- I'm Sorry -

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Io e Calum non ne parlammo. A quanto pare né io né lui ci sentivamo in colpa, o a disagio, oppure insoliti, o anche diversi in qualche modo da quando ci eravamo baciati. Anzi, da quel momento quei piccoli baci a stampo erano diventati consuetudine al locale.

Calum mi accompagnava la sera? Mi baciava prima di iniziare a suonare. Veniva al bancone per chiedermi qualcosa da bere? Si sporgeva baciandomi come ringraziamento. Andavo vicino ai ragazzi, per qualunque ragione? Mi baciava prima che scappassi di nuovo a lavorare. Era normale, e iniziava a piacermi parecchio.

«Vuoi una patatina?» gli chiesi porgendogli il pacchetto. Sorridendo, infilò la mano nel sacchettino prendendosi una manciata di patatine.

Mi sbriciolò tutto il divano sgranocchiando quel diamine di snack, al punto che mi pentii di avergliele offerte. Mi alzai dal divano per andare a prendere uno straccio «Sei un danno» dissi.

Cal si mise a ridere «Sono il tuo danno preferito»

«Non tirartela troppo» risposi tornando «Sei comunque un danno» ma sorrisi anch'io.

Quando tornai a guardarlo mi ritrovai il suo sguardo addosso, sufficientemente serio da farmi preoccupare. Corrugai la fronte e aspettai che parlasse.

«Dovremmo parlare?» fece. Ormai il film non interessava più a nessuno.

«Di cosa?»

«Lo sai di cosa»

Mi morsi il labbro, risiedendomi accanto a lui «Dovremmo?»

«Penso di sì» annuì, continuando a fissarmi.

«Ma tu vuoi parlarne?» io non volevo.

«Penso di sì» ripeté.

Ma io non dissi nulla, così restammo in silenzio a guardarci, almeno fino a quando non suonò il mio cellulare. Per un attimo non lo sentii, o forse lo ignorai, ma poi mi alzai per rispondere.

«Pronto?»

«Signorina White, è passata dalla centrale qualche giorno fa. È libera in questo momento?» e appena sentii la voce il cuore iniziò a battermi più forte.

Tornai seduta sul divano e inserii il vivavoce «Certamente, parli pure»

«Ho fatto qualche ricerca, trovando l'indirizzo di casa del signor Kyler qui a Sydney. Purtroppo mi duole dirle che l'appartamento da lui affittato è in disuso da piuttosto tempo, e che non siamo capaci di rintracciare l'abitazione in cui lui vive al momento: abbiamo ipotizzato possa stare da qualcuno dei suoi amici o parenti. Ho rintracciato i genitori, telefonando e chiedendo notizie del figlio, ma mi hanno confermato di non sentirlo da circa sei mesi, e che lui ha decisamente troncato i rapporti con loro»

«Vuole dire che non c'è modo di poter sapere dove si trova al momento? O come si muove?» chiesi io in un impeto.

«Mi spiace, ma no. Non c'è modo di sapere in che luogo si trovi adesso»

«Non avete modo di capirlo dalla carta di credito per esempio? Oppure riuscendo ad individuare il telefono?»

«Posso provare a chiedere un permesso per la carta, ma non essendoci prove concrete nei suoi confronti non posso garantirle che questo ci porterà a qualcosa. Signorina White, il signor Kyler le ha dato fastidio negli ultimi giorni?»

Feci mente locale, ma poi capii che l'ultima volta che l'avevo visto era stato circa cinque giorni prima, quando avevo baciato Calum «Si è tenuto lontano dal mio luogo di lavoro negli ultimi giorni, l'ultima volta che l'ho visto è stato circa cinque giorni fa»

«Ha ricevuto altre minacce? Oppure ha qualcosa da dirmi che possa cambiare la situazione?» domandò ancora.

Sentii le dita di Calum scivolare tra le mie, poi me le strinse «No, niente minacce. In effetti sembra quasi sparito»

Mi sembrò di sentirlo esitare «Allora, signorina, è ancora intenzionata ad agire contro il signor Kyler?»

«Sicuramente» risposi veloce, e non mi sentii di aggiungere altro, strinsi solamente la mano del moro.

«Va bene, signorina White, per il momento questo è tutto quello che posso dirle. Mi dispiace per la sua situazione»

«Grazie per l'aiuto, agente» e poi la telefonata si chiuse.

Restammo in silenzio, mano nella mano, seduti sul divano di casa mia. Avevo lo stomaco sottosopra.

«Stai bene?» mi chiede lui.

Lo guardai, fissandolo nelle pozze scure «Sì» sussurrai. Ma non ero convincente.

«Vieni» e aprì le braccia. Mi rifugiai contro di lui, stringendomi e sospirando sulla sua spalla, mi sentii sollevata quando le sue mani iniziarono a fare su e giù lungo la mia schiena. Ero calma, ero a casa.

«Angie, non devi preoccuparti» mormorò.

«Non ci avevo pensato fino ad oggi» confidai «Era sparito»

«Continua a non pensarci, è più giusto» io annuii contro la sua spalla. Lo feci, eliminai dalla mia mente Dominic.

Calum mi allontanò e mi passò le dita sulla guancia, facendomi una piccola carezza, poi dolcemente mi baciò. Non mi ero mai sentita più al rifugio come in quel momento, con le labbra piene di Calum premute contro le mie.

«Dobbiamo parlarne» mormorò lui appena si staccò da me. Annuii, sporgendomi di nuovo. Era la prima volta che mi baciava in privato e non in pubblico.

«Voglio parlarne» insisté, ma non continuò appena gli strinsi le spalle per tenerlo più vicino. Avvertii le sue mani scivolare esitanti sulla mia vita per poi stringerla, mentre mi spingeva indietro per farmi stendere sul divano. Le dita fredde sollevarono l'orlo della maglietta e Calum tremò sotto le mie mani; quando le feci scivolare lungo il collo sentii distintamente il suo cuore battere forte e veloce.

«Angie» e voltò la testa per poi infossarla nell'incavo del mio collo «Io... ti prego... non adesso, non adesso» stringendo forte le mani sulla mia vita.

«Cal, tranquillo» ci tirai a sedere e lo guardai stringere i pugni e strizzare gli occhi.

«Mi dispiace» disse saltando in piedi «Mi dispiace, mi dispiace»

«Calum, per cosa? Non è successo nulla» ma lui era già vicino alla porta.

«Non così, non adesso. Mi dispiace, ma per me non va bene» spalancò l'ingresso e si buttò fuori. Lo seguii uscendo scalza.

«Calum!» e lui si fermò sulle scale, alzando lo sguardo per guardarmi. Vedevo il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente, le mani scosse da tic nervosi e gli occhi spaventati.

Mi fissò per un attimo, immobile sulle scale «Scusami» prima di scappare via. 


Qualcuno immagina il perché della reazione di Calum? Cosa ne pensate? Lasciate una stellina e un commento ;-) Ci rivedremo nel prossimo capitolo? Bye <3

My (Fake) Boyfriend || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora