Capitolo 19

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                        Jace'spovv

Ero di nuovo per terra a causa della botta che mi ha fatto prendere il pugno di Davide. Ero ancora un po' stordito.

Lui mi ha preso per la camicia e stava per caricare un altro pugno da spararmi in faccia. Ma ad un certo punto si fermò. Cadde a terra anche lui.

Emma gli aveva dato una padellata!

                   Emma'spovv

Non mi andava di aspettare in macchina. Quindi, ritornai lì senza farmi vedere. Vidi Jace che stava venendo verso la macchina, ma nemmeno il tempo di uscire dalla stradina che Davide gli dà un pugno fortissimo nella spalla. Jace cade stordito.

Non potevo rimanere a guardare. Sgattaiolai verso i cassonetti e presi un arma qualunque.

Nel frattempo Davide stava per caricare un altro pugno. Io arrivai in tempo e gli diedi una padellata in testa.

Jace:"dove l'hai trovata quella?"
Io:"nella spazzatura."
Risposi ridendo.
Io:"se fossi rimasta in macchina a quest'ora saresti morto."
Gli porsi la mano per aiutarlo ad alzarsi.
Jace:"ah ah... molto divertente."
Ironizza alzandosi e pulendosi la camicia.
Io:"e scusa se non te l'ho detto, ma..."

Mi fermai nel sentire la voce tremolante di Davide.

Davide:"adesso io pubblicherò ovunque il tuo video!"
Uscì il telefono dalla tasca. Io guardai preoccupata Jace in cerca di aiuto. Lui prese la rincorsa e prima che Davide potesse premere il tasto 'invio' Jace gli fece volare il telefono con un calcio.

Davide:"noooo! Adesso me lo devi pagare frocio!"
Io:"no! Dopo che avrò raccontato tutto ai tuoi genitori."
Io e Jace ci allontanammo da quella strada e raggiungemmo la macchina.

Erano le 19:00 ed io e Jace eravamo appena arrivati a casa. Quando aprì la porta della camera trovai gli altri seduti ancora a terra che ci guardavano.

Io ridevo ancora.

Poi in coro tutti dissero 'ciaooo'. Sembravano tra le nuvole.
Io:"allora...continuiamo?"
Riprendemmo a giocare a obbligo o verità.

Guardai l'orario.
Io:"scusate, ma devo andare a casa a mangiare."
Ella:"ti accompagnano noi!"

                     Jace'spovv

Dopo aver giocato ancora un po' a obbligo o verità Emma ci avvisò che doveva andare a casa e nel frattempo mi arrivò un messaggio.

*messaggi*
Futura suocera!❤️:'siamo pronti'
Io:'ok'
Guardai Ella e senza farmi vedere da Emma annuì come per dire:'è ora'.

Ella:"ti accompagniamo noi!"
Uscimmo tutti dalla camera e andammo a casa di Emma.

                      Emma'spovv
Entrammo a casa mia e accesi la luce.
Io:"non ci dovrebbe essere mia madre."
Persone:"sorpresa!"

Saltarono fuori un paio di amici. Riccardo si avvicinò a me.
Riccardo:"buon compleanno!"
Io:"sei stato tu a organizzare tutto questo?!"
Riccardo in risposta allungò le braccia e io lo abbracciai.

                        Jace'spovv

Appena quel Riccardo abbracciò la mia piccola mi irrigidì. Ero arrabbiato, ma mi sono trattenuto. Dopotutto sono migliori amici e io non ho il diritto di mettermi in mezzo fra lei e le sue amicizie.

I genitori di Emma erano a fare la torta dalla nonna di Emma quindi non sarebbero tornati prima di due ore e mezza.

Io ed Ella andammo a collegare le casse e mettemmo la musica a palla. Nel frattempo Sean e Riele andarono a prendere le bibite e le patatine da mettere sul tavolo. Tutti gli invitati stavano ballando. Appena finito di sistemare le casse Emma mi raggiunse.

