Capiolo 7

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Emma'spovv

Eccoci qua. 25 dicembre. È Natale e io lo trascorrerò a casa. Almeno ce la mia famiglia. Senti aprire la porta di camera mia.
Mamma:"ciao tesoro. Ti volevo dire che questa sera sarai da sola a casa e sarai sola fino a domani mattina alle 10:30."
Io:"come sarebbe a dire?!"
Mamma:"oh bambina mia! Non te la prendere fa parte della tua punizione."
Mi da un bacio sulla fronte ed esce dalla mia camera. Io rimango seduta sul letto a guardare il pavimento imbronciata e pensavo tra me e me:'come non detto'.

Mamma:"noi stiamo andando!"
Io salutai con un debole 'ciao'. Pensandoci bene è da un bel po che non chiamo Riccardo con Face time. Ho tante cose da raccontargli.

Io:"Richaaaaard!"
Riccardo:"heyyyy"
Io:"è da un bel po che non ci sentiamo. Ti devo raccontare tante tante cose."
Riccardo:"spara."
Io:"prima cosa ho incontrato Jace norman, ci siamo fatti fidanzati e adesso la sua ex cerca di rovinarmi la vita."
Riccardo:"non ci credo."
Gli mostrai una foto incorniciata dove c'eravamo io e lui che stavamo passeggiando mano nella mano.
Riccardo:"oh caspitecaspi!"
Parlammo per un altra ora.

Dopo aver guardato un film e aver finito due pacchi di pop corn vibrò il telefono. Risposi alla chiamata.
Io:"amore."
Jace:"vita. Quindi oggi non vieni, vero?"
Io:"no."
Jace:"almeno c'è la tua famiglia."
Io:"non c'è neanche quella."
Jace:"e quando torneranno?"
Io:"domani alle 10:30."
Jace:"ah. Ho capito."
Io:"scusa piccolo ma devo staccare. Ho il cellulare scarico."
Jace:"ciao piccola."
Misi il telefono sotto carica. E con un piacevolissimo Calduccio o mi accucciai nell'angolo del divano.

Aprii gli occhi. La vista ancora appannata vide per prima cosa la televisione che stava trasmettendo un episodio di Henry Danger. Presi il telefono. Erano le sette e mezza. Avevo fame e ordinai una pizza dato che non sapevo cucinare. Dopo neanche 5 minuti suonò il citofono.
Io:"chi è?"
Citofono:"ehm...ehm... pizza!"
Aprì il cancello.
Io:"salga pure."

Aprii la porta e guardai le tasche.
Io:"allora quanto le... Jace!"
Jace aveva indossato un paio di baffi finti e aveva in mano un cartone della pizza.
Io:"che cosa ci fai qui da solo?"
Jace:"oh non sono da solo."
Salirono per le scale anche Riele, Sean ed Ella. Ella aveva i regali che avevo acquistato e Sean aveva un piccolo albero di Natale.
Io:"perché?"
Sean:"per l'atmosfera natalizia."
Io:"no! Ahahah dico perchè siete venuti da me?"
Jace:"non mi andava di lasciarti da sola."
Mi presa il mento con due dita e mi alzò la testa. Poi mi sorrise.

Sean:"okay okay adesso basta fare i piccioncini e guardiamo un bel film!"
Sean aveva portato tre film: rufus, halloween e un film di Natale che non ho mai visto. Ci buttammo tutti sul divano con il camino acceso. Jace sdraiato sul divano mi fece cenno di sdraiarmi davanti a lui e appena lo feci passò il braccio attorno a me stringendomi sul suo petto. Accanto a noi erano seduti: Riele, Ella e Sean. Tutti ci stavamo godendo Rufus. Alla fine del primo film suonò il citofono.
Io:"chi è?"
Citofono:"pizza!"
Aprii il cancello e presi la pizza. Jace mi diede anche quella che aveva portato lui e io le tagliai e le portai agli altri. Sean fece partire il secondo film. Jace si era seduto per mangiare la pizza e quandò finì appoggiai la testa sulle sue gambe e mi accucciai. Tutti eravamo coperti dal plaid gigante.

Quando finimmo di guardare tutti i film giocammo a Monopoly e poi a poker.

Riele:"è 01:30 andiamoci a mettere i pigiami."
Io :"dormirete qua?!"
Tutti annuirono. Le ragazze si misero i pigiami in camera mia e i ragazzi se lo misero in bagno. Ci riunimmo intorno al piccolo e malconcio albero di Natale che aveva portato a Sean e cominciammo ad aprire i regali. Ella ricevette: una salopette e dei trucchi. Riele, invece: delle scarpe e due maglioni. Sean ebbe: una camicia, una felpa è un orologio. Jace ricevette: una camicia, un oroglogio ed esclusivamente da parte mia, un bracciale con mezzo cuore. Nel io mezzo cuore c'era scritto 'e' e nel mio c'era scritto 'j'. Era il momento di aprire i miei regali. Da parte di Ella una felpa.
Io:"ohh! È quella che volevo!"
Sean:"ma io quella felpa l'ho vista nel reparto maschile."
Io:"...può darsi..."
Poi da parte di Riele e Sean i film che avevamo visto e infine tutti si girarono verso Jace in attesa. Jace mi disse all'orecchio:
Jace:"guarda fuori dalla finestra."
Io mi alzai emozionata e mi affacciai.
Io:"ma io non vedo niente."
Mi voltai e rimasi a bocca aperta. Jace portava da me un orsacchiotto gigante! Appena me lo diede mi baciò.
Jace:"buon natale piccola."
E mi sorrise.

Mi misi a parlare di come isabela mi aveva fatto passare per ladra. Quando Jace mise le braccia intorno a me e appoggiò il mento sulla mia spalla. Siccome mi faceva il solletico cercai di mettermi nella sua posizione ma lui era troppo alto. Mi misi sulle punte.
Io:"perchè sei così alto?"
Lui si piegò.
Jace:"tu perchè sei così bassa?"
Misi il broncio come una bambina.
Jace:"ah vieni qui!"
Mi prese in braccio e mi baciò.

Ci sistemammo nei sacchi a pelo. Ogni sacco a pelo stava su un letto. Solo io e Jace ci coricammo normalmente nel letto matrimoniale. È stato bellissimo. È stata bellissima la sua mano che partiva dalla mia nuca e andava a finire sul mio sedere. È arrivata lì, la mano fa in modo di stringermi di più a lui. Io mi lasciai andare.

Jace'spovv

Prendo Emma per il sedere e la avvicino ancora di più a me. Le metto la mano dentro la maglia e le accarezzò la schiena sfiorandola. Dopo si rilassa e si addormenta sul mio petto. Io mi addormentai nel profumo dei suoi capelli.

La sveglia suonò alle 9:30. Un ora prima che arrivassero i genitori di Emma. Aprii gli occhi e guardai accanto a me Emma che dormiva ancora come un angelo. Poi lei si svegliò anche e mi guardò ancora assonnata.
Io:"buongiorno piccola."
Emma:"buongiorno piccolo."
E le diedi un bacio.

Prima di alzarmi da quel letto aspettai che tutti gli altri si svegliassero e io nel frattempo mi facevo le coccole con Emma.

Quando si alzarono tutti, mettemmo a posto il porcile che avevamo fatto e salutammo Emma, per poi uscire dalla porta.

Emma'spovv

Ahaha. Sono fantastici. Se potessi lo adotterei.

Rientrarono a casa i miei genitori e feci finta di annoiarmi.
Mamma:"oh...ancora arrabbiata?"
Io la guardai imbronciata e quando cambiarono stanza mi scappò un sorrisetto.

Questi giorni di punizione passarono velocemente fra chiamate con Ella e Jace, Face time con Riccardo e film noleggiati ma finalmente siamo giunti al 30.

Appena accesa la connessione dati il telefono cominciò a vibrare e non la smise più. Stavano arrivando una valanga di messaggi ma non sapevo da chi quindi decido di aprire whatsapp.





Ciaooooooo!:) quando rileggo questo capitolo penso:' perchè non accade realmente a me?!'😭😭😭. Vabè in ogni caso nel prossimo capitolo ci sará una piccola sorpresa. ;)❤️

Tu mio, io tua. (Jace Norman)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora