capitolo 32

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Hola a tutti e scusatemi il ritardo ma non ho potuto proprio aggiornate prima il capitolo.
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Appena svegliati riprendiamo il nostro cammino, quando un forte rumore attira la nostra attenzione, mi giro, davanti a me c'è il drago, che si trasforma in un ragazzo dai capelli neri come la pece e gli occhi scuri. Porta un pantalone jeans, ed è a dorso nudo.

Si avvicina a passo sicuro verso di me e mi da un anello, il quale messo al dito, mi fa trasformare in un angelo

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Si avvicina a passo sicuro verso di me e mi da un anello, il quale messo al dito, mi fa trasformare in un angelo. Prima di spingermi nel portale, mi sussurra, che si chiama jack. Dopo di che mi ritrovo in una spiaggetta, insieme al mio fedele Thor, circondata da un bosco e la scogliera. Il vento che mi accarezza la pelle, che rabrividisce al suo tocco e il silenzio si interrompe solo nel canticchiare dei gabbiani e il rumore delle onde, che incontrano la spiaggia, la quale non è ne fredda né calda. Il cielo, al sorgere del sole, tramunta dai sui colori gialli e arancioni e un po tendenti al rosso,  all'azzurro. D'improvviso un boato con uno spostamento di aria molto forte, che fa saltare me e Thor a metri di distanza, sulla scogliera un grande drago trasparente, sembra di cristallo, che appena tocca terra cristallizza la scogliera, ma non si ferma, insieme a essa tutto ciò che mi circonda, anche la sabbia con il mare, tranne io, Thor e il drago. La luce del sole riflette sul cristallo accendendo mille arcobaleni. Sembra un modo totalmente arcobalenato. 
Drago: devi trovare la pietra arcobaleno, se ci riesci cercami ed io ti darò l'oggetto che ti serve.
Io: aspetta dammi almeno degli indizi.
Drago: sta attenta la pietra anche se è di tutti i colori nasconde l'oscurità.
Dopo di questo sparisce completamente.
Mi giro verso Thor, credo che questa volta mi dovrò trasformare in demone.
Thor annuisce.
Io: ha detto che nasconde l'oscurità, ed è arcobaleno, ma qui tutti i cristalli stanno emanano il riflesso della luce, quindi una pietra che è propriamente di quel colore, deve essere in un posto oscuro, dove il sole non batte.
Thor:già.
Io: devo allenarmi con il potere della materia oscura.
Chiudo gli occhi penso al nero più intenso, lo visualizzo nel mio cuore lo vedo lo tocco e sposto la sua energia nella testa e cerco di visualizzare intorno un qualcosa che emana qualcosa di simile.
Sento questa aura venire dalla foresta.
Io: Thor posso salire sopra di te, credo che si trova nella foresta, dentro una grotta e dall'alto penso sia più facile avvistarla.
Salgo su Thor il quale si trasforma diventa nero e gli appassionati le ali ma questa volta sono nere.
Thor spicca il volo e ci dirigiamo verso la foresta, ma il vento è forte decidiamo comunque di andare avanti.
Più entriamo nella foresta più sento, che codesta sia gelida, priva di tutto e piena di aura negativa, quando mi sento vicino alla fonte di energia, ormai Thor non ce la fa più, per via del forte vento ed anche perché più andiamo avanti più ci vengono sottratte le energie.
Io: torna indietro tranquillo da questo punto ci penso io.
Gli dico in modo rassicurante.
Thor: sicura?
Io: si ora va.
Dico per poi lanciarmi nel vuoto, le energie negative filtrano in me e mi trasformo completamente in demone, apro le ali poco prima di schiantarmi.
Grazie alla trasformazione riesco a vedere qualcosa, altrimenti non sarei riuscita nemmeno a vedere a un palmo dalla mani. Continuo a camminare, le gambe cominciano a farmi male, e la vista si sta appanando e senza ne accorgermi, ne avere il tempo di capire cosa sta succedendo, che inciampo in una radice la quale è vicino tipo a una discesa che porta a un buco, no aspetta è una grotta, per colpa della caduta mi faccio tutta la discesa rotolando. Mi ritrovo in una grotta molto ampia e buia. Cerco di rialzarmi ma cado, per via di un dolore acuto alla caviglia. Ci riprovo un'altra volta solo che cerco di volare non troppo alta da terra se no potrei sbattere la testa. Vado avanti riposandomi circa ogni 100 metri. Quando riesco a percepire la energia oscura in modo chiaro, come se mi stesse chiamando, mi riprendo e continuo a volare, a un certo punto la grotta si illumina e davanti a me c'è una pietra che da luce, una pietra arcobaleno è bellissima. Cerco di affermarlo ma inutilmente. All'improvviso delle pulsazioni le ali si spezzano, le mie corna da arcidemone svaniscono, la mia trasformazione è svanita. Non riesco più a muovermi e cado miseramente a terra, cerco di raccogliere le forze che mi sono rimaste e striscio verso la pietra, ma quando la afferro tutto svanisce, il nero si impossessa di tutto, anche di me,  persino la pietra non brilla e i suoi caldi colori sono ormai spenti. Il mio corpo non risponde più ai miei comandi, lo sento rigido come se si stesse congelando, cerco inutilmente di muovermi, ma falisco miseramente gli occhi si chiudono, lasciandomi in preda al nero più oscuro.

Angolo autrice
Scusatemi anche se il capitolo è più corto del solito.
Spero vi sia piaciuto il capitolo e scusate per gli eventuali errori grammaticali. Scrivete nei commenti per qualsiasi cosa.
Baci Giulia 😘

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