Emma:"mi concede questo ballo signor norman."
Fece un piccolo inchino. Suonò il campanello.
Io:"si, però un attimo tesoro."
Le sorrisi e andai ad aprire.
Dj:"allora amico dove devo mettere la mia roba?"
Io:"sul palchetto, tra le casse."
Balbettai un po' nel tentativo di parlare in italiano. Il Dj capì lo stesso e andò a posizionarsi. Aveva portato anche le luci roteanti e la macchina per il fumo.

Dj:"ok ragazzi siete pronti?"
Con la musica ad alto volume che faceva da sottofondo era difficile sentire il 'woooooooo' che avevamo fatto gli invitati.

Partì un mix di canzoni. Camminavo per cercare Emma ma non si capiva esattamente dove stavo andando perché si vedeva a scatti a causa delle luci. Scontrai una ragazza. Capì che era Emma dalla voce.
Emma:"sei tu tesoro?"
Mi palpò la faccia. Evidentemente non vedeva nemmeno lei.
Jace:"si tesoro. Sono io."

La presi per i fianchi e le sue mani calarono sul mio collo. Ad un certo punto non riuscì più a resistere alla tentazione e la baciai.

Dopo almeno un minuto che ci stavamo baciando abbiamo ripreso a ballare. Si vedeva che Emma aveva fatto danza.
Io:"che tipo di danza hai fatto?"
Emma:"facevo latino americano e samba."
Io:"mmm...fammi vedere come ti muovi allora."

La girai dalla parte opposta e a ritmo di musica oscillava i fianchi. I miei occhi erano fissati sui suoi fianchi e...probabilmente...anche sul suo...sedere...
Jason lee norman sei un pervertito!
Questo non lo posso negare caro cervello.

Emma si abbassava e non smetteva di muovere i fianchi. Le mie mani erano poggiate sulle sue spalle e quando si rialzò ritornarono sulla sua vita. Poi, oscillando i fianchi, si rigira verso di me.

All'improvviso si ferma.
Emma:"andiamo a prendere da bere."
Io ero distolsi lo sguardo dai io i fianchi e le risposi.
Io:"oh...sì certo."
Andammo al tavolo e ci sedemmo vicino ai ragazzi. Come al solito Sean e Riele hanno ballato come dei pazzi. Ella cercava di ballare con loro. C'erano altri ragazzi che volevano ballare con lei, ma Ella rifiutava perché è fidanzata con Mace.

Riccardo si unì a noi.
Riccardo:"hey ragazzi! Come andiamo?"
Emma:"Hey Riccardo. Grazie ancora per la festa."

Cosa?! Ma stiamo scherzando?! E io chi sono? Il vicino della porta accanto?

Emma:"tesoro vado a prendere da mangiare."
Io:"vai pure piccola."

Mentre aspettavo Emma un gruppo di ragazze difronte a noi bisbigliava e riuscivo a comprendere anche delle risatine. Poi si avvicinarono tre ragazze. Quella a sinistra era bionda con gli occhi castani e indossava un vestitino corto e stretto che le metteva in risalto il sedere, tutte e tre avevano un vestito del genere. Quella a sinistra era rossa e riccia con gli occhi verdi. Infine quella al centro era mora con i capelli leggermente mossi e con gli occhi azzurri.

Io:"ciao ragazze. Posso aiutarvi?"
Cominciarono a fare piccole risatine e a scambiarsi sguardi fra di loro. Io rimasi seduto è indifferente.

Ragazza mora:"beh.. io sono Kat, lei è Cloe e lei è chris."
Io non sapevo che dire quindi risposi solo:'...oookay...'

La mora si avvicinò a me e cominciò a passare le sue unghie lunghe e smaltate sul mio petto. Mi facevano venire i brividi.

Kat:"Andiamo a noi..."




Ciauuuuuu :) curiosi eh? Vi ho già augurato buon anno? Vabè lo faccio adesso. Happy new year guysss!❤️🎊

Tu mio, io tua. (Jace Norman)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora