Cap 19

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Le sue piccole palpebre si alzano lentamente,cercando di vedere che cosa succede nella stanza,ha sentito che c'è uno strano cambiamento.

Vede la figura di un omone,non sa dire di che colore sono i suoi capelli o i suoi occhi.

"Non sapevo che sarebbe venuto qualcuno."

"Il signor Lobos mi ha ordinato di attendervi qui,nella vostra stanza,una volta sveglio di servirvi."

"Oh,ma io non ho bisogno di niente."

"Ne siete sicuro?"

"Potete avvicinarvi?Non riesco ha vedervi." 

Si avvicina al fianco del letto,a quella vicinanza riesce a vedere meglio i suoi capelli ricci e la barba,ma non i suoi occhi.Sente il suo odore,quasi di bruciato.

"Come vi chiamate?"

"Il mio nome é Annibal,al vostro servizio."

"Il mio nome é Liam,e non voglio che siate al mio servizio."

Una lacrima gli riga il volto nel ricordare quella mattina.Non dimenticherà mai la prima volta che lo vide in quel grande letto,era così piccolo.

Lobos era duro,e lo é ancora,ma quel ghiaccio che aveva attorno al cuore,si scioglieva quando era con il figlio malato.

Se solo avesse capito che cosa Liam voleva veramente,sarebbe morto felice.

"A cosa pensi così intensamente?" lo richiama Cesar

"A niente."

"Sicuro?"

"Bè,manca poco,no?"

"Domani."

"Non ci credo che cinque mesi siano passati così velocemente.Mi sento male."

"Abbiamo dato la nostra parola."



Eather corre in cerca di Scott,il piano sta procedendo bene,lei é ancora all'oscuro di tutto,ma tra poco le sarà tutto più chiaro.

Fa irruzione nella stanza di Theo,dove si trova anche Scott.

"Perché le serve stanno preparando le mie cose?"

"Andiamo in campagna,staremo lontani per un pò e tu partorirai." spiega velocemente Scott

"Non ne siete felice,cognata?Non dovrete più coprirvi e apparire grassa."

"Ma....il bambino..."

"Di questo non ti devi preoccupare,e ora vattene.Devo parlare con mio fratello."

Eather alza il mento e lascia la stanza.

"Non riesco ancora a credere a quello che stiamo facendo."

"Andrà tutto bene,stai tranquillo."

Scott cerca di rilassarsi,e forse é meglio cambiare argomento.

"In questi mesi non ti ho visto tornare al bordello,come mai?"

"Peter Hale é tornato,ed é il padre della mia puttana preferita"

"Questo che cosa centra."

"Non mi piace leccarla,mentre suo padre sta alla locanda di fianco.E seconda ragione,mio fratello ha bisogno di me,sopratutto domani."

"Hai intenzione di venire con noi?"

"Certamente,non mi fido completamente dei Bravo,se si tirano indietro,sarò io a finire il lavoro."



Dopo la comparsa dello zio,Derek ha cambiato alloggio.Solo Cora e Stiles sanno dove si trova,e per questo che non si aspettava Laura alla porta.

"Hai qualche minuto?Ti devo parlare."

"Dimmi pure."

"Mi dispiace per averti urlato contro,ho perso il controllo.Non é stata colpa tua,non hai dato tu fuoco alla nostra casa e a tutte le altre,é stato stupido da parte mia incolparti in quel modo.E' stato orribile quello che ho fatto a Cora,non merito perdono.Forse lei ha ancora una possibilità,se ne esce ora.Io ho quasi 28 anni,é tardi per me."

"Che vuoi dire?"

"Porta via Cora,io resto al bordello.Lei non é molto conosciuta,sta sempre a servire i tavoli,se qualcuno viene per lei,io cerco sempre di portarla via."

"Laura,puoi venire via anche tu."

"No,non posso Derek e sono sicura che Cali non ci lascerebbe andare tutte e due."

"Questo é colpa mia.Dovevo tornare ha prendervi."

"Lascia perdere Derek.Stasera ne parlo con Cora e domani vengo ha cercarti."

Laura fa per andarsene,ma Derek la ferma.

"Che cosa sta facendo Peter?"

"Niente,come suo solito."

"Malia?"

Laura fa una risata "In cinque mesi non si é mai preoccupato per lei.E' venuto qualche volta al bordello,ma non per lei.La prima volta non l'ha riconosciuta e ci ha provato,ma lei lo ha respinto e lo ha colpito." ridono tutte e due

Bussano alla porta,Derek va ad aprire......e forse non doveva.



Stiles si guarda bene dietro le spalle e non vedendo nessuno apre la porta....

"Torna subito qui." lo ferma la voce fredda del padre.missione

"Padre,avete bisogno di me?"

"Se non fosse così ti chiamerei?"

Stiles chiude la porta e osserva il padre che si dirige in sala e subito lo segue.

Suo padre é un uomo che mette paura,ma mai come ora.

Qualcosa nei suoi occhi gli fa gelare il sangue.

"Non posso credere di aver messo al mondo un demonio simile.E ora che ti guardo...sembra che tu non prova il ben minimo disgusto per quello che hai fatto."

"Che cosa avrei fatto?"

"Mi sono giunte delle voci che mi hanno fatto sentire male,e disgustato,non poco.Mio figlio che bacia,penetrato e toccato da un uomo."

Stiles sente che sta per morire.

"Chi ve lo ha detto?"

"Dovresti sapere che ho occhi e orecchie da per tutto."

"Padre...."

"Tu non puoi essere mio figlio."

"Allora é meglio che me ne vada."

"E dove?Da Derek Hale?Che pessima scelta hai fatto,ma ho già sistemato tutto."

"Che volete dire?"

"Derek Hale é morto."


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