Capitolo 40: "Giorno 29"

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Dopo un interminabile tempo passata da sola a darmi della stupida, decido di tornare in salotto.
La cena è pronta, mi siedo sul mio sgabello e senza che Lucas mi dica nulla gli allungo il mio telefono mostrandogli la mia conversazione di questa sera con Taylor.
Lucas non si scompone più di tanto, questo già me lo aspettavo, ma io mi sento ancora fuori luogo.

"Beh dov'è il problema?"

"Davvero non ci arrivi?"

"No madre Teresa. . . Ti stai solo tutelando... potrebbe essere un sadico o un pazzo con turbe strane...  aggiungo, può aver volutamente omesso la vera risposta, scrivendoti quello che avresti voluto leggere... oppure semplicemente ti rispetterà nella tua interezza!"

"Tu prima mi fai sempre sprofondare nel baratro, poi mi lanci una fune a salvarmi... non potresti evitare di infierire?"

"Faith! È un uomo è normale che pensi a te anche sessualmente parlando... ce l'ha nel DNA! Ma non capisco questo broncio!"

"Messaggio ricevuto forte e chiaro! Ma ciò non toglie che io mi senta una stupida adesso!"

"Fammi capire..."

"Ho fatto una figuraccia! Non ci vuole un genio per capirlo! E tra due giorni dovremmo incontrarci! Se si presenta perché questa l'ho scritta grossa!"

"Dai andiamo a giocare a bowling ti distrarra'"

"Virtuale?!?"

"Sì scetticona sì!"

"D'accordo proviamo!"

Dopo le spiegazioni del caso, cominciamo a giocare...

"Guarda ed impara: sinistra, destra per decidere la traiettoria più adatta, braccio teso, mano in linea con il braccio, lo sposti indietro e torni avanti con un movimento deciso che è quello che imprime velocita' alla tua palla... cosi!"

Ovviamente è uno strike perfetto...

"Ok posso farcela!"

Lancio e colpisco un birillo solo... tiro la seconda volta e la mia palla da bowling disegna una mezzo semicerchio sullo schermo per poi finire nel canale laterale senza aver concluso nulla.
Lucas se la ride alla grande, io invece ho le mani che prudono e l'umore decisamente nero.

Tocca a lui... un altro strike perfetto.
Tocca a me e questa volta i birilli che cadono sono sei.
Frustrante.
Altro strike per lui...

"Mi sto incavolando, com'è che io seguo le tue istruzioni e una su due la palla finisce nel canale?"

"Perché non tieni il braccio teso, e lo porti in avanti a casaccio!"
Ora ti mostro come si fa!"

Mi abbraccia da dietro mi prende il polso con decisione mostrandomi il movimento da fare. Il suo profumo si fa strada prepotentemente e ora al mio cervello è chiara solo una cosa: quando lui si avvicina così pericolosamente, le mie difese crollano e non connetto più nulla... sento quello che mi sta dicendo, ma non lo capisco... ora lo bacerei senza remore.
Mi stacco da lui confusa, carico il tiro e lancio... una buona performance: uno spare!

"Brava piccola... hai visto che se ti applichi ottieni buoni risultati?"

"Trema Deville... comincia la rimonta!"

Partita dopo partita si è fatta l'ora di andare a letto... lo aiuto a riordinare, poi mi lascio cadere di peso sul divano, lui fa la stessa cosa...

"A che pensi?"

"Alla splendida giornata che mi hai regalato! E tu?"

"Mi mancherà questo divano, mi mancheranno le nostre chiacchierate!"

"Vuoi giocare con me?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora