Capitolo 18

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Per essere quasi ai primi di giugno, si respirava fin troppa afa per i gusti di Mia. Fissava il paesaggio fuori dalla finestra, benchè non fosse un granchè, visto che dava proprio sul campo da basket della scuola. Certamente non su di una spiaggia dalle acque cristalline, dove adorava immaginarsi quando le lezioni trascorrevano con lenta monotonia.

<< Pss! Mia! >>

Un sussurro richiamò la sua attenzione, e nel voltarsi, per poco non rischiò di perdere la vista ad un occhio, a causa del bigliettino appallottolato che l'amica biondo fragola aveva lanciato nella sua direzione.

"Pomeriggio si va alla ricerca del vestito per il ballo. Ci stai?"

Mia le rispose con un semplice "si", passandole il pezzetto di carta, attenta a non farsi beccare dal professore.

Tuttavia, dentro di sè, non era molto sicura di volerci andare.
Nessuno si era fatto avanti per invitarla, e dire che ciò non la rattristava neanche un po' era un eufemismo.
Non poteva definirsi la classica tipa frivola che pensava solamente a truccarsi, o a spendere la paghetta settimanale in vestiti costosi, per cui non avere un accompagnatore non le sembrava la fine del mondo. Eppure, anche lei, ragazza acqua e sapone, nel profondo sognava una serata romantica da trascorrere con il ragazzo giusto.
Probabilmente, Holland, a differenza sua, doveva avere una lista con una sfilza di nomi, equivalente alla gente che le aveva chiesto implorante di andare al ballo.

Sospirò, accasciandosi sul banco, senza speranze.
Forse quello era il karma, che si divertiva a punirla per via dei sentimenti contrastanti, che iniziavano a pesare come un macigno dentro di lei.

Cody non le rivolgeva più la parola da quella volta che le aveva dato un passaggio all'ospedale, e tutte le volte che, di rado lo incrociava per i corridoi della scuola, il suo cuore cominciava a galoppare nel petto, come un cavallo furioso.
Avrebbe voluto sistemare le cose, viversi una storia normale assieme a lui, ma era consapevole che sarebbe stato troppo difficile, se non impossibile.
Ora che suo fratello, era stato dimesso dall'ospedale, e si stava riprendendo piano piano, ricominciando con la sua solita routine, non voleva accadesse niente di brutto a nessun'altro, solamente per causa sua.

La campanella suonò, ed ancora concentrata nei suoi pensieri, non si accorse nemmeno di Holland, che nel tragitto verso gli armadietti, era intenta a farle uno dei suoi infiniti discorsi logorroici.

<< Mi stai ascoltando? >> le chiese mettendosi a braccia conserte, parecchio innervosita di star parlando da sola.
Mia la guardò come se fosse su un altro pianeta e l'amica, spazientita sbuffò, ripetendole tutto quanto da capo.

<< Ho detto che so già che vestito prendere, non ho perso tempo nel dare un'occhiata! >> esclamò non stando più nella pelle, come se non dovessero partecipare ad un semplice ballo della scuola, bensì alla premiazione degli Oscar. << Però devo ancora prenotare la parrucchiera, prenotare l'estetista, scegliere le scarpe adatte e.. >> disse contando tutto ciò che avrebbe dovuto fare sulle dita di una mano. << Ovviamente provare il trucco perfetto, che si intoni perfettamente alla mia carnagione! >>

Mia alzò gli occhi al cielo, pensando che la sua amica non sarebbe mai cambiata sotto quell'aspetto.

<< Quindi.. io direi di andare subito adesso, dirette! >>

<< Non.. non possiamo fare più tardi? Ho delle cose da sbrigare a casa. >>

<< Oh, d'accordo! Per le 15.30 sarò fuori casa tua! >> esclamò senza lasciarle il tempo di replicare, girando i tacchi e correndo frettolosamente verso l'uscita della scuola.

It's all a secret. || Dylan O'Brien & Cody Christian [COMPLETA.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora