"Vuoi giocare con me?"

Capitolo 27: "Giorno 20"

Aspetto Lucas deve portarmi i medicinali che ho dimenticato da basso nel frattempo messaggio ancora con Taylor:

" Sei stanco perché quel simpaticone di Lucas fa' sgobbare voi al nostro posto? Mi dispiace davvero tanto; per l'ennesima volta è colpa mia! Ha accompagnato me in Liguria, dice che respirare l'aria salmastre nella stagione invernale aiuti a far guarire più velocemente da queste forme di bronchiti" .

"E questa volta concordo con lui, quindi non preoccuparti per noi ce la facciamo benissimo, pensa a riprenderti così quando torni sarai la solita forza della natura! Buona notte principessa"

"Buona notte a te!"

"Stai messaggiando con Mr Love?"

"Lucas sei già qui?"

"Non mi hai risposto!"

"Si stavo messaggiando con Taylor, curioso!"

"Allora prendi il tuo antibiotico poi ti lascio in pace!"

"Non dormi con me?"

"Che?"

"Hai capito benissimo!"

"Mi esprimerò meglio: perché dovrei farlo? Ti senti male?"

"No... so che è stupido... ma... mi sono abituata alla tua presenza accanto a me, sei una coccola!"

"Dovrai impare a farne a meno cara mia... tu ti stai abituando trooppo bene... anche perché di la' ho un morbido lettone che mi aspetta!"

"Va bene certo... si insomma... hai ragione!"

Dico infilandomi sotto le coperte.

"Buona notte!"

"Notte Lu!".

Sono le due di notte e sto ancora pensando alla sua strana proposta, come poteva pretendere che accettassi?
Il problema non è lei, sono io, io sono un fottutissimo bastardo, non sono la persona adatta a lei, infatti appena avremo il risultato del test di paternità dovrò andarmene da casa sua, anche se la cosa mi spiace molto.
Visto che di dormire non se ne parla andrò a controllare come sta'.

Dopo un attimo apro la porta e lei si alza di scatto a sedere:

"Chi sei? Guarda che mi metto ad urlare hai capito?"

"Ssssh sono io.... non urlare o sveglierai Jhon! Che ci fai in piedi?"

"Lucas, tu vuoi farmi morire! Che ci fai tu qui a quest'ora?!?"

"Volevo solo vedere se avevi la febbre, accertarmi che tu stessi bene!"

"La febbre non ce l'ho, l'ho appena provata, guarda tu stesso!"

Mi avvicino e mi siedo sul bordo del letto, solo il rumore del suo cuore, come impazzito, nel silenzio della notte.
D'istinto la abbraccio e le chiedo:

"Scusami non volevo spaventarti così posso fare qualcosa per rimediare?"

"Continua ad abbracciarmi, resta con me finché non prendo sonno... puoi farlo?"

"Certo, ma fammi un po di posto li al calduccio sotto le coperte, perché qui fuori si gela!"

"Non chiedo di meglio!"

Sposto le coperte e lui ci si infila sotto, dopo che si è sistemato in posizione  semi-seduta, mi appoggio al suo petto, inspiro profondamente, ora sto benissimo.

"Stai tremando!"

"Avevo freddo e stavo cercando un'altra coperta... poi sei arrivato tu!"

"Si, ma ora chiudi gli occhi e dormi, che è tardissimo, resterò finché tu non dormi".