Capitolo 28

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Non si frequentavano più dall'ultima volta che si erano viste, al California Bakery. Faticavano persino a sostenere lo sguardo l'una dell'altra, quando magari, per puro caso, si incrociavano per i corridoi della scuola.

<< Ehi Holl. >> la salutò con un leggero cenno della mano. Non era di certo una di quelle persone che portava rancore a vita.

<< Ehi. >> le si avvicinò, ma il suo sguardo vagò altrove, come se fosse al limite dell'imbarazzo e non sapesse cosa fare. << Mi.. mi dispiace per quello che è successo.. sai, per tutta la storia di tua madre. >>

<< Capisco. >> riuscì solamente a dire Mia, serrando le labbra in una dura linea sottile.

<< Dunque.. state insieme voi due? >> domandò, scoccando un'occhiata a Dylan, che si trovava qualche metro più in là a chiacchierare animatamente con i suoi amici.

<< Già. Ti dà fastidio? >> corrugò la fronte e la scrutò per bene, come a voler cogliere un segno di tradimento nella sua voce o nei suoi occhi.

<< N-no.. no! Solo.. solo che mi sembra strano. Mi hai gettato questa notizia addosso come una valanga, quel giorno. >> sorrise nervosamente.

<< Beh.. sai come sono fatta. Preferisco non girare intorno alle cose, ma dirle direttamente. >> aprì la bocca per dirle qualcos'altro, ma suo padre si intromise fra di loro, salutando Holland, che gli fece le  condoglianze.

<< Stasera i ragazzi daranno una festa a casa nostra per il diploma, vieni pure! >> esclamò Noah, ignaro del fatto che mentalmente Mia stava bestemmiando tutti i santi, perché era in grado di dire sempre le cose sbagliate al momento sbagliato. Holland accettò la proposta e si dileguò poco dopo, sentendo la voce del preside che richiamava l'attenzione di tutti i presenti, invitandoli a prendere posto.

La cerimonia stava per cominciare, e Mia avvertì un brivido d'eccitazione salire, ed espandersi per tutto il corpo. Avrebbe voluto tenere la mano di Dylan, mentre aspettava, per sentire chiamare il suo nome all'appello.

<< Ehi, tesoro, sta calma. Non sta per morire. >> la confortò Noah, lasciando che dalla sua bocca scappasse un lieve risolino.

Quando il preside annunciò il nome di Dylan, uno scroscio di applausi si diffuse in tutto il cortile. Avanzò con fare sicuro sul palco e prese finalmente tra le mani, la pergamena del suo diploma, stringendo allo stesso tempo, in modo saldo, la mano del preside.

I suoi occhi saettarono verso la folla, cercando di scovare tra tutte quelle moltitudine di persone, suo padre e Mia. Trovò quest'ultima, ed affondò lo sguardo commosso negli occhi lucidi di lei. Quella momentanea connessione tra di loro, eclissò ogni paura che provava. Nonostante la vita li avesse messi a dura prova più e più volte, sapeva di potercela fare, finché lei sarebbe rimasta al suo fianco.

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<< Dove possiamo appoggiare questo? >> domandò Tyler, intento a reggere un grosso fusto di birra, assieme ad un ragazzo dell'ultimo anno.

<< Seriamente? >> alzò un sopracciglio e li guardò con un'aria piuttosto sbigottita. << Spero che mio padre non ci ritrovi tutti quanti ubriachi persi e con la casa distrutta. >>

<< Oh avanti Mia! Non fare la guastafeste! Dopo tutto è la nostra festa del diploma! >> Tyler fece un'occhiolino nella sua direzione e lasciò il fusto di birra accanto al tavolo in cucina.

<< Wow, sei bellissima! >> spuntò Allison, abbracciandola.

<< Anche tu! >> esclamò ammirandola nel suo vestito color corallo, mentre lei aveva optato per uno nero, che si intonava alla perfezione con i suoi bellissimi capelli lunghi.

It's all a secret. || Dylan O'Brien & Cody Christian [COMPLETA.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora