Per Stiles,vedere i suoi fratelli che uscivano la mattina per tornare il pomeriggio o la sera,era una sofferenza.
Lui alle sei e mezza deve essere in piedi,ha mezz'ora per prepararsi e mangiare la sua colazione che gli serve Melissa tutte le mattine con un piccolo bacio sulla testa,come con un bambino.
Poi un'ora e mezza per studiare o ripassare la lezione del giorno precedente che poi alle 8 spaccate arriva il suo insegnante.Un uomo sulla sessantina,con dei baffi e una barba che ricorda Mose,gli occhi di ghiaccio dalle quali non ha mai visto trasparire una sola emozione,se no il fastidio e la severità.
Ma come gli ha detto suo padre,é il migliore che ci sia.Ma non può impedire a se stesso di odiarlo.
Si sveglia anche questa mattina,senza sapere a che non avrebbe affatto visto quel vecchio burbero e noioso.
Perché appena apre gli occhi,lancia un grido,perché si ritrova due occhi azzurri che forse lo stanno osservando da un pò di tempo.
"Theo,ma che cosa fai?Mi stava per venire un infarto!"
"Scusa,fratello.Alzati e vestiti,e veloce."
"Perché?"
"Ti porto fuori di qua?"
"Ho lezione."
"Non oggi."
"Il signor Brook non viene?"
"Che ne s,e non mi importa.Ti porto via di qui."
"Nostro padre si arrabbierà,lo sai benissimo."
"E allora?Fratellino,é il momento che tu impari quali sono i veri piaceri che la vita ti offre."
"E quali sarrebbero?"
"Primo,le regole che ci hanno detto e ripetuto cento volte da quando siamo venuti al mondo,sono grandissime fesserie.E sai che cosa é divertente fare?"
"No,cosa?"
"Trasgredirle uno ad uno.Oggi non farai lezione.Alzati e vestiti che dobbiamo uscire prima che nostro padre si svegli."
Lascia la stanza senza lasciargli il tempo di rispondergli.
La mente di Stiles é molto incasinata,é capace di pensare a venti cose diverse contemporaneamente. Saltare la lezione di oggi sarebbe una cosa fantastica,ma se loro padre venisse ha saperlo sarebbero gua per lui anche per Theo.Ma,se non se ne preoccupa lui che é il maggiore,perché deve preoccuparsi lui?
Subito scende dal grande letto e comincia a cambiarsi velocemente,salta anche la colazione,non perché voluto da lui,ma perché Theo lo ha afferrato per il braccio e lo ha trascinato via a forza.
"Dove andiamo?"
"Non preoccuparti."
Derek sono anni che si sveglia prima del sorgere del sole,non riesce mai a dormire molto,e quando chiude gli occhi é molto vigile.
Esce dalla sua stanza quando sente che anche altri sono usciti.Molti sono seduti ad aspettare la loro colazione,dato che non aveva affatto fame,cammina dritto verso la porta.
Appena messo piede fuori,i suoi occhi cadono su quel edificio maledetto.Dovrebbe andare da loro ma non ha il coraggio di presentarsi davanti a Cora.
Sa di aver deluso entrambe,ma di più la sua sorellina,che credeva che sarebbe tornato ha prenderle e invece le ha lasciate indietro,a distruggersi giorno dopo giorno.Vendute e violate.
Dovrebbe chiedere scusa in ginocchio,ma non vuole farlo.
Senza accorgersene fa dei piccoli passi verso il bordello,ma si ferma di colpo,quando vede la porta aprirsi e due donne uscire.
La più anziana non la conosce,non crede di averla mai vista.Ma la seconda donna.......come potrebbe non riconoscerla?Non é cambiata di una virgola.
I capelli corti e scuri,lasciati sciolti e spetinati sulle spalle.Quel portamento degno di una nobil donna,anche se puttana,solo Laura può essere così.
Derek non é un codardo.Ma non può far altro che girare i tacchi e correre via.
Correre lontano da sua sorella,dalla sua delusione,dal suo odio.Non é da lui scappare,ma non vede altra scelta.
A fermare qualla sua folle corsa é lo scontro con una figura esile,che però ha già visto.
"Guarda dove corri,troglodito!"
Guarda contro chi é andato contro ed in effetti é lo stesso ragazzo-ha guardarlo meglio,signore-con cui si é scontrato appena arrivato.Ma era con un altro ragazzo.
"Scusatemi."
"Aspetta."lo ferma Theo"Tu sei Derek Hale,vero?"
"Chi lo vuole sapere?"
"Lobos."
Derek subito si blocca a quel nome.Li conosce benissimo e si sporge in avanti con il busto in un inchino un pò goffo.
"Si,sono io.Chiedo scusa per essermi scontrato contro vostro....."
"Fratello."
"Chiedo scusa per non aver guardato dove stessi andado ed aver fatto cadere così vostro fratello." poi si rivolge a Stiles "Vi chiedo scusa.!
"State tranquillo,non mi sono fatto niente."
Derek lo guarda nei occhi e gli sembra che quel nocciola sia ambra,e sembrano invitarlo ad avvicinarsi ancora di più a lui.
"Non sapete che é maleducato fissare così una persona?" lo riporta alla realtà Theo
"Si,lo so.Scusatemi.Devo andare." fa un passo indietro,lanciando ancora un'occhiata a Stiles e poi si allontana.
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Tierra de Lobos
Fanfiction1875 nella città di lobos i tre fratelli:Theo,Scott e Stiles conducono una vita benestante,ma hanno tutte e tre dei segreti e delle doppie vite. Theo é un cliente assiduo del bordello,ed é sempre lì solo per una persona. Scott é quello c...