Capitolo 4

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Alzarsi presto non era mai stato il suo forte, tentò di dormire un po' di più quella domenica mattina, ma qualcosa lo costrinse a svegliarsi.
Mia era letteralmente sdraiata sopra ad un suo braccio, quasi non riusciva più a sentire il sangue circolare. Lo mosse appena sotto la sua schiena e la vide rigirarsi nel letto imbronciata. "Via libera", pensò nella sua mente il moro.
Riuscì a spostarsi in un angolo, per poi stiracchiarsi ed alzarsi. Non voleva assolutamente abbandonare quel momento, il profumo della sorella lo tentava a rimanere lì, ma dovette reprimere l'impulso di sdraiarsi ancora accanto a lei, ed andare a farsi una doccia.
Attraversò silenziosamente il corridoio che portava al bagno, non voleva rischiare di svegliare i genitori, certamente più che stanchi. Diede una sbirciata verso la loro camera, la porta era chiusa, segno che stavano ancora dormendo, per fortuna.
Si spogliò e si infilò velocemente in doccia. Un getto di acqua calda gli riempì il corpo di mille brividi e pelle d'oca, ci voleva proprio, aveva bisogno di schiarirsi un po' le idee.
Dylan provava un senso di pace nel silenzio, sapere che in quel momento era solo lui, con i suoi pensieri, lo faceva sentire tutto sommato un po' meglio.
Si insaponò più volte e dopo essersi risciacquato per bene, uscì dalla doccia. Doveva aver passato parecchio tempo là dentro, poichè il vapore aleggiava in tutta la stanza, e a stento riusciva a vedersi nello specchio. Voleva proprio scoprire in che stato era conciato, si sentiva come se lo avessero preso a pugni in faccia, che tra l'altro, ironia della sorte, era successo così.
Tolse l'alone di condensa sul vetro con la mano ed automaticamente il suo sguardo finì subito sul sopracciglio ancora malandato, non poté fare a meno di ripensare alla sera prima, al momento in cui Mia l'aveva medicato.
I suoi pensieri vennero interrotti proprio dall'entrata della sorella nel bagno, era così bella anche da appena sveglia, con il viso assonnato.
<< Oh scusami Dyl, non pensavo ci fossi tu in bagno, me la stavo facendo addosso. >>
Sorrise imbarazzata nel vedere il fratello nudo davanti a lei.
<< Nessun problema, mica mi disturbi. >>
Il suo atteggiamento era alquanto strano, sembrava quasi distaccato, come in un altro mondo, così tanto che non si accorse nemmeno dello sguardo della sorella posarsi sul suo sedere sodo.
Mia si morse il labbro e velocemente uscì dal bagno. Come le era potuto minimamente venire in mente di guardare suo fratello nudo e di fantasticare sulle sue natiche muscolose? Si stupì di sè stessa, forse era completamente uscita di testa, si, forse quella era un'ottima spiegazione.
<< Ehi, dove vai? >>
Dylan e Mia si incrociarono di nuovo su per le scale. Era curiosa di sapere dove il fratello andasse di tutta fretta alle dieci del mattino.
<< Oh emh, a trovare un amico. >>

-

<< Sto arrivando! Un attimo, arrivo arrivo! >>
Cody imprecò mentalmente e sperò che la persona dietro quella fottuta porta fosse venuta lì per una questione di vita o di morte, detestava essere svegliato in malo modo, soprattutto dopo un post sbronza.
Non potevano essere di certo i suoi genitori, erano partiti via per il week end e sapeva sarebbero tornati nel tardo pomeriggio.
<< Ma chi è il pazzo che continua a suonare il campanello a quest'ora? >>
Cody si voltò e la visione di Shelley con indosso una magliettina striminzita gli fece venire delle strane voglie mattutine.
Shelley era una ragazza del primo anno, particolarmente bella, mora e con un fisico fin troppo atletico. Cody prediligeva di gran lunga le ragazze un po' in carne, dal seno sodo e con un sex appeal di livelli estremi. Tuttavia però non gli ci era voluto molto per convincerla a rimanere da lui per soddisfarlo tutta la notte, e gli andava bene così, era consapevole del fatto che qualsiasi ragazza avrebbe incontrato nel suo cammino, non avrebbe resistito al suo fascino.
<< Piccola torna a letto, adesso vedo chi è e poi ci divertiamo un altro po', se sai cosa intendo.. >>
Le fece l'occhiolino seguito da un sorriso malizioso sul volto, così che Shelley non poté controbattere, e corse eccitata in camera sua.
Nell'aprire la porta il ragazzo si trovò davanti l'ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento. O'Brien.
Fece per chiudergli la porta in faccia, ma Dylan lo prese di scatto per il collo e lo spinse in casa.
<< Tu adesso mi dici che cazzo sai che io non so o giuro che ti faccio fuori con le mie mani, coglione! >>
Cody si divincolò dalla sua stretta e si avvicinò pericolosamente a lui. Si parlavano a pochi centimetri dal viso, guardandosi in cagnesco.
<< Intendi forse il segretuccio che nascondi alla tua cara sorellina? >>

It's all a secret. || Dylan O'Brien & Cody Christian [COMPLETA.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora