capitolo 1

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L'immagine qui sopra rappresenta Eva , però immaginatela uguale solo con i capelli biondi .
Mi presento sono Eva ho 16 anni ho i capelli biondi e gli occhi marroni e sono umana o almeno fino a qualche giorno fa, quando ho compiuto i miei sedici anni.
La mia è stata una vita difficile, quando ero piccola vedevo papà e mamma litigare tutte le sere e io che piangevo cercando di farli smettere, ma un giorno papà diede un pugno a mia madre e da quel giorno quando litigavano andavo nella mia camera, mi mettevo in pancia in giù sul letto con il cuscino sopra la testa per non far vedere le mie lacrime. Da lì in poi mi chiusi in me stessa avendo paura di esprimere ciò che penso ,perché era proprio quello il motivo per cui i miei genitori litigavano, passarono gli anni e le uniche persone ad essermi vicino era mio nonno Alessandro e mio zio Francesco. Alla fine delle elementari trovai la mia prima migliore amica, ma poi tutto accade così velocemente: quando finalmente eravamo in prima media il 29 Ottobre morì mio zio Francesco e mio nonno Alessandro qualche giorno prima era entrato in coma. Io ero disperata, sconvolta e davanti alla mia famiglia trattenevo le lacrime, ma quando finalmente ero sola , nel buio della notte mi lasciavo andare sfogandomi e rivolgendomi alla luna e le stelle, che riuscivano con quel silenzio ad ascoltare ogni mia parola e nel cielo  vedevo il viso di mio zio che mi sorrideva e questo mi calmava .
Mi ero chiusa in me stessa una seconda volta, quando ero in classe era come se non ci fossi, alcuni compagni dicevano che zio era morto perchè secondo loro era un drogato, ma io sapevo che non era così, quelle persone, che gli parlavano male per me erano dei mostri, di quelli veri che usano la lingua, poiché  sono le parole a uccidere le persone, perché se usassero le armi é un attimo, perché dopo quello sei morto, non senti emozioni, invece le parole rimangono impresse nella mente e nel cuore, soprattutto perché parlavano senza conoscere .
Perché non parlavo venivo considerata asociale e siccome ero cicciottella mi prendevano in giro.
Ma poi successe una cosa che letteralmente aveva messo fine alla mia vita, l'estate quando era già finita la seconda media morì lasciandomi sola anche lui, mio nonno, l'unico che era rimasto al mio fianco, ma quel giorno anche lui se ne andò da questo mondo pieno di ingiustizie e di mostri travestiti da persone. In quel momento non vedevo nessuna luce in quel tunnel oscuro, solo il mio corpo diventato un contenitore di tristezza e rimpianti.
Quando credevo fosse tutto finito e volevo morire ed era proprio in quel momento che ho visto una luce, un dono, avevo trovato una seconda migliore amica ma molto più speciale, mi ha aiutato a socializzare e a uscire da quel tunnel, mi aveva restituito il sorriso, la felicità che mi è stata tolta, quella amica si chiama Daniela è stata una persona e forse quella più importante, ma pultroppo come ogni cosa bella fini, perché lei si trasferì a Roma . Ma è stato grazie a lei che ho avuto la forza di andare avanti, di non arrendermi, di non desiderare di morire. Infatti grazie alla fiducia in me stessa che avevo ritrovato riuscì a farmi delle nuove amiche Lorena, Silvia, Valentina e Francesca.
Lorena è bassa con i capelli castano scuro gli occhi cioccolato, invece Francesca anche lei un pò bassa, ha i capelli castani scuro e le punte bionde e ha gli occhi castani quasi neri , Valentina è alta quasi quanto me ha i capelli castani con le mesh bionde e gli occhi marrone chiaro ed infine c'è Silvia è alta anche troppo e ha i capelli castani gli occhi del medesimo colore.
Il primo giorno di superiori incontrai Michela una ragazza un pó tappa con i capelli lunghi e castani scuro e gli occhi erano all'interno marroni poi ambrati ed infine verdi sono bellissimi, ma lei li odia. Anche se può sembrare una persona scontrosa è dolce avvolte e altre volte reagisce in modo istintivo, ma tutto sommato è simpatica. Mentre ero in prima superiori cominciai a diventare più magra .
Ed ora credo di essere arrivata al peso e volume giusto per il mio corpo, ora sono magra e di media statura mentre prima ero abbastanza bassa.
Tornando al presente
Oggi è il mio primo giorno di scuola qui a Subiaco in questa cittadina sperduta in provincia di Roma.
Ho compiuto 16 due giorni fa, l'undici settembre.
Sono le sette e mezza e cominciò a correre per arrivare alla fermata dell'auto e chiamo Silvia per vederci nel nostro punto di incontro dove di solito ci sono anche Francesca, Valentina e Michela.
~ Silvia ci vediamo al nostro punto di incontro, mi raccomando aspettami~
~ok Ev ~
~ a dopo Sissi~ .
Mia madre mi ha avvertita che ci sono dei nuovi vicini che abitano alla villa affianco alla nostra. Mentre salgo vedo un ragazzo che non avevo mai visto prima, sicuramente era il mio nuovo vicino. Inoltre come sempre l'auto è già "pieno", ma per fortuna trovo due posti liberi poco più avanti del trio delle puttane (Gaia, Vanessa e Tamara), dove mi siedo a un certo punto qualcuno mi tocca la spalla, mi giro e vedo il ragazzo di prima molto probabilmente non ha trovato posto .
X: scusi é occupato?
Io: no
X: posso sedermi?
Io: si, certo.
X: grazie non trovavo un posto non occupato  .
Io: ok, non sei di qui ?
X: no, si vede così tanto.
Io; be si, non ti ho mai visto prima e poi hai un accento strano .
X: ah ok, l'accento è perché sono americano, comunque io sono Mark.
Io: piacere Eva.
Mark: che indirizzo frequenti?
Io: lo scientifico, tu dove ti sei scritto ?
Mark: anche io mi sono segnato allo scientifico.
Io: non ti facevo tipo da matematica.
Mark: infatti non mi piace granché la matematica, ma adoro le materie scientifiche, sai potrei farti la stessa domanda.
Io: io frequento lo scientifico perché mi ha costretta mia madre, io volevo fare l'artistico ,ma qui non c'è .
Mark: capisco....Cazzo ho dimenticato le cuffiette.
Comincia a imprecare a bassa voce.
Io: senti se vuoi possiamo sentire la musica insieme, siccome sono quasi sicura che non ti piaccia il mio genere metto youtube e scegli la canzone che ti piace di più ?
Mark: grazie.
Io:prego .
Con mia grande sorpresa parte lowlow-supereroi falliti .
Mark: non sapevo che canzone mettere quando ho visto questa canzone tra i video che vedi frequentemente, mi ha colpito il titolo, per questo l'ho messa.
Ha risposto come se mi avesse letto nel pensiero, anche perché non gli ho chiesto perché aveva scelto quella canzone.
Io:ok, ma leggi nella mente?
Chiesi ridendo quando incontrai quei occhi nocciola mi persi e come se non bastasse mi si illuminarono gli occhi diventando blu elettrico, che rivelavano che ero un'alpha. Ma lui non mi chiese niente del mio cambiamento di colore degli occhli.
Finalmente sono arrivata al capolinea cotral e saluto Mark.
Vado dove mi devo incontrare con Silvia e vedo che ci sono già tutte, all'appello mancavo solo io .
Entriamo in classe per la prima volta in orario, dopo poco tempo in aula entra qualcun'altro, alzo gli occhi e non ci posso credere è Mark .
Mi sono dimenticata di descriverlo ha i capelli castani, gli occhi nocciola ed è alto, porta una maglietta a maniche corte bianca con dei jeans neri . 

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