It's all a secret. || Dylan O'Brien & Cody Christian [COMPLETA.]

Capitolo 10

Doveva cercare di tenere bene a mente le indicazioni che Cody le aveva detto per raggiungerlo: arrivare fino al castello e subito dopo entrare nella riserva, non sarebbe stato difficile, no?
Peccato che le gambe le tremavano per l'agitazione e mille pensieri le affollavano la testa. Chissà che punizione le sarebbe spettata, se qualcuno della sua famiglia, avesse scoperto che non si trovava a dormire beatamente nel suo letto. Probabilmente i domiciliari. Suo padre non ci avrebbe messo niente a prenderla di forza e ammanettarla, per poi rinchiuderla in prigione. Lì sarebbe stato sicuro al cento per cento che non sarebbe più fuggita.

Il castello non era molto lontano da casa sua, ma nemmeno vicino, quindi se voleva sbrigarsi e scoprire cosa diavolo Cody volesse, doveva accelerare il passo.
Per strada non c'era nemmeno un'anima viva, e questa cosa la inquietò non poco, forse doveva fare dietrofront e tornarsene a dormire, in fondo Cody non ci aveva pensato due volte a lasciarla in balia di quei maniaci, e a darsela a gambe levate.
Piantò i piedi saldamente a terra, indecisa se comportarsi allo stesso modo, ma qualcosa le fece cambiare idea. Qualcosa la portò a pensare a quel pomeriggio passato a chiacchierare con sua madre, alle sue lacrime sincere, e al fatto che era una stupida, una grande stupida sensibile.
Scosse la testa ormai rassegnata dal fatto che da brava testarda com'era, avrebbe portato avanti la sua scelta di andare dal ragazzo, e con l'adrenalina in corpo, arrivò a destinazione.

Accese la torcia e si inoltrò nel bosco. Non poteva dire di non avere paura, anzi, il cuore le stava quasi per uscire dal petto, ma la curiosità prevaleva in lei, forse era quello il motivo per cui si cacciava sempre nei guai.
Vide, dal punto in cui era, una piccola e calda luce, sembrava proprio ci fosse acceso una sorta di fuoco.
Si avvicinò sempre di più, attirata, in quel punto.
Cody era lì, accasciato a terra, con varie ferite superficiali sul corpo, simili a frustate.
<< Cody! Cody, oh mio dio! Che è successo?! >>
La ragazza si avvicinò a lui, evidentemente preoccupata, aiutandolo ad alzarsi da terra.
Il moro fece smorfie di dolore per lo sforzo, e quando si accorse che lei era veramente lì, strabuzzò gli occhi.
<< Mia perché sei venuta?! È una trappola, una maledetta trappola! Scappa via! >>
<< Ma cosa.. io non capisco! Sei tu che mi hai detto di venire! >>
Mia era scioccata, le parole le morivano in gola, perché si era resa conto di essersi cacciata in qualcosa di più grande di lei, come al solito.
<< Mi hanno obbligato! Ma ora dobbiamo anda.. >>
Non fece in tempo a finire la frase che un pugno gli arrivò dritto in faccia, proprio sulla mascella, facendogli perdere i sensi per un istante.
Mia urlò spaventata e sollevò lo sguardo, incrociandolo con quello di un ragazzo incappucciato. Lui. Doveva essere per forza lui.
<< Bene bene, chi abbiamo qui? La piccola Cappuccetto Rosso è caduta di nuovo nella trappola del lupo cattivo? >>
Dopo aver sentito la sua voce raccapricciante, capì, senza dubbi, che si trattava veramente di Derek.
La ragazza tentò di scappare, ma quelli che dovevano essere altri membri del gruppo, riuscirono a prenderla in tempo e a tenerla ferma. Uno da una parte e uno dall'altra. Sembrava dovessero tenere a bada un bufalo inferocito.

Derek le si avvicinò pericolosamente, accarezzandole il viso con l'indice, arrivando più in basso, fino al collo.
<< Devo proprio ammettere che ne hai di fegato, bambina. Venire sola soletta, nel bel mezzo della notte, in un bosco isolato. Complimenti, non è da tutti. >>
Rise sguaiatamente, per poi riprendere a parlare. Nel frattempo, Cody si era risvegliato, ma era stato prontamente bloccato, per evitare di scappare, da altri due di quei maniaci.
<< Il tuo Romeo qui presente è da svariato tempo che la sta pagando cara per essere andato contro le nostre regole, sai? Prima ti ha offerto a noi e poi egoisticamente ha ben pensato di tenerti solo per sé. Ahi ahi ahi, mossa sbagliata! >>
<< Stai zitto e lasciaci andare! >>
Urlò Cody a denti stretti, cercando di liberarsi inutilmente dalla stretta in cui era.
Derek lo guardò in cagnesco e poi si soffermò ancora su Mia.
<< Sei così bella, e così ribelle.. Mi ricordi moltissimo qualcuno. Tu che dici, eh Cody? >>
Si voltò e concentrò l'attenzione su di lui, sempre con quel sorrisetto malvagio sul volto, che Mia avrebbe voluto togliergli molto volentieri dalla faccia, prendendolo ripetutamente a pugni.
<< Belle era proprio come te, una testa dura. Un'anima innocente, entrata in un mondo troppo grande per lei. >>
Le sussurrò all'orecchio, mordendole il lobo.
Una serie di emozioni invasero il corpo della ragazza, era schifata da quel contatto con Derek, ma era altrettanto scioccata da quella rivelazione. Cosa c'entrava la sorella di Cody con loro?
<< Morire per mano del tuo stesso fratello, che brutta fine, non credi? >>
<< Io non l'ho uccisa! Io volevo salvarla! E voi me l'avete portata via! >>
Mia lanciò un'occhiata a Cody e vide che stava piangendo a dirotto, singhiozzando, al ricordo della sorella. Non poté minimamente credere che potesse averle fatto del male.
Lo odiava con tutta sé stessa, ma sapeva che dentro lui c'era un animo buono. Lui non era scappato dalla sua responsabilità di salvarla, era stato semplicemente rapito per tutto quel tempo.
<< Abbastanza calda questa giornata per essere primavera.. So che ti piacerebbe fare un bel bagno nel torrente, non è vero? >>
Mia spalancò gli occhi e si mise ad urlare.
Ora ne aveva avuto la conferma, Belle non era morta durante un innocente gioco tra fratello e sorella, era stata uccisa. Così pianse, sentendo le urla di Cody che dicevano di fermarsi, espandersi per tutto il bosco.
<< Peter, forse lei sarà meglio annegarla. Non ci serve, se non vuole far parte del gruppo. >>
Fece un cenno con la testa ad uno dei tizi che la stava tenendo, che prendendola da un braccio, la trascinò fino al torrente.
Mia cercò di opporre resistenza, ma riuscì a getterla comunque dentro, grande e grosso com'era.