capitolo 12

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Cerbero:certo sua maestà.
Entriamo dentro un portone gigantesco tutto nero, mi trovo davanti un corridoio nero, con quadri che rappresentano la famiglia reale, illuminanti da luci rosse, lo percorriamo  velocemente finché  arriviamo in una sala,  che è più grande del rifugio, decorato in stile gotico, alla fine della sala ci sono tre torni e sono di Lucifero, Lilith e Lorenzo.
Lucifero: Lorenzo ti accompagnerà nella tua camera, perché essa è affianco alla sua.
Io: ok.
Mi giro verso Lorenzo e gli vedo un ghigno malizioso, stampato sul viso.
Nel mentre mi accompagna, c'è un silenzio tombale, finché non vedo due porte, una nera e l'altra rossa.
Lorenzo: questa è la tua camera e quella con la porta rossa è la mia.
Sempre con lo stesso ghigno si avvicina a me e io istintivamente indietreggio, fino a trovarmi attaccata al muro, mentre lui mi intappola, in modo tale, di non avere via di fuga.
Si avvicina di più e l'unica distanza rimasta sono pochi centimetri dalla mia bocca, si china verso di me e comincia a baciarmi il collo, io cerco in tutti i modi di scappare, mi dimeno come una dannata, ma lui è più forte di me e non accenna a lasciarmi, anzi stringe la presa su di me e mi schiaccia letteralmente al muro.
Lorenzo: non sai che ti farò se continui a muoverti o meglio a strusciarti sul mio membro.
Io: sto cercando di levare le tue mani da me ed entrare in camera.
Lorenzo: non penso che ci riuscirai.
Io: ma tu brut...
Non riesco a finire la frase che mi bacia, vedendo che non ricambio mi morde il labbro ed entra con prepotenza nella mia bocca. Ma dico è un vizio non lasciarmi finire la frase e baciarmi, ma per chi mi hanno preso, non sono un giocattolo o una puttana.
Sono d'accordo con te.
Lo so, modestamente ho sempre ragione.
Ora non montarti la testa e ora vattene.
Ok ok.
Finita la conversazione con la mia mente, torno alla realtà.
Lorenzo si stacca e si allontana un pò, ne approfitto per dargli un calcio nei gioiellini, sempre se ce l'ha.
Si piega in due dal dolore.
Lorenzo: stronza, questa me la paghi.
Io: tieni il resto.
Detto questo gli do un pugno in faccia.
Ed entro in camera e rimango sbalordita da tanta bellezza.
È una camera da letto tinta delle tonalità del nero e grigio: ha una tenda rossa, la tastiera del letto grigia e rossa, una cabina armadio sempre grigia e delle poltrone rosse e grige, affianco il letto c'è un comò e al centro un lampadario di cristalli.

È una camera da letto tinta delle tonalità del nero e grigio: ha una tenda rossa, la tastiera del letto grigia e rossa, una cabina armadio sempre grigia e delle poltrone rosse e grige, affianco il letto c'è un comò e al centro un lampadario di cri...

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Sono troppo stanca, così mi metto una maglietta, che mi arriva a metà coscia. Mi metto sotto le coperte e mi faccio cullare dal calore e dalla morbidezza di questo letto, abbandonandomi completamente alle braccia di Morfeo.
                                                                        ...................
Mi sveglio e cerco di alzarmi, ma sento un peso sulla mia pancia, mi giro e vedo Lorenzo sdraiato affianco a me, che mi abbraccia, però devo dire, che quando dorme sembra un bambino indifeso e tanto dolce. Cerco di scattaiolare fuori dal letto senza svegliarlo e per mia fortuna ci riesco, dopo gli chiederò perché era in camera mia. Intanto mi faccio una bella doccia, per rilassarmi un pó ,prendo il mio tablet e parte la canzone di lowlow & mostro- l'origine del male. Opto per una canottiera nera con con le rifiniture grigie e un pantaloncino grigio con le rifiniture in nero.

Esco dal bagno e Lorenzo si é appena svegliato e per la cronica prima non mi sono accorta che ha dormito con solo i boxer ed ha degli addominali da favola

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Esco dal bagno e Lorenzo si é appena svegliato e per la cronica prima non mi sono accorta che ha dormito con solo i boxer ed ha degli addominali da favola.
In confronto a quelli di Mark questi non sono niente.
Pensi sempre a Mark tu eh?😏
Ma ma stai zitta.
Ok ok.
Lorenzo: ti piace ciò che vedi eh?
Io: stavo pensando e non stavo guardando te e poi ho visto di meglio.
Si si proprio non stavi sbavando dietro a qui addominali ,che poi li hai comparati con quelli di Mark, dicendo che non sono niente in confronto a quelli del tuo alieno pervertito.
Emh....zitta coscienza del cazzo.
Lorenzo: sicura, sai se vuoi posso farti provare emozioni forti.
Io: mi dispiace ma non mi piacciono i ragazzi che lo hanno corto o proprio non ce l'hanno.
Lorenxo: ti assicuro, che sono molto dotato.
Io: raccontalo a qualcun'altro.
Lorenzo: guarda se vuoi te lo faccio vedere.
Dice con sempre, il suo solito ghigno.
Umh voglio giocare un pó.
Mi avvicino a lui molto lentamente e con fare sensuale mi metto seduta a cavalcioni su di lui e sento il suo membro eccitarsi così mi ci struscio sopra poi avvicino il viso al suo.
Io: chiudi gli occhi.
E lui lo fa, mentre disegno cerchi immaginari sul suo petto, poi mi stacco all'improvviso, lasciandolo a bocca asciutta.
Lorenzo: stronza, non puoi lasciarmi in questo stato.
Io: invece posso , fai da solo, io non te la darei nemmeno, se fossi l'ultimo maschio rimasto al mondo.
E così me ne vado.
Hahhahahahaha la sua faccia era da premio Oscar hahahaha, ne è valsa la pena fare finta di essere una poco di buono, ma per sua sfortuna non lo sono.




Angolo autrice
Scrivete nei commenti per farmi sapere come vi sembra il capitolo. Eh se avete qualche idea per il prossimo capitolo, scrivetemelo nei messaggi privati.
L'immagine sopra il capiyolo rappresenta il castello degli inferi . Baci Giulia 😘.

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