Capitolo 7

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Nel giro di poche ore erano successe più cose che nel giro di quegli ultimi anni, e questo faceva sentire Cody davvero frustrato.
Non avrebbe voluto esporsi così tanto per quella ragazza, ma qualcosa dentro di lui fece scattare una scintilla, qualcosa gli disse "non lei, lei non si merita questo."
Avrebbe voluto rendere la sua Cerimonia delle Iniziazioni gloriosa, sarebbe voluto uscire trionfante da quella stanza e dire che ora era un membro a tutti gli effetti, voleva per la prima volta godersi la scena da spettatore, su quella poltrona. Ma fu più forte di lui. Non tollerava l'idea di vedere le mani di altri su quel bel corpo.
Ora la paura lo attanagliava, sapeva di aver infranto una delle regole base e doveva rassegnarsi al fatto che ne avrebbe pagato le conseguenze.
Tentò di scrollarsi di dosso quei pensieri e partì come un fulmine sulla sua amata moto per dirigersi a scuola.
Non appena arrivò, notò al solito posto, davanti al piazzale, O'Brien con la sua combriccola di sfigati, e seduta su un muretto a ridere, di chissà quale battuta, c'era lei.
Cody la osservò da lontano e una fitta si impadronì del suo cuore. Era lì come se niente fosse, si faceva i fatti suoi come se lui non esistesse più, come se la sera prima non fosse mai accaduto niente.
Da un lato sperava che lei non ne facesse parola con nessuno e fu contento nel vedere che si stava comportando proprio come volesse.
Si tolse il casco e con il suo solito passo sicuro avanzò verso l'entrata, sfiorò volutamente il braccio di Mia, tentando di provocare qualche reazione in lei.
Con la coda dell'occhio la vide voltarsi verso di lui, per poi rigirarsi subito verso i suoi amici.
Poteva fare la dura quanto voleva, ma l'aveva sentita trattenere il respiro sotto al suo tocco. Ecco perché doveva assolutamente allontanarsi da lei una volta per tutte. Non poteva, non doveva farle del male.
<< Coglione, cos'hai combinato ieri? >>
Shelley lo affiancò, com'era solita fare tutte le mattine.
Cody continuò a camminare verso il suo armadietto, non degnandola neanche di una risposta.
<< Mi hanno detto che hai mandato all'aria la cerimonia.. Ti rendi conto della cazzata che hai fatto?! >>
<< Fatti i cazzi tuoi. >>
Disse a denti stretti il ragazzo.
<< No che non me li faccio! Stai rischiando grosso! Per quella poi! Hai idea di quello che ti farann.. >>
Non fece in tempo a finire di parlare che Cody sbattè l'anta dell'armadietto bruscamente e la prese dal collo con una mano.
<< Vuoi proprio che ti punisca, eh? Qui davanti a tutti? >>
Shelley scosse la testa spaventata dalla sua reazione, pregando che non avesse intenzione di farlo per davvero.
<< Brava piccola, ora si che si ragiona. >>
Le sussurrò beffardo sulle labbra, per poi schiuderle e introdurre la sua lunga avidamente.
Non dette nemmeno il tempo alla ragazza di replicare o ricambiare che, prendendo i libri, se ne andò lasciandola lì, sola, col cuore che pompava a mille nel petto.

-

<< Hai già pensato al vestito per il ballo? >>
Holland stava scarabocchiando qualcosa di incomprensibile sul quaderno di scienze, senza ovviamente, prestare ascolto alla lezione.
Mia, dal canto suo, non voleva passare il tempo che le rimaneva a casa per stare sui libri, così cercava di stare attenta più che poteva.
<< Mi stai ascoltando? >>
La mora con una penna tra le labbra, dovette distogliere lo sguardo dalla lavagna per dare retta a chissà che insulsa domanda della sua amica.
<< Mmm.. Oh, il ballo! Holland ma se manca un mese! >>
<< Stai scherzando vero? È il ballo di fine anno! Bisogna darsi da fare molto prima! >>
Mia roteò gli occhi al cielo e sospirò affranta.
<< E sentiamo.. Perché? >>
<< Come perché? Il vestito, i fiori, l'abbronzatura, e.. Oh! La limousine! >>
Non capiva perché l'amica biondo fragola vedesse il ballo come una questione di vita o di morte, era una stupida festa come le altre.
<< Sisi certo.. Se ti invitano però. >>
<< Oh suvvia, non mettere il broncio! Secondo me quest'anno qualcuno ti inviterà. Tipo mmm, ehi.. >>
Mia seguì il suo sguardo e vide che si posò su Cody, tutto affannato per entrare puntuale in classe, ma che, ovviamente si presentò in ritardo.
<< Christian! Finalmente si è deciso di degnarci della sua presenza! >>
Lo richiamò la professoressa.
Non era la classica signorotta anziana e cicciottella, anzi, tutt'altro. Era una bella donna, alta e mora, con due occhi da cerbiatto.
<< Mi scusi professoressa.. Mi farò perdonare. >>
Rise della sua affermazione, facendole l'occhiolino.
Come poteva essere così sfacciato? Quel ragazzo non sapeva cosa volesse dire la parola pudore, incominciava a farle veramente schifo.
Mia sbuffò sonoramente poggiando una mano sotto il mento. Non negò a sé stessa che quell'uscita di Cody la alterò e non poco.
<< Non ci andrei manco morta con quel pagliaccio. >>
<< Perché? Pensavo ti piacesse.. >>
Holland era confusa, non sapeva di ciò che era accaduto la sera prima, e non doveva saperlo.
<< Non ci hai più parlato ieri? >>
La mora doveva trovare subito una giustificazione, non voleva venisse a scoprire la verità.
<< Oh.. Si, ma mi ha detto che non sapeva nulla. >>
Si impappinò leggermente con le parole, ma tutto sommato alla fine non le aveva mentito, Cody le aveva detto davvero solo quello riguardante il famoso segreto.
<< Potresti sempre andarci con tuo fratello. >>
<< Ma secondo te?! Non ho intenzione di sembrare la sorellina talmente sfigata da non avere nessuno che la invita e che quindi decide di andare con il proprio fratello! >>
Holland rise sotto i baffi e le diede uno schiaffetto sul braccio.
<< Oh beh.. Vorrà dire che magari ci farò un pensiero e potrei andarci io. >>
Mia la guardò in cagnesco e non seppe nemmeno lei il perché, ma quella frase picchiò direttamente sul suo sistema nervoso, non ci era girata attorno, no, era proprio andata a sbatterci contro.
"Grandioso, adesso mi sto comportando uguale a quel fuori di testa di mio fratello!" si disse tra sé e sé la ragazza infastidita.

It's all a secret. || Dylan O'Brien & Cody Christian [COMPLETA.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora