capitolo 10

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dopo di che sento il campanello suonare, vado ad aprire e davanti a me c'é... Giorgia la parrucchiera, anche lei fa parte del mio branco.
Io:ciao Giorgia.
Giorgia: che acconciatura vuole Eva?
Io: stupiscimi.
Saliamo in bagno, mi fa sedere e si mette all'opera.
                 ......
Dopo due ore
Giorgia:finito.
Mi fa una foto all'acconciatura e poi mi  fa vedere la foto, che mi fa rimanere a bocca aperta, mi ha  fatto una treccia strana, Che sinceramente adoro.

 Mi fa una foto all'acconciatura e poi mi  fa vedere la foto, che mi fa rimanere a bocca aperta, mi ha  fatto una treccia strana, Che sinceramente adoro

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Giorgia:allora ti ho stupito?
Io:assolutamente si, è bellissima e perfetta.
Dopo di che opto per mettermi una linea sottile di eyeliner nero e un rossetto natural. Mi devo sbrigare fra un'ora devo essere al rifugio per la festa più importate dell'anno, la festa della luna c'è una volta ogni 3 anni, dove ci sono tutti gli alleati del branco e viene organizzata a turno, quest'anno è toccato a noi. 
Io: Giorgia, mi puoi fare un favore?
Giorgia: dimmi.
Io:siccome sono ancora minorenne, puoi guidare tu la Lamborghini per andare al rifugio?
Giorgia: certo.
Detto questo ci dirigiamo al garage, prendiamo la macchina e partiamo, mentre io accendo la radio e trasmettono, la canzone di michele bravi il diario degli errori e cominciamo a cantare  il ritornello .

 " Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Da tutte le mie contraddizioni
Da tutti i torti e le ragioni
Dalle paure che convivono con me
Dalle parole di un discorso inutile
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori"
continuiamo così per tutto il viaggio.

                                                                   ...............

Sono appena arrivata alla festa e vedo Lucifero e una donna, dai capelli neri e gli occhi viola venire verso di me.
Io: salve Lucifero e salve anche a lei, spero vi divertite alla festa.
Lucifero: ciao Eva, lei è mia moglie Lilith.
Io: piacere Eva.
Lilith: oh cara dammi pure del tu.
Io: ora vi devo lasciare, che vado a salutare gli altri invitati spero che vi divertiate.
Lilith: certo cara, volevo farti conoscere nostro figlio.
Io: se volete posso passare dopo.
Lilith: certo cara.
saluto e vado a salutare gli altri.
Io: salve Michele.
Michela:ciao Eva.
Io: allora come vanno le cose la su.
Michele: tutto bene.
vedo un ragazzo avvicinarsi dai capelli biondi come l'oro e gli occhi azzurri come il mare, che si ferma davanti a Michele.

vedo un ragazzo avvicinarsi dai capelli biondi come l'oro e gli occhi azzurri come il mare, che si ferma davanti a Michele

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Michele: lui è mio figlio Alessandro.
io: piacere Alessandro, io sono Eva. 
Alessandro si inchina prende la mia mano la bacia una usanza dai gentiluomini nel passato.
Alessandro: Il piacere è tutto mio Eva, spero che diventeremo amici.
Io: lo spero pure io. 
Dico con un falso sorriso quanto detesto essere dolce e carina agli occhi degli altri.
Detto questo vado verso Klaus, che è insieme ad un ragazzo dai capelli marroni e gli occhi azzurri.

