Capitolo 12

685 42 28
                                    

La guancia continuava a dolergli, impressa era rimasta l'impronta rossastra delle cinque dita, ma Dylan non soffriva per quello, anzi, era l'ultimo tra i suoi pensieri. Era per l'odio con cui sua sorella aveva pronunciato quelle parole, per il disprezzo con cui l'aveva guardato.
Non riusciva a togliersi dalla testa l'espressione del suo viso, quasi a volergli dire che le stava rovinando la vita.

Non aveva fatto altro che bere da quando l'aveva vista andarsene via in compagnia di Cody, e non sapeva nemmeno lui il perché, voleva solo cancellare quella scena di loro due dalla mente.

<< Dylan, vieni con noi a distrarti un po'? >>
Holland lo guardava dall'alto, leggermente piegata verso di lui, con una mano poggiata sulla sua spalla, a volerlo confortare.
Il suo sguardo vagò velocemente sulle sue cosce e sul suo vestito inguinale, non era per niente male vista da quella prospettiva.

<< Oppure hai intenzione di startene tutto il tempo, qua seduto in disparte, a fissare il vuoto? >>
Probabilmente la ragazza biondo fragola aveva ragione, niente si sarebbe risolto se se ne fosse stato lì, con le mani in mano, ancora per molto.
<< Si.. io.. io devo andare da lei, devo.. >>
<< No! Pessima idea! >>
Holland l'aveva bloccato in tempo, proprio nell'istante in cui, barcollante, si era alzato da terra.
<< Ma io devo.. >>
<< No, tu niente! Forza! >>
Con un rapido gesto si era passata un braccio del ragazzo sulle sue spalle, intrecciando la propria mano con la sua per poter reggerlo meglio, e con l'altro braccio libero gli cinse forte la vita, per non farlo cascare da un momento all'altro.

<< Sai Holl.. sei proprio sexy stasera. >>
Le sussurrò Dylan all'orecchio.
<< Io sono sempre sexy. >>
Disse a sua volta la ragazza, lasciando scivolare la mano sulla cerniera dei suoi jeans stretti.

Gli occhi di Dylan erano semichiusi per il troppo alcool bevuto e per la stanchezza, ma una scintilla era inevitabilmente scattata dentro di essi, così, senza controllo.
Afferrò Holland per una mano e la trascinò in pista, con uno stato di eccitazione talmente alto addosso, che era perfino in grado di reggersi in piedi da solo, senza incespicare su qualsiasi cosa fosse nel suo passaggio.

Ballarono per svariati minuti l'uno attaccato all'altro, con la pelle appiccicosa per il sudore e il calore provocato dai loro due corpi.
Holland strusciava il sedere sodo sull'erezione di Dylan, vogliosa di provocarlo sempre di più. Poi si voltò, e gli mise una mano sul collo, graffiando la carne con le unghie.
Il ragazzo iniziò a mugugnare dal piacere, così, la ragazza biondo fragola, gli prese il viso tra le mani, si avvicinò sempre di più, e gli morse avidamente le labbra tra i denti.
Dylan rispose con foga a quel gesto, facendo entrare prepotentemente la lingua dentro la sua bocca. Le prese i capelli tra le dita, arrotolandole su di esse, immaginando di star giocando con delle ciocche more, a lui per niente sconosciute.

-

In lontananza, Mia, aveva assistito all'intera scena e non seppe dire con certezza che sensazione provò, proprio alla bocca dello stomaco.
Aveva l'impressione di non c'entrare niente con tutta quella situazione, ed anche se i due erano abbastanza lontani da non poter vederla per bene, lei si sentì comunque in quel modo, talmente di troppo da voler sparire dalla faccia della Terra.

Ad un tratto, però, gli occhi di Dylan si posarono su di lei, quasi come se fossero stati richiamati dai suoi pensieri, come se fosse riuscito a leggerle dentro.
Sentì le gote avvamparsi improvvisamente, e distolse in tutta fretta lo sguardo, prendendo la pochette con fare indifferente, per non dare a vedere che aveva passato quasi la maggior parte del tempo a fissarli, come una stupida.

Nemmeno quando il fratello urlò il suo nome lei si girò, continuò imperterrita la camminata fino al ciglio della strada, per prendere il taxi ed andare in hotel, da Cody.

It's all a secret. || Dylan O'Brien & Cody Christian [COMPLETA.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora