Capitolo 13

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                      Emma'spovv

Mi svegliai ancora nel lettino. Collegata di nuovo a questi stupidi aggeggi. Ero ancora debole.

Quel perfetto silenzio fu interrotto dalla porta che si aprì.

Dottore:"signorina, ha delle visite."
Con mia enorme sorpresa entrò dalla porta isabela. Stavolta non aveva il suo sguardo minaccioso ma più che altro tenero. La botta presa alla testa deve essere stata davvero forte per pensare queste cose.

Isabela:"ciao"
Io alzai la mano per salutare.
Isabela:"senti, mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto. Non te lo meritavi per niente. Sono sempre stata gelosa."
Io le accennai un sorriso.
Isabela:"sono venuta per scusarmi."
Tagliò corto.
Isabela:"e...se vuoi possiamo essere amiche."
Io allungai la mano e lei la strinse e poi mi abbracciò.

Dopo entrò Jace.
Jace:"che cosa succede?"
Isabela:"io e Emma siamo diventate amiche."
Mi sorrise mentre teneva ancora la mia mano.
Jace:"ok forse sono così sotto Scock che ho le allucinazioni."
Tutti ridemmo. Con questo argomento non mi ero accorta che Jace era entrato con un mazzo di fiori. Lui si guardò la mano con il mazzo di fiori. Io sospirai e gli mimai con la bocca 'i love you'. Lui me li lascia sul ventre e poi mi bacia.

Ora potevo dire che andava tutto bene. Io non stavo morendo, la mia nemica era ormai mia amica, avevo degli amici fantastici e io e Jace siamo tornati insieme.

Passai tutto il giorno sul lettino e a ricevere visite. Già di sera stavo molto meglio. Riuscivo a sedermi. E domani sarei partita per ritornare in Italia nella mia solita città. Un momento, ma Jace non sapeva nulla!

Io:"grazie amore. È un bellissimo regalo di arrivederci."
Jace:"perché?"
Lo vidi subito preoccupato.
Io:"non lo sapevi che domani parto?"
Jace:"no, per niente."
Io:"oh perdonami."
Me lo tirai e gli diedi un bacio e un tutto questo isabela sorrideva.

Stamattina mi svegliarono i miei genitori. Erano le 9:30. Mi fecero uscire dall'ospedale. Ormai stavo benissimo, come prima. Potevo camminare perfettamente, solo il dottore mi avvertì che non potevo correre per una settimana.

Arrivati all'albergo facemmo le valigie. E raggiungemmo l'aereoporto alle 11:30. Con mia grande sorpresa trovai i ragazzi già lì.
Io:"che ci fate qui?"
Riele:"non potevamo farti andare via senza salutarti."
Ci abbracciamo tutti e 5.
Ella:"comunque io e Mace stiamo insieme."
Io:"WOW! Te l'avevo detto io!"
E la abbracciai.
Jace:"tu un giorno mi farai impazzire!"
Io risi e mi buttai fra le sue braccia. Ci guardammo con sguardi innamorati.
Sean:"non smetterai di farmi ridere. Ahahahah."
Abbracciai anche lui.
Riele:"questo vale anche per me!"
Abbracciai Riele ed esattamente alla fine dell' abbraccio arrivò di corsa isabela.
Isabela:"scusate sono in ritardo. Scusa ancora per tutto quello che ti ho fatto."
Allungo le braccia verso di me in cerca di un abbraccio. Io la abbracciai e poi mi diressi verso l'aereo.
Jace:"tornerò a trovarti per il tuo compleanno!"
Io, in risposta, mi voltai e sorrisi.

Salì sull'aereo e li guardavo dal finestrino. Se un mese fa mi avessero detto che sarei diventata amica del cast di Henry Danger e la ragazza di Jace Norman non ci avrei mai creduto. Questi pensieri annegarono in poco tempo in un sonno profondo.

Mi svegliai in Italia. E appena tornata a casa mi mancava tantissimo Los Angeles. La prima cosa che feci fu informare Riccardo del mio ritorno. Lo feci venire a casa mia e appena mi vide mi abbracciò. Tornammo alle nostre vecchie serate a guardare film ecc. è così fu anche per la domenica.

La depressione cominciò ad arrivare con un solo pensiero.





Ciauuuuuu!:) vi sta piacendo? So già come continuaree

Tu mio, io tua. (Jace Norman)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora