, devo andare. Buon viaggio!"
Salutai tutti e corsi fuori.Riccardo'spovv
Aprì un occhio. Ero nel lettino dell'infermeria. L'infermiera e la professoressa sono appena uscite. Aspetta. Questo vuol dire che la prof andrà a controllare cosa c'è di strano! E ancora Emma non è arrivata!
Corsi e spalancai la porta della classe.
Io:"posso spiegare!"
Prof:"spiegare cosa?"
Accanto a me c'era Emma seduta sul banco che mi salutava con la mano. Io ritornai a guardare la professoressa.
Io:"spiegare...come...faccio...a..a..sentirmi meglio...in così poco tempo!"
'Driiiiin' la campanella suonò e tutti presero lo zaino e andarono fuori come se nulla fosse. Emma mi affiancò sorridente.
Emma:"allora, andiamo? Sono le 17:00. Si è fatto tardi."
Ciao ragazziiii!!! Vi sta piacendo? Spero di sì.❤️❌
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Tu mio, io tua. (Jace Norman)
FanficEmma è andata a Los Angeles per le vacanze natalizie. E casualmente incontrerà il suo idolo. Leggete se volete farvi i film mentali su Jace. 👍🏻