Con le dita spezzettavo la barretta di cioccolato in tanti pezzi, talvolta mettendone uno in bocca e gustandomene il dolce sapore.
«Mi spiace ancora, Calum, per essere venuta qui alle 9 del mattino, questa notte anch'io non sono riuscita a dormire» gli dissi masticando un pezzetto di cioccolato. Guardai come fissava assorto il pavimento, elegantemente appoggiato al bancone della cucina, e pensai che probabilmente non mi aveva ascoltato.
«Dobbiamo stabilire delle regole?» domandò dopo un momento tornando a guardarmi.
«Come?» replicai confusa.
Lui sospirò e si mise a sedere davanti a me «Se io accettassi questa cosa di fingere di essere il tuo fidanzato...»
«Solo ragazzo, fidanzati si dice quando stai per sposarti» lo corressi in fretta.
«Okay» ribatté «Solo ragazzo. Allora, se io fingessi di essere il tuo ragazzo, dovremmo stabilire delle regole?» continuai a non seguirlo. Assorta, mi portai un pezzo di cioccolato tra le labbra.
«Che tipo di regole?» dissi.
Si passò la lingua sulle labbra «Del tipo se dobbiamo fingere anche con gli altri. Tipo tu stabilisci la regola che dobbiamo essere per tutti una coppia, quindi dobbiamo sempre comportarci da coppia»
«Perché dovrei essere io a fare le regole?» corrugai la fronte.
«Perché sei tu che hai proposto questa cosa» rispose calmo. Incrociò le dita tra loro, iniziando a giocarci in modo, però, agitato.
«Cosa c'entra, se decido di stabilire la regola che dobbiamo obbligatoriamente pomiciare sul bancone del bar anche tu avrai da dire la tua» mossi la testa, stranita dalle sue parole.
Il suo sguardo vagò un attimo prima della sua risposta «Certo, ovvio, ma starà a me decidere se accettare o rifiutare le tue regole. Facciamo così, dimmi le regole e io vedrò se accettare oppure no»
Poi aspettò. Lo guardai, cercando di capire se stava scherzando o cosa. "Vuole davvero che stabilisca delle regole?"
«Oh, beh...» mi decisi a dire «Dovremmo solo fare finta di stare insieme al bar, quando entra Dominic. È per lui che facciamo tutto questo, e io vorrei solamente che cedesse vedendo che sono perfettamente felice e che non ho intenzione di ritornare con lui» spiegai. Mi sembrò di essere stata chiara.
«Non hai stabilito una regola, hai solo spiegato il tuo piano» ribatté lui.
«Ma che hai Calum? Perché fai così?» domandai stizzita, sia dal suo tono che dal comportamento agitato.
«Non voglio assolutamente che ti accada qualcosa. Se questo tipo è così pericoloso come dici tu e noi non costruiamo bene la storia, potrebbe finire male» poi serrò le labbra, facendo gravitare lo sguardo su di me e sulla cucina.
Dopo qualche minuto di silenzio ripresi la parola «Accetterai qualsiasi condizione deciderò, vero?»
Rimase zitto per qualche secondo «Sì, certo che lo farò»
«La mia è un'idea veramente pazza, Cal» ribattei teneramente.
«E questo dice quanto sia pazzo io» disse con un sorriso «Allora decretiamo le regole insieme» annuì vigorosamente prima di prende un bloc-notes e una penna.
«Vuoi scriverle?» lui fece solo un cenno positivo.
«Con gli altri come ci comportiamo?» domandò.
«Normalmente, non sono loro che dobbiamo ingannare» risposi semplicemente.
Calum mi guardò lasciando sospesa la penna sopra il foglio «Ma se dovesse fare attenzione? Poi dovremmo stare costantemente allerta per vedere se entra o non entra, se è presente o no. Angie, è più semplice se non diciamo niente a nessuno. Facciamo finta di stare insieme così che tutti ne siano convinti, se Dominic dovesse chiedere in giro? Almeno anche altre persone sosterrebbero la storia» mi fissò mentre io fissavo lui, allibita «Non ti pare un giusto ragionamento?»
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My (Fake) Boyfriend || Calum Hood
FanfictionBussai. Nemmeno un rumore provenne da dentro, così riprovai, con più forza. «Ehi ehi, tranquilla» esclamò il moro aprendo la porta con una faccia assonnata «Ti rendi conto che per me è notte fonda al momento?» Giocai con le mie dita «M...