Detto questo vado verso Klaus, che è insieme ad un ragazzo dai capelli marroni e gli occhi azzurri

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io: salve Klaus.
Klaus: salve mia dolce Eva.
Io: lo sai che non mi piacciono i nomignoli o essere chiamata dolce.
Klaus: si si lo so, ah lui è mio figlio Luke.
Luke: piacere Eva.
Mi giro e non ci posso credere, che ci fa lui qua, come ha fatto a trovare il rifugio e soprattutto chi lo ha invitato.
Mi dirigo a passo svelto verso di lui, gli prendo il braccio e lo trascino nel mio studio.
Mark: nemmeno ciao.
Io: cosa cappero ci fai tu qui? Non sei un nostro alleato e soprattutto chi ti ha invitato e come hai fatto ad entrare.
Mark: Eva seriamente ti sei fatta i capelli lilla.
Io: si, ora rispondi alle mie domande.
Mark: ho trovato il rifugio grazie a qualcuno ed è proprio questo qualcuno che mi ha invitato, ha detto che a voi poteva servire avere il mio branco alleato, ma a quanto pare hai già alleati molto forti.
Io: si infatti ora vattene ti ho già detto di sparire dalla mia vita.
Mark: a una condizione.
Io:quale?
Mark: dovrai dirmi, 1) che ti sei fatta oltre i capelli lilla ,2) cosa sono tornati, 3) per dove partirai e quando tornerai.
Io: cosa te ne frega a te quello che faccio.
Mark: rispondimi.
Io:no.
Mark: allora ti perseguito, non me ne andrò dalla tua vita.
Sbuffo sonoramente.
Io: allora 1) tre tatuaggi.2) gli...emh non mi va di parlarne.3)dovrò fare un viaggio di addestramento e non so quando torno dipende da quanto tempo ci metto ad apprendere.
Mark: ancora non mi hai risposto preffettamente alle mie ultime due domande, allora?
Io: ok sono tornati gli incubi e con loro gli attacchi di panico e all'altra domanda non posso rispondere.
Mark:ok, siccome all'ultima domanda non hai risposto completamente, ti darò un ultimo bacio, dopo di che sparirò dalla tua vita finché vorrai.
Detto questo prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia all'inizio con delicatezza e poi mano a mano diventa più fassionale e focoso. Ci stacchiamo dal bacio ansimanti perché abbiamo bisogno di ossigeno, poi lui se ne va lasciandomi da sola con i miei dubbi.
Torno alla festa e vedo vicino a Lucifero e Lilith un'altro ragazzo all'incirca della mia età, con i capelli mori tendenti al nero, ha gli occhi diversi uno grigio e l'altro grigio, verde e nocciola e aveva due pircing  (non so come si scrive) al labbro.

Torno alla festa e vedo vicino a Lucifero e Lilith un'altro ragazzo all'incirca della mia età, con i capelli mori tendenti al nero, ha gli occhi diversi uno grigio e l'altro grigio, verde e nocciola e aveva due pircing  (non so come si scrive) al ...

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                             (Fate finta che non ha gli orecchini)

Lilith:Evaaaa, vieni qui!!!.
Urla Lilith
Io: dimmi Lilith.
Lilith: lui è nostro figlio Lorenzo.
Io: piacere Lorenzo.
Ho già detto che odio essere troppo cortese.
Lorenzo: piacere Eva.
Dice con sorriso malizioso, mentre io borbotto *togliti quel sorriso dalla bocca o finirai molto male* per non farmi sentire, ma a quanto pare mi ha capito e mi sussurra
Lorenzo: uhm e cosa mi faresti da farmi così male bambola.
Lilith: vi lasciamo soli .
Di bene in meglio, ma non hai visto quanto è bono, se io fossi in te ci farei qualche pensierino.
Zitta coscienza e poi tu sei me e poi che pensierino pensierino, io a quello gli spacco la faccia.
Io:io odio i nomignoli, quindi non mi chiamare più bambola, che non sono un'ochetta.
Lorenzo: che caratterino, mi piaci.
Io: Tu no.
Detto questo me ne vado lasciandolo a bocca aperta.







Angolo autrice
Fatemi sapere nei commenti se vi è piaciuto il capitolo e cosa ne pensate oppure per qualsiasi cosa.
Scusate gli eventuali errori grammaticali.

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