Capitolo 14

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La sveglia suonò alle 7 del mattino come al solito.
Aveva passato quasi tutta la notte a rigirarsi nel letto, riflettendo sul perché le pagine del regolamento fossero state strappate.
Quando aveva sentito suo fratello rientrare a casa, e con la sua solita finezza di un elefante in una cristalleria, rintanarsi in camera sua, aveva deciso di chiudere la chiamata con Cody e mettersi a dormire, o almeno provare a farlo.
C'era qualcosa dietro tutta quella storia, che non le andava a genio, ed era estremamente determinata a scoprirlo.

Con sua sorpresa, notò, mettendo il naso fuori dalla camera, che il bagno era libero e che non avrebbe dovuto bisticciare con suo fratello perché lo occupava per ore, come tutte le volte.
Non poté fare a meno di ripensare al biglietto che le aveva lasciato sul tavolo, la scorsa sera, e di quanto fosse stata una stupida a dimenticarsi di lui.

Dopo essersi fatta una doccia veloce e aver indossato le prime cose decenti che aveva trovato nell'armadio, scese giù in cucina, attirata dal buon odorino che proveniva da essa.

Dylan era intento a spalmare della Nutella su dei pancake caldi, sicuramente appena fatti.
Notò, però, che solo il suo piatto era pieno. Di solito quando si metteva a preparare la colazione, lo faceva anche per lei.

<< Niente cibo per me? >>
Domandò Mia, mettendo il broncio e sedendosi su una sedia.

Il fratello non la degnò di uno sguardo e continuò imperterrito a mangiare i suoi pancake.

La sorella sospirò, capendo che il ragazzo era ancora arrabbiato con lei per ciò che era successo la sera prima.
<< Ce l'hai con me, non è vero? >>

Finalmente Dylan, distolse l'attenzione dalla sua colazione e si concentrò su quella piccola morettina seduta di fronte a lui.
<< E quindi? >>
Disse in tono di strafottenza.

<<Oh, insomma! Mi dispiace! Scusami, ma sono stata così impegnata da essermene completamente dimenticata! >>

Il fratello fece un sorriso sghembo, quasi dall'aria inquietante, e si sistemò meglio sulla sedia, mettendosi comodo.

<< E cos'eri occupata a fare? Farti mettere le mani nelle mutandine da Cody? >>

A quelle parole, Mia, strabuzzò gli occhi. Incapace di credere che fossero uscite dalla bocca di Dylan.

<< Ma come cazzo ti permetti?! Per tua informazione io non ho mai.. io.. mmm! >>
Disse alzandosi di scatto, stringendo i pugni così forte da conficcarsi le unghie nella carne.
<< Lascia perdere! E.. e vaffanculo! Vai da quella con i capelli del colore delle mie mestruazioni! Vai! >>

Non le importava niente che fosse mattina presto e che i vicini potessero sentire le sue urla, era troppo infuriata per contenersi. Odiava l'infantilità di suo fratello certe volte.

Dylan rise e si alzò, avvicinandosi a pochi centimetri da dove si trovava lei.

<< Per tua informazione ci vado subito, e.. ah.. biondo fragola, comunque. >>

Le fece l'occhiolino e si affrettò a salire al piano di sopra, non dando nemmeno l'opportunità a Mia di controbattere.

Avrebbe tanto voluto spaccare la faccia a quella sottospecie di cretino che aveva le sembianze di suo fratello, ma che sembrava tutt'altra persona.
Sapeva del suo odio per Cody, ma non pensava fino a quei livelli, né tantomeno che se la potesse prendere per una dimenticanza del genere.

Insomma, cosa avrebbe dovuto dirle di così importante?

Sbuffando, decise di incamminarsi verso la fermata del pullman a piedi, altrimenti non sarebbe mai arrivata a scuola in tempo.
Si ricordò però, di Cody, e lo chiamò, vedendolo arrivare qualche minuto dopo, fuori casa, con la sua potente moto.

It's all a secret. || Dylan O'Brien & Cody Christian [COMPLETA.